Un viaggio tra arte, natura e tecnologia al Chiostro del Bramante di Roma
Fragili e potenti, i fiori parlano un linguaggio universale che attraversa secoli e culture. Raccontano emozioni, celebrano la bellezza, custodiscono storie millenarie e talvolta protestano silenziosamente. Proprio a loro è dedicata la straordinaria mostra “Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale”, in programma al Chiostro del Bramante di Roma dal 14 febbraio 2025 al 18 gennaio 2026.
Curata da Franziska Stöhr con Roger Diederen, in collaborazione con Suzanne Landau, la mostra offre un viaggio attraverso cinque secoli di arte, esplorando come i fiori siano stati fonte di ispirazione, simbolo culturale e mezzo di sperimentazione artistica.
Oltre 90 opere provenienti da 10 Paesi raccontano un dialogo tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro, tra arte figurativa e digitale, tra scienza e immaginazione.
Un percorso che attraversa i secoli
Il percorso espositivo inizia con i maestri del Rinascimento e del Barocco, che hanno elevato i fiori a protagonisti simbolici delle loro opere. Dipinti e manoscritti rivelano la precisione botanica di Girolamo Pini, la ricchezza narrativa di Jan Brueghel il Vecchio, e la delicatezza poetica dei preraffaelliti Edward Burne-Jones e William Morris.
In queste opere, i fiori non sono solo ornamento, ma strumenti di racconto che parlano di amore, spiritualità, effimero e immortalità.
Il viaggio continua attraverso il XIX e il XX secolo, fino all’arte contemporanea, dove i fiori diventano metafore complesse di resistenza sociale, rigenerazione e relazione tra uomo e natura.
Sculture, installazioni site-specific e opere di realtà aumentata dimostrano come i fiori possano dialogare con tecnologia e innovazione. Artisti come Ai Weiwei e Kapwani Kiwanga esplorano il tema della resilienza, mentre Studio Drift e Miguel Chevalier creano esperienze immersive che uniscono natura e artificio.
Il cuore della mostra
Il vero nucleo dell’esposizione è il dialogo tra tradizione e contemporaneità, tra botanica e tecnologia. Le opere storiche e quelle contemporanee si intrecciano per offrire una lettura completa e inedita del ruolo dei fiori nella cultura e nella società.
La mostra invita il visitatore a percepire la forza evocativa dei fiori attraverso diversi linguaggi artistici: dipinti e sculture, arazzi e manoscritti, installazioni immersive, opere digitali e realtà aumentata.
Tra le esperienze più suggestive, il corridoio di Rebecca Louise Law immerge il pubblico in un mare di fiori sospesi, mentre l’installazione all’esterno del Chiostro firmata Austin Young trasforma l’architettura rinascimentale in un paradiso terrestre.
Opere interattive come “Meadow” di Studio Drift e “Forest Flux/Waldwandel” di Tamiko Thiel permettono di osservare il ciclo naturale dei fiori attraverso la tecnologia, creando un’esperienza visiva e sensoriale unica.
Esperienze sensoriali e olfattive
La mostra non si limita alla vista: il percorso è progettato per coinvolgere tutti i sensi. Coldiretti ha realizzato un giardino immersivo nel cuore del Chiostro, con alberi, arbusti e fiori italiani che raccontano la biodiversità e il ruolo del verde urbano nella vita quotidiana.
Campomarzio70 ha invece ideato un percorso olfattivo in quattro sale dedicate ai fiori più nobili della profumeria – arancio, gelsomino, rosa e tuberosa – culminando in un blend esclusivo diffuso nella sala finale, offrendo un’esperienza multisensoriale capace di unire memoria, emozione e contemplazione.
Fiori tra arte, scienza e società
Un’area speciale della mostra esplora il ruolo dei fiori nella scienza e nella politica, mostrando come questi simboli naturali abbiano influenzato la cultura, la società e l’ambiente.
Dai riferimenti all’arte dell’impollinazione delle api, fino alle installazioni che affrontano la sostenibilità e i cambiamenti climatici, la mostra sottolinea l’importanza della natura come patrimonio collettivo.
Una cornice unica: Chiostro del Bramante
Il Chiostro del Bramante, con la sua architettura rinascimentale, diventa protagonista: le volte e i cortili dialogano con le installazioni contemporanee, creando un’esperienza immersiva in cui arte, natura e tecnologia si fondono.
Il percorso educativo e didattico accompagna le scuole e le famiglie, trasformando la visita in un momento di scoperta, formazione e sensibilizzazione alla sostenibilità.


