Balenciaga by Demna

La mostra che omaggia i 10 anni del direttore creativo

Balenciaga by Demna – Dal 26 giugno al 9 luglio 2025, Balenciaga apre le porte del quartier generale parigino in rue de Sèvres per celebrare una delle figure più influenti della moda contemporanea: Demna.

L’exhibition Balenciaga by Demna, ospitata nella storica sede del gruppo Kering, si presenta come un tributo visivo alla rivoluzione estetica e concettuale operata dal designer georgiano nei suoi dieci anni alla direzione creativa della maison.

A pochi giorni dal suo passaggio ufficiale a Gucci, la mostra segna l’ultima tappa di un percorso radicale che ha profondamente trasformato l’identità del brand fondato da Cristóbal Balenciaga. Non si tratta di un semplice omaggio, ma di un vero e proprio archivio vivente, curato da Demna stesso, che traduce in forma museale i codici stilistici sviluppati dal 2015 a oggi: silhouette oversize, decostruzione sartoriale, tensioni tra streetwear e couture, ironia metalinguistica.

Balenciaga by Demna: una decade di rivoluzione stilistica

L’allestimento si muove tra passato e presente, con un montaggio che include capi provenienti da 35 collezioni, elementi del guardaroba personale del designer e materiali della sua ultima sfilata ready-to-wear, la collezione Spring 2026 intitolata Exactitudes. Quest’ultima rappresenta il compendio finale della visione di Demna per Balenciaga: un vocabolario stilistico potente e riconoscibile, capace di decodificare i codici del lusso con taglio critico e sensibilità urbana.

La sede di Laennec, con la sua austera monumentalità, diventa per l’occasione uno spazio di narrazione e di riflessione, dove moda, arte e società si intrecciano. Tra i pezzi in mostra, si ritrovano trench dalle proporzioni esagerate, blazer destrutturati, hoodie elevati a simbolo pop, ma anche riferimenti culturali e politici, segno distintivo della moda come linguaggio sociale.

L’ultima couture e il passaggio a Gucci

La mostra Balenciaga by Demna coincide temporalmente con l’ultima sfilata couture del designer per la maison, prevista per il 6 luglio durante la Paris Haute Couture Week. Un addio formale ma denso di significato, che chiude un capitolo iconoclasta e apre una nuova fase della sua carriera: dal 10 luglio 2025, Demna sarà ufficialmente il nuovo direttore creativo di Gucci, prendendo il posto lasciato vacante da Sabato De Sarno.

La sua eredità in Balenciaga verrà raccolta da Pierpaolo Piccioli, già mente creativa di Valentino, il cui approccio alla couture — intimo, poetico e profondamente umano — segna un netto cambio di direzione per la griffe. La prima collezione di Piccioli per Balenciaga debutterà a ottobre, durante la Paris Fashion Week, segnando l’inizio di un nuovo capitolo per la maison sotto l’egida del gruppo Kering.

Britney Spears e la capsule Balenciaga Music

A rendere ancora più significativo questo congedo creativo è la capsule “Balenciaga Music | Britney Spears Series”, presentata in parallelo alla collezione Spring 2026. Per la prima volta, la popstar americana collabora con la maison in un progetto che fonde moda e musica: t-shirt, hoodie, bandiere di seta e accessori ispirati ai tour degli anni Novanta, reinterpretati da Rankin e Steven Klein, diventano oggetti da collezione.

Accompagna il tutto una playlist curata personalmente da Britney Spears e l’EP digitale Britney4ever, prodotto da BFRND, che reinterpreta due dei suoi brani simbolo: Gimme More e Oops!… I Did It Again.

L’eredità di Demna

La mostra Balenciaga by Demna non è soltanto una retrospettiva, ma un autoritratto intellettuale e affettivo. Un esercizio di memoria che sintetizza dieci anni di sfide estetiche e culturali, in cui la moda è stata costantemente messa in discussione, ridefinita, reinventata.

Nel dialogo tra couture e cultura di strada, tra concettualismo e provocazione, Demna ha imposto un’estetica polarizzante ma coerente, capace di ridefinire l’idea stessa di abito, trasformandolo in manifesto visivo del nostro tempo.

Con questa mostra, Balenciaga saluta uno dei suoi interpreti più radicali, restituendogli la dignità di un archivio che non è mai stato statico, ma sempre in movimento.

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