Inequalities and Architecture: ripensare la città tra disuguaglianze e opportunità
Dal 27 ottobre al 2 novembre 2025 Milano si trasforma in un palcoscenico di sperimentazione urbana, riflessione critica e creatività progettuale grazie alla settima edizione di Milano Arch Week (MAW).
Promossa da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale Milano, la manifestazione torna quest’anno con un tema di grande attualità e urgenza: Inequalities and Architecture, esplorando come l’architettura possa non solo interpretare, ma intervenire sulle crescenti disuguaglianze che caratterizzano le città contemporanee.
La settimana si colloca in chiusura della 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (13 maggio – 9 novembre 2025), proseguendo il percorso di indagine sul rapporto tra spazio, comunità e diritti urbani.
Milano Arch Week 2025 diventa così un laboratorio diffuso, capace di combinare mostre, lecture, workshop, passeggiate urbane e performance, indagando il ruolo dell’architettura non solo come disciplina estetica, ma come strumento di giustizia sociale.
Le mostre: tra vuoto, sostenibilità e comunità
Uno dei fili conduttori della settimana è la progettazione del vuoto come strumento di rigenerazione urbana e coesione sociale. La mostra “Positivo e Negativo” (Theatro Milano) racconta vent’anni di ricerca dello studio MAB Arquitectura, mostrando come gli spazi non costruiti possano diventare catalizzatori di identità urbana e relazioni sociali.
La sostenibilità ambientale e alimentare trova spazio in FOOD&CITY, un’esposizione curata dal Politecnico di Milano che esplora i sistemi agro-alimentari urbani, proponendo soluzioni innovative per produzione, distribuzione e consumo di cibo in un’ottica transdisciplinare.
Anche il dialogo tra architettura e natura è al centro di progetti come “Archivio Infinito degli Alberi di Nairobi” di Filippo Romano, che racconta la vita degli alberi nella capitale keniota, e The Buckminster Fuller Project, che reinterpreta digitalmente e in chiave sostenibile la celebre cupola geodetica dell’architetto visionario americano.
Architettura e diritti: città inclusive e giuste
Il tema delle disuguaglianze urbane attraversa l’intero programma della Milano Arch Week. La visita guidata all’Hub Gallaratese mostra come la rigenerazione di un edificio comunale possa diventare un modello di inclusione sociale, mentre il progetto Birdhouse, dedicato ai bambini del quartiere Gallaratese, esplora l’architettura come strumento educativo e comunitario.
Incontri come “UTOPIA! Architettura e Diritti Umani” e le lecture di architetti internazionali come Tosin Oshinowo, Rozana Montiel e Cristina Gamboa (Lacol) sottolineano come il progetto urbano possa affrontare disparità sociali, accesso alla casa, spazi pubblici e resilienza culturale.
Talk, lecture e performance: idee per il futuro
Tra i momenti più attesi, le lecture di architetti di fama internazionale come Dominique Perrault, Carlo Ratti, Deacon Marvel, Didier Faustino e Marina Otero Verzier esplorano nuove tecniche costruttive, progettazioni sostenibili e visioni radicali di città.
Le performance artistiche, tra cui Monumentum DA e Vi portiamo un filo verde, utilizzano il linguaggio corporeo e la partecipazione attiva del pubblico per stimolare riflessioni su inclusione, disuguaglianze e rigenerazione urbana.
Il teatro urbano di Ri-Cognizioni, condotto da Gabriele Vacis, trasforma Milano in un palcoscenico per esplorare soluzioni abitative innovative, spazi pubblici condivisi e nuove pratiche di sostenibilità.
Passeggiate urbane: Milano da riscoprire
Durante la Milano Arch Week, le passeggiate guidate offrono uno sguardo unico sulla città. Tra le esperienze proposte:
- un tour nel quartiere Romolo che mette in discussione il consumismo urbano;
- l’esplorazione dei mercati, considerati veri e propri spazi collettivi;
- la riscoperta dei quartieri periferici attraverso Archigrafia Urbana e il progetto di Lucius Burckhardt “Il Viaggio a Tahiti 2.0”.
Questi percorsi mostrano come lo spazio urbano possa diventare uno strumento di coesione sociale, educazione e innovazione, trasformando la città in un laboratorio di idee e relazioni.
Premio Italiano di Architettura 2025
La sesta edizione del Premio Italiano di Architettura, che si terrà nei prossimi giorni, celebra le realizzazioni più significative degli ultimi tre anni, premiando progetti che uniscono qualità, innovazione e impegno sociale.
La mostra dei vincitori e dei finalisti, aperta al pubblico presso la Triennale di Milano, offre uno sguardo privilegiato sul futuro dell’architettura italiana.
Lo scorso anno, nel 2024, il Premio alla carriera è stato conferito a Pierluigi Nicolin, mentre il Premio al miglior edificio è andato allo Studio Pizzi per la Cantina Vinicola Ceresé. Il Premio Under 35 ha invece premiato il progetto Quintessenza del gruppo Grazzini Tonazzini Colombo, installazione nella piazza del MAXXI dedicata a relax e creatività.
Una città aperta al dialogo
La Milano Arch Week 2025 dimostra che l’architettura non è solo costruzione, ma strumento di equità, partecipazione e giustizia urbana. Mostre, conferenze, workshop, performance e passeggiate si intrecciano per raccontare una città che mette al centro il diritto alla bellezza, all’inclusione e alla sostenibilità.
Milano diventa così un laboratorio urbano globale, dove professionisti, studenti, cittadini e artisti si confrontano sul tema centrale: come trasformare le città in spazi capaci di ridurre le disuguaglianze e amplificare il benessere collettivo.
Il sito Ufficiale dell’evento: https://www.milanoarchweek.eu/it


