National Athletics Centre – Budapest

Open Arena e Spazi Comunitari: un nuovo paradigma per l’Architettura Sportiva e Urbana

Il National Athletics Centre, progettato dallo studio NAPUR Architect Kft, è molto più di uno stadio. Situato a Budapest, questo impianto sportivo è la prima “open arena” al mondo, concepita come uno spazio aperto e multifunzionale.

Accessibile tutto l’anno, il centro si rivolge tanto agli atleti professionisti quanto alla comunità locale, diventando un luogo dinamico per lo sport, il tempo libero e la socializzazione.

Rigenerazione urbana e progetto integrato

L’edificio sorge sulla riva meridionale del Danubio, in un’area industriale dismessa nel quartiere di Ferencváros. La trasformazione di questa zona ha riguardato un’estensione di circa 20 ettari, destinata a diventare un polo sportivo e ricreativo di riferimento.

Il progetto si compone di tre elementi principali: lo stadio, il parco di atletica leggera e un centro di allenamento collegato tramite un nuovo ponte pedonale e ciclabile. Questi interventi creano una rete urbana che integra mobilità dolce, spazi verdi e connessione fluviale, migliorando la qualità della vita e valorizzando il waterfront cittadino.

Architettura iconica e innovazione strutturale

L’architettura dello stadio è ispirata alla “Corona della Regina dello Sport”, un richiamo simbolico all’atletica leggera. La forma ad anello bianco, traforato e sospeso da tiranti, conferisce all’edificio una leggerezza visiva unica.

Dal punto di vista strutturale, il tetto è una grande struttura a tensione realizzata con un uso ottimizzato dell’acciaio. Questa scelta permette di coprire ampie superfici con un ingombro minimo. Inoltre, solo il 10% della superficie interna è riscaldata, consentendo un consumo energetico contenuto. Il sistema di riscaldamento si basa interamente su energia geotermica rinnovabile, sottolineando l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

Spazi flessibili e continuità d’uso

Durante i Campionati Mondiali di Atletica Leggera 2023, la capienza dello stadio raggiungeva 40.000 posti grazie a tribune temporanee. Terminato l’evento, queste strutture sono state smontate e riutilizzate alle Olimpiadi di Parigi 2024, riducendo gli sprechi e migliorando la circolarità dei materiali.

Al loro posto è nato l’“Open City Ring”, un’area coperta di 15.000 metri quadrati dedicata a un parco sportivo polifunzionale. Qui sono presenti piste di corsa, zone di allenamento, aree per il jogging in famiglia e punti ristoro. Questa trasformazione permette allo stadio di restare vivo tutto l’anno, diventando un centro sportivo aperto e accessibile a tutti.

Infrastrutture e mobilità sostenibile

Il progetto ha previsto anche importanti interventi infrastrutturali: nuove passerelle pedonali, piste ciclabili e collegamenti fluviali migliorano l’accessibilità e promuovono la mobilità dolce. Il nuovo ponte sospeso collega il quartiere di Ferencváros con l’area di Nord Csepel, facilitando gli spostamenti e creando un legame urbano forte.

Queste soluzioni favoriscono un utilizzo responsabile e sostenibile dell’area, integrandosi nella rete ecologica europea e contribuendo a rigenerare il paesaggio urbano lungo il Danubio.

Riconoscimenti e impatto sociale

Il National Athletics Centre ha conquistato prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Public Choice Award agli Architizer A+ Awards nelle categorie “Stadi e Arene” e “Edifici Sportivi Sostenibili”.

Questi premi non solo sottolineano il valore architettonico e tecnologico, ma anche il successo del progetto come spazio inclusivo e comunitario. L’impianto è diventato un modello per la progettazione di strutture sportive aperte e sostenibili, capaci di coinvolgere la popolazione e di restare attive ben oltre le grandi competizioni.

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