Museo del Tessuto di Prato festeggia 50 anni con una mostra
In occasione del cinquantesimo anniversario della Fondazione Museo del Tessuto di Prato, prende vita una mostra di straordinario valore culturale e artistico: “Alaïa e Balenciaga. Scultori di forma”. Dal 25 ottobre 2025 al 3 maggio 2026, il museo toscano ospiterà un dialogo senza tempo tra due delle figure più influenti della moda francese del XX secolo, Cristóbal Balenciaga e Azzedine Alaïa. L’esposizione si propone come un percorso immersivo, volto a valorizzare l’influenza reciproca tra i due maestri della haute couture, attraverso un nucleo selezionato di 50 abiti storici, documenti e materiali audiovisivi d’archivio.
Balenciaga e Alaïa in mostra: un confronto unico tra due giganti della moda
Il progetto espositivo, curato da Olivier Saillard, direttore artistico di fama internazionale e profondo conoscitore della storia della moda, mette a confronto 25 creazioni di Azzedine Alaïa (1935-2017) con altrettante opere sartoriali di Cristóbal Balenciaga (1895-1972). Gli abiti esposti, provenienti dalla Fondazione Azzedine Alaïa e dall’Archivio Balenciaga di Parigi, rappresentano l’eccellenza dell’artigianato e dell’innovazione tecnica applicata al corpo femminile.
Attraverso un allestimento raffinato nelle suggestive sale della ex fabbrica Campolmi, la mostra offre un racconto visivo e tematico della relazione creativa che unisce i due stilisti, esaltando la scultura della forma e la maestria nel taglio come punti cardinali del loro lavoro.
Non a caso, alcune creazioni di Alaïa sono chiaramente ispirate a capi storici di Balenciaga: come lo spencer della collezione couture autunno/inverno 1986, che riprende la giacca haute couture del 1938, o i bolero delle collezioni autunno/inverno 1986 e 1989, che rimandano direttamente al bolero Balenciaga del 1940.
Il genius loci di due maestri: tra tradizione e innovazione
Azzedine Alaïa, riconosciuto come l’ultimo couturier completo, maestro di taglio e costruzione, trovò nel lavoro di Balenciaga un modello imprescindibile. Dopo la chiusura della Maison Balenciaga nel 1968, Alaïa, allora giovane stilista emergente, fu invitato dalla vice-direttrice vendite Mademoiselle Renée a selezionare e reinterpretare liberamente una serie di creazioni del maestro basco. Questo incontro con l’eredità Balenciaga segnò profondamente la carriera di Alaïa, che da quel momento sviluppò una sensibilità unica per la geometria, l’architettura sartoriale e la precisione del taglio, diventando egli stesso un riferimento imprescindibile per la moda contemporanea.
Come Alaïa stesso dichiarò in un’intervista del 2014:
“La moda è un patrimonio culturale da preservare. Le tecniche e l’arte dei grandi maestri devono essere trasmesse alle nuove generazioni di stilisti per continuare a innovare senza dimenticare la tradizione.”
Un appuntamento culturale per il Museo del Tessuto di Prato
Questa mostra rappresenta un momento di grande rilievo nel calendario culturale del Museo del Tessuto di Prato, che prosegue il suo impegno nella valorizzazione della moda come patrimonio storico e artistico. Dopo aver ospitato importanti retrospettive dedicate a figure di spicco come Gianfranco Ferré (2014) e Walter Albini (2024), il museo affronta per la prima volta il tema della couture francese, arricchendo così il proprio percorso espositivo e di ricerca.
L’evento è realizzato con il sostegno del Comune di Prato, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, della Regione Toscana e del Ministero della Cultura, in collaborazione con importanti aziende tessili italiane, sottolineando il forte legame tra la moda internazionale e la tradizione manifatturiera locale.
Perché visitare “Alaïa e Balenciaga. Scultori di forma”?
Questa esposizione non è solo una celebrazione dei due stilisti, ma un invito a comprendere la moda come arte tridimensionale, capace di plasmare il corpo femminile con la stessa cura di uno scultore con la pietra.
Attraverso un dialogo visivo e storico, la mostra illustra come l’influenza di Balenciaga abbia plasmato la sensibilità di Alaïa, dimostrando che la moda è un patrimonio vivo e in continua evoluzione.
IL sito Ufficiale del Museo: https://www.museodeltessuto.it