L’Evoluzione Italiana al MA*GA
Dal 13 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo MA*GA di Gallarate ospiterà un evento imperdibile: “Arte e design. Design è arte”. Questa mostra, curata da Emma Zanella, Vittoria Broggini e Alessandro Castiglioni, nasce dall’idea visionaria di Philippe Daverio.
Si tratta di un’opportunità unica per esplorare la storia del design italiano e la sua connessione con le arti visive.
Un viaggio nel design italiano
La mostra è strutturata in cinque sezioni principali. Ogni sezione rappresenta un capitolo in un racconto visivo. Queste parti sono arricchite da una premessa e da una postfazione. Non si tratta solo di una cronologia. L’obiettivo è sollevare domande importanti sul design italiano. Si esploreranno i temi che hanno definito il pensiero del design dagli anni Cinquanta fino al nuovo Millennio.
Philippe Daverio afferma:
“L’Italia del Dopoguerra scopre il design come coordinatore di un’industria che da artigiana vuole diventare grande.”
Queste parole riflettono l’essenza del design italiano. Il design emerge come un fenomeno complesso. Risponde a questioni culturali, economiche e sociologiche. Ogni oggetto di design racconta una storia. Rappresenta i valori estetici e sociali del tempo.
HYPERDESIGN: il Premio Gallarate
In concomitanza con la mostra principale, il MA*GA presenterà HYPERDESIGN, la XXVII edizione del Premio Gallarate. Questa sezione è curata da Chiara Alessi e si concentra sui progetti contemporanei. L’attenzione è rivolta a temi cruciali come la sostenibilità e l’inclusività. Chiara Alessi invita tutti a scoprire le domande che hanno caratterizzato il design italiano dagli anni Zero a oggi.
“Si parla di autoproduzione, recupero della dimensione artigianale, open source e local design,” afferma Alessi. Ma non solo. Si esplora anche l’hyperdesign, che si articola intorno a questioni di grande rilevanza. Questi argomenti vanno dal lavoro alle disabilità. Questa sezione diventa così un laboratorio di idee, un luogo di confronto tra designer e progetti sociali.
I protagonisti della mostra
Tra i partecipanti di HYPERDESIGN, ci sono nomi importanti. Acta Architect, Archeoplastica, CHEAP, D-Air Lab e Fondazione Tetrabondi Onlus sono solo alcuni dei designer in mostra.
Questi gruppi sono impegnati a creare soluzioni innovative. Affrontano sfide attuali, come il cambiamento climatico e le questioni di genere. La varietà dei progetti presentati dimostra come il design possa essere un agente di cambiamento sociale.
Un elemento chiave di queste esposizioni è l’allestimento curato dal collettivo Parasite 2.0. Questo gruppo è noto per il suo approccio critico e creativo. L’allestimento non è solo un contesto espositivo. Diventa un’estensione della narrazione. Le scelte curate invitano il pubblico a immergersi nell’esperienza del design.
Così, le opere esposte diventano interattive e coinvolgenti.
Un dialogo tra passato e futuro
La combinazione di “Arte e design. Design è arte” e HYPERDESIGN offre un’analisi approfondita del design italiano. Si analizza sia il passato sia il presente. L’interazione tra le due esposizioni mostra come le influenze artistiche e sociali si siano evolute. Queste possono continuare a plasmare il futuro del design.
Arte e design non sono discipline separate. Sono interconnesse e si influenzano reciprocamente. La mostra dimostra come ogni oggetto di design porti con sé una narrativa, un messaggio e un insieme di valori.
Il Design: Un Dialogo Incessante
“Arte e design. Design è arte” e HYPERDESIGN rappresentano un’importante occasione di riflessione. Queste esposizioni offrono uno spaccato unico della cultura italiana. Mettono in evidenza il ruolo del design come strumento di innovazione e cambiamento sociale.
Non perdere l’opportunità di visitare il MA*GA in questo periodo. Scoprirai come l’arte e il design continuino a dialogare e a influenzare la nostra vita quotidiana. Questa mostra è un viaggio attraverso il tempo. Ti invita a riflettere sulle sfide del presente e sulle possibilità del futuro. Ti aspettiamo per scoprire insieme le icone del design e il loro impatto duraturo sulla società.
Qui il sito del museo: https://www.museomaga.it/it/