Il tema “Essere Progetto”
Fuorisalone 2026 si prepara a diventare un appuntamento cruciale nel panorama internazionale del design. Il countdown per la Milano Design Week del prossimo anno è già partito e, come negli ultimi anni, si preannuncia una settimana densa di eventi e novità. Il team del Fuorisalone ha scelto un tema che invita a una riflessione profonda e attuale: “Essere Progetto”. Non si tratta di un semplice titolo, ma di un vero e proprio manifesto culturale che pone al centro il design come esperienza esistenziale e pratica responsabile, in un contesto di rapide e complesse trasformazioni.
Un percorso tematico in continua evoluzione
Negli ultimi anni, Fuorisalone ha sviluppato un percorso tematico che ha affrontato questioni di grande rilievo sociale e culturale: da “Tra Spazio e Tempo” (2022) a “Laboratorio Futuro” (2023), passando per “Materia Natura” (2024) fino a “Mondi Connessi” (2025). Questi temi raccontano un interesse crescente verso il rapporto tra uomo, ambiente, tecnologia e società.
“Essere Progetto” si inserisce in questo continuum, ma va oltre, invitandoci a ripensare la progettazione non solo come attività o prodotto, ma come un modo di essere nel mondo. Una modalità attiva e consapevole che coinvolge identità, processi, relazioni e narrazioni.
Essere e progetto: una relazione dialettica
Il tema fonda la sua forza sul dialogo tra due concetti: essere e progetto.
Da un lato, “essere” si intende nella sua accezione più ampia e dinamica, come condizione umana in continuo divenire, mai statica. Essere significa partecipare alla costruzione della propria identità e del proprio ruolo nel mondo, in un flusso costante di trasformazione. Questo richiama le riflessioni filosofiche contemporanee sul sé come processo, lontano da definizioni rigide e immutabili.
Dall’altro lato, “progetto” non è solo un oggetto finito, ma un processo aperto, in continua evoluzione, fatto di sperimentazione, dialogo, errori e nuove scoperte. Il progetto diventa così metafora e strumento di cambiamento, capace di ridefinire spazi, materiali, relazioni sociali e modelli di vita.
Il design tra complessità e responsabilità
Il nostro tempo è segnato da una complessità crescente, resa ancor più evidente dalle sfide ambientali, sociali e tecnologiche. La progettazione oggi si confronta con scenari inediti: la sostenibilità non è più un’opzione ma un imperativo, mentre l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali entrano nelle pratiche creative, trasformando le dinamiche di lavoro e collaborazione.
Fuorisalone 2026 propone di considerare il progetto come un atto profondamente responsabile, in cui il progettista non è più solo autore, ma facilitatore di relazioni e co-creatore con intelligenze umane e non umane. Questa nuova alleanza uomo-macchina non sostituisce, ma amplia le possibilità creative e conoscitive.
Progettare significa allora aprirsi all’incertezza, accogliere il diverso e il non completamente comprensibile, intrecciare saperi tradizionali e innovazioni tecnologiche, coltivare una visione inclusiva e plurale.
Narrare il progetto: storie, mani, materiali
Il progetto si manifesta come esperienza narrativa che passa attraverso mani, materiali e culture. Non è mai un atto isolato, ma un intreccio di storie, saperi e pratiche che si contaminano e arricchiscono reciprocamente. Questo riporta il design a una dimensione umana e sociale, capace di valorizzare le differenze e creare connessioni autentiche.
In questo senso, “Essere Progetto” è anche un richiamo a recuperare la capacità del design di raccontare, non solo di produrre. Raccontare un futuro possibile, sostenibile e inclusivo, attraverso oggetti e spazi che diventino testimoni di una nuova etica del vivere.
Un invito aperto al futuro
Fuorisalone 2026, con il tema “Essere Progetto”, si propone come una piattaforma di dialogo, sperimentazione e ricerca, aperta a tutti coloro che credono nel potere trasformativo del design. Un invito a uscire dalle logiche statiche e tradizionali per abbracciare un progetto inteso come processo vivo, pluralista e dinamico.
In un’epoca in cui i confini tra reale e virtuale, naturale e artificiale si fanno sempre più sfumati, il design diventa uno strumento imprescindibile per costruire senso e nuove connessioni. Essere progetto significa abitare questo presente complesso con consapevolezza e creatività, contribuendo a immaginare mondi in divenire.


