Biennale di Architettura di Pisa 2025

“Nature”: l’alleanza tra città e ambiente che ridisegna il futuro

La Biennale di Architettura di Pisa 2025 è entrata nel vivo e ha già segnato alcuni dei momenti più intensi della sua sesta edizione. Dal 10 ottobre, la città toscana si è trasformata in un grande laboratorio diffuso, dove architettura, ambiente e società si incontrano per immaginare nuove forme di convivenza sostenibile.

Il tema scelto, “Nature”, guida un percorso espositivo e teorico che affronta le sfide più urgenti del nostro tempo: crisi climatica, qualità urbana, etica del progetto, relazioni tra uomo e paesaggio.

Promossa dall’Associazione LP – Laboratorio Permanente per la Città e curata da Massimo Del Seppia, Chiara Barsotti, Pietro Berti e Andrea Iacomoni, la Biennale 2025 conferma Pisa come punto di riferimento internazionale per il dialogo tra architettura e società.

Un tema necessario: l’architettura come alleanza con la natura

“Nature” non è solo un titolo curatoriale, ma un invito concreto a ripensare il modo in cui viviamo e costruiamo.
In un’epoca segnata da emergenze ambientali e sociali, la Biennale propone una conversione ecologica ed etica della disciplina architettonica: progettare non più contro la natura, ma con essa.

La manifestazione mette al centro sei grandi ambiti di ricerca, che definiscono un percorso unitario attraverso mostre, installazioni e incontri:

  • Sistemi ecologici e infrastrutture verdi come struttura vitale delle città;
  • Luoghi della cultura, dove architettura e ambiente favoriscono accessibilità e conoscenza;
  • Natura e produzione, con spazi di lavoro in equilibrio con il paesaggio;
  • Connessioni città-natura, per riscoprire lo spazio pubblico come motore della vita urbana;
  • Luoghi dell’acqua, dedicati a fiumi e mari come risorse di rigenerazione;
  • Architettura della cura, dagli ospedali ai luoghi del benessere.

Pisa diventa un museo a cielo aperto

Otto padiglioni gratuiti disseminati nel centro storico accolgono visitatori, professionisti e studenti da tutta Europa.
Gli Arsenali Repubblicani, cuore internazionale dell’evento, ospitano le installazioni di Odile Decq, João Nunes (PROAP), Fu Yingbin Studio, TAMassociati, LAND e DTFLR, interpreti del dialogo tra natura, materia e spazio urbano.

Agli Arsenali Medicei si trova invece la mostra collettiva dei 60 progetti selezionati tramite Call to Action 2025, scelta tra oltre 230 candidature, insieme ai lavori di 14 studi invitati, tra cui Barozzi Veiga, Barreca & La Varra, Atelier(s) Alfonso Femia, Corvino + Multari, Rossi Prodi Associati, Giovanni Vaccarini, Vincenzo Latina e C+S Architects.

La Torre Guelfa e la Chiesa della Spina ospitano un doppio omaggio ad Álvaro Siza, maestro dell’architettura portoghese e vincitore del Premio Città di Pisa per la Qualità Urbana 2025, con un’esposizione che ne racconta la poetica costruttiva e la spiritualità del progetto.

Al Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi, due mostre stanno attirando l’attenzione del pubblico:

  • “RPBW – Renzo Piano Building Workshop”, dedicata ai campus universitari;
  • “Guido Canali. Tradizione e innovazione nel progetto di architettura”, che approfondisce il percorso del maestro parmense.

Il Bastione Parlascio ospita invece la retrospettiva “Paolo Riani. La mia vita è per l’architettura”, un racconto personale e professionale di uno dei protagonisti della scuola pisana.

Guido Canali, Premio alla Carriera 2025

Il 31 ottobre, nell’ambito della Biennale, è stato consegnato il Premio alla Carriera 2025 a Guido Canali, riconosciuto tra gli Ambasciatori della Biennale per la sua architettura etica, misurata e profondamente integrata nel paesaggio.

L’evento, tenutosi agli Arsenali Repubblicani, è stato seguito dalla Lectio Magistralis “Tradizione e innovazione nel progetto di architettura”, in cui l’architetto ha raccontato il suo approccio fondato su sobrietà, rispetto per il contesto e centralità dell’uomo.

Premi, riconoscimenti e nuove generazioni

Oltre al Premio Città di Pisa ad Álvaro Siza, il Premio Biennale di Pisa – Call to Action 2025 è stato assegnato allo studio Barozzi Veiga, con Enrico Sassi e Amanzio Farris rispettivamente al secondo e terzo posto.

Le menzioni speciali sono andate a Gaetano Selleri e Dario Costi (Professionisti), Pisastudium (Territorio Pisano), Fabrizio Toppetti (Università e Ricerca) e Paolo Marcoaldi (Arte e Vision).

Talk, lectio e confronti

Dopo le prime settimane di mostre e inaugurazioni, la Biennale entra ora nella fase dei grandi incontri e delle lectio magistralis.
Si sono già tenute le lezioni di Fu Yingbin & Song JiaLAND e Odile Decq, molto partecipate da un pubblico eterogeneo.
Nei prossimi giorni sono attesi TAMassociati + ARUP Italia (8 novembre) e il collettivo DTFLR (15 novembre), prima della tavola rotonda conclusiva del 16 novembre.

Parallelamente, i convegni dedicati a rigenerazione urbana, bioarchitettura e innovazione sociale — realizzati in collaborazione con università e fondazioni — stanno contribuendo a rendere la Biennale un osservatorio aperto sulle trasformazioni della città contemporanea.

Ogni domenica, infine, il Cinema degli Arsenali Repubblicani propone la rassegna curata da Giorgio Tartaro, che esplora il rapporto tra architettura e immaginario visivo.

Pisa, città laboratorio

A tre settimane dall’apertura, la Biennale ha già dimostrato di saper trasformare Pisa in un laboratorio urbano condiviso, dove studenti, professionisti e cittadini dialogano sul futuro dell’abitare.
La manifestazione, insignita della Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica, consolida il ruolo della città come piattaforma di sperimentazione culturale e civile.

Con “Nature”, la Biennale invita a un cambio di sguardo:
l’architettura non come forma o stile, ma come atto di responsabilità, capace di restituire equilibrio tra ambiente, etica e comunità.

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