Pordenone diventa la capitale del design industriale: tendenze, materiali e nuove connessioni tra impresa e territorio
Dal 14 al 17 ottobre 2025 Pordenone ospiterà la sedicesima edizione di SICAM, il Salone Internazionale dei Componenti, Accessori e Semilavorati per l’Industria del Mobile. È un appuntamento ormai imprescindibile per la filiera mondiale dell’arredo, riconosciuto per la sua formula essenziale e concreta.
Qui si viene per lavorare, per incontrare partner e clienti, per scoprire le innovazioni che anticipano le tendenze del mercato. Niente scenografie eccessive, nessuna sovrastruttura: SICAM è una fiera costruita intorno ai prodotti e alle persone che li creano.
Il valore di questa manifestazione sta proprio nella sua capacità di unire funzionalità e qualità. Gli spazi sono ordinati, i percorsi chiari, il tempo è dedicato al dialogo e alla collaborazione. È un format pensato per chi conosce il settore e vuole approfondirlo con metodo, professionalità e visione.
Numeri in crescita e un’edizione da record
L’edizione 2025 si preannuncia da record. Gli spazi espositivi, compresi i due padiglioni temporanei aggiunti di recente al quartiere fieristico di Pordenone, sono esauriti già da gennaio. Saranno presenti circa 700 espositori provenienti da oltre 40 Paesi, con una partecipazione che conferma il ruolo internazionale della manifestazione. Accanto ai grandi nomi della componentistica e delle tecnologie per il mobile, non mancheranno le tante piccole e medie imprese italiane che rappresentano la spina dorsale del settore.
Crescono anche le aspettative sul fronte dei visitatori. L’anno scorso SICAM ha registrato oltre 23.000 operatori professionali, di cui quasi il 40% proveniente dall’estero. Il sistema di preregistrazione online e l’organizzazione sempre più efficiente rendono l’esperienza di visita semplice e veloce, segno di una fiera che evolve insieme al suo pubblico.
Materiali, sostenibilità e personalizzazione
Le tendenze che si potranno toccare con mano a SICAM 2025 raccontano un settore in piena trasformazione. Il mondo dell’arredo sta ridefinendo i propri codici, spinto da una sensibilità ambientale ormai consolidata e da un desiderio crescente di comfort e individualità.
Oggi progettare non significa solo scegliere forme o finiture, ma dare vita a spazi che rispecchiano valori, stili di vita e nuove modalità dell’abitare.
Sostenibilità consapevole
La sostenibilità è diventata il fondamento del design contemporaneo. Le aziende presenti a Pordenone presenteranno materiali riciclati e riciclabili, pannelli a bassa emissione di formaldeide, vernici e colle naturali, oltre a compositi bio-based ottenuti da fibre vegetali o scarti di lavorazione. È una ricerca che va oltre l’estetica, perché coinvolge l’intero ciclo produttivo: dalla selezione delle materie prime alla logistica, fino al riuso dei materiali a fine vita.
Le superfici diventano più sensoriali e materiche, capaci di evocare la natura con texture profonde e colori caldi. I legni naturali, i laminati effetto pietra, i metalli satinati e i tessuti tecnici si mescolano in un linguaggio tattile che restituisce autenticità e comfort. L’attenzione si concentra anche sull’efficienza produttiva e sul risparmio energetico, con processi più puliti e sostenibili.
Tecnologia invisibile
Il progresso tecnologico è sempre più integrato e silenzioso. I nuovi sistemi di apertura, chiusura e scorrimentodiventano invisibili, rendendo le superfici pulite e continue. L’illuminazione entra nei mobili, si nasconde nei profili, cambia colore e intensità in base all’ambiente. L’arredo dialoga con la domotica domestica, riconosce gesti e voci, e ottimizza i consumi. La tecnologia non si impone, ma accompagna: è una presenza discreta che migliora la qualità della vita quotidiana.
Personalizzazione estrema
Ogni spazio è diverso, ogni abitante ha esigenze e gusti propri. Per questo la personalizzazione è oggi una priorità. Le collezioni diventano sistemi modulari e configurabili, pronti ad adattarsi a stili di vita sempre più fluidi. Le finiture possono essere cambiate, le texture combinate, i dettagli cromatici calibrati al millimetro. I componenti non sono più elementi statici, ma strumenti per costruire ambienti su misura.
La flessibilità è il nuovo lusso: arredi che si spostano, si trasformano, si ampliano o si riducono secondo le necessità. È il trionfo del design dinamico, che accompagna i ritmi della vita contemporanea e interpreta il desiderio di libertà e movimento dentro la casa.
Cucine e bagni protagonisti
Cucine e bagni continuano a essere i luoghi dove la sperimentazione si esprime con maggiore forza. Nelle cucine, materiali tecnici e naturali convivono in equilibrio: piani ceramici ultraleggeri, legni spazzolati, superfici antibatteriche, elementi metallici che diventano accenti di stile. Le nuove tecnologie rendono i piani di lavoro interattivi, le ante più leggere, i cassetti più intelligenti. Tutto si muove con fluidità, silenzio e precisione.
Nei bagni si punta sul benessere e sull’esperienza sensoriale: rivestimenti effetto pietra, rubinetterie a basso consumo, illuminazioni integrate che accompagnano i momenti di relax. La stanza da bagno diventa un microcosmo di equilibrio, tra tecnologia e naturalità, tra estetica e comfort.
Un design che unisce forma e responsabilità
Il risultato di questa evoluzione è un design che unisce estetica, efficienza e consapevolezza ambientale. L’attenzione ai materiali, alle finiture e alle soluzioni tecniche non è più solo un fatto di stile, ma un atto culturale. A SICAM 2025 questa consapevolezza prenderà forma in centinaia di proposte diverse, provenienti da ogni parte del mondo.
Una fotografia vivida di un settore che continua a innovare senza perdere la propria identità: trasformare la materia in cultura del vivere.
Fuori SICAM: la città si accende di eventi
Parallelamente alla fiera, Pordenone vivrà la terza edizione del Fuori SICAM, il programma di eventi diffusi che anima il centro cittadino per tutta la settimana. L’iniziativa, intitolata “Enjoy Pordenone with SICAM”, nasce dalla collaborazione tra Comune e organizzatori del Salone, con l’obiettivo di estendere l’esperienza fieristica alla città e al suo pubblico.
Dal 13 al 17 ottobre le vie del centro si trasformeranno in un percorso di design, cultura ed enogastronomia. Il programma prevede aperitivi, degustazioni, musica e visite guidate pensate per accogliere espositori e visitatori in un’atmosfera conviviale. Si comincia lunedì 13 ottobre con un evento inaugurale nel Chiostro di San Francesco, mentre martedì sarà la volta della passeggiata organizzata dal Consorzio Pordenone Turismo.
Mercoledì 15 è in programma un incontro dedicato ai giovani e al mondo della formazione, con la partecipazione della Scuola del Mobile di Brugnera, dell’ISIA e del Cluster FVG Legno Arredo Casa.
Giovedì 16 ottobre, un brindisi collettivo in Loggia chiuderà l’edizione 2025 con un arrivederci al prossimo anno.
Durante tutta la settimana, il centro sarà animato da concerti, installazioni e degustazioni proposte dagli esercizi cittadini, in un clima che unisce creatività, accoglienza e identità locale. L’hashtag ufficiale è #enjoypordenone.
Design e formazione: un dialogo necessario
SICAM rinnova anche per il 2025 la collaborazione con la delegazione del Friuli Venezia Giulia di ADI – Associazione per il Disegno Industriale.
L’obiettivo è promuovere un dialogo concreto tra il mondo della formazione e quello dell’impresa, offrendo spazio ai giovani designer e alle scuole del territorio. In un settore in continua trasformazione, il collegamento tra talento, innovazione e impresa diventa un elemento strategico.
La fiera si conferma così non solo luogo di business, ma anche di cultura progettuale, un contesto in cui le nuove generazioni possono confrontarsi con le aziende e immaginare i prodotti del futuro.
Un distretto che parla al mondo
SICAM è lo specchio di un territorio che vive di industria del mobile. Il Triveneto è da decenni uno dei distretti produttivi più solidi d’Europa, capace di coniugare saper fare artigianale e capacità industriale. Pordenone, ogni ottobre, diventa il punto di incontro tra le aziende locali e il mercato globale, in un dialogo che valorizza la competenza e la cultura del design italiano.
La forza di questa manifestazione sta proprio nella sua autenticità. È una fiera vera, fatta per chi lavora davvero. Un luogo dove le relazioni nascono dal contatto diretto e le idee si trasformano in progetti concreti.


