L’eredità romantica e il senso di ribellione
Durante la Paris Fashion Week Uomo 2025 è stata presentata la collezione FW25 di Dries Van Noten, un capitolo significativo per il brand belga. La collezione, frutto del lavoro dello studio creativo della maison e diretta da Julian Klausner, segna una nuova era per l’etichetta dopo l’addio dello stesso Dries Van Noten.
Un nuovo capitolo per Dries Van Noten
Julian Klausner è stato recentemente nominato direttore creativo del brand, subentrando al fondatore dopo il suo ritiro dalla moda annunciato nel marzo 2024, al termine di una carriera durata 38 anni. L’ultima sfilata di Van Noten risale a giugno 2024, durante la fashion week maschile di Parigi, con la presentazione della collezione primavera/estate 2025. La FW25 è, dunque, il primo grande lavoro di Klausner alla guida creativa, mostrando fin da subito la sua visione e gli ingredienti su cui intende costruire il futuro del marchio.
Ispirazione: The Wild Boys di William S. Burroughs
La collezione FW25 trae ispirazione dal romanzo The Wild Boys (1971) di William S. Burroughs, opera complessa e visionaria che esplora temi di ribellione, libertà sessuale e distruzione delle convenzioni sociali. Il libro rappresenta un manifesto della controcultura, un attacco al materialismo e alla repressione della società capitalista del XX secolo. Burroughs, figura centrale della Beat Generation, ha influenzato artisti come David Bowie e Patti Smith, ed è ora fonte d’ispirazione per Klausner, che traduce l’estetica bohémien e decadente del romanzo in un linguaggio visivo contemporaneo.
La visione estetica della collezione
“Quando l’eleganza di un’altra epoca raggiunge il momento attuale, varie allusioni risuonano ad effetto sorprendente”: è con queste parole che si apre la campagna della collezione FW25, accompagnata da immagini fotografiche dirette da Willy Vanderperre. La collezione presenta un dialogo tra passato e presente, tra raffinatezza ed eccesso. I toni scuri, dominati dal nero, sono spezzati da dettagli come un enorme fiore bianco o un cappotto che rivela una fodera viola floreale, simbolo del dramma e della dualità estetica.
Gli scatti alternano ambienti industriali e interni intimi, richiamando il paesaggio urbano e decadente di Anversa. Protagonisti della campagna sono giovani dandy contemporanei, definiti “vagabondi di lusso”, che combinano fragilità e ribellione.
I dettagli della collezione
La collezione è un omaggio alla complessità e al romanticismo. I modelli indossano cappotti edwardiani, foulard strutturati portati al collo o in testa, completi oversize rivisitati in chiave sartoriale, e camicie romantiche con maxi fiocchi. Gli accessori, come spille floreali, guanti in pelle, piume decorative e nastri usati come cinture, completano un look che mescola il decadentismo retrò con un tocco contemporaneo. Non mancano sovrapposizioni inedite, come collant e calzini abbinati a bermuda sartoriali in lana, che rafforzano l’idea di una “poetica dell’errore” capace di conferire unicità e fascino.
Contrasti e complementarità
La collezione FW25 di Dries Van Noten esplora come i contrasti possano diventare complementari. Gli archetipi maschili vengono ridefiniti, mescolando forza e vulnerabilità. Anche i materiali raccontano questo dialogo: lana, pelle e piume si incontrano in sovrapposizioni inaspettate, mentre i colori cupi sono interrotti da dettagli vibranti e floreali, come una giacca nera che nasconde un ricamo viola.
Il futuro del brand sotto la guida di Klausner
Con questa collezione, Julian Klausner dimostra di essere all’altezza dell’eredità di Dries Van Noten. Pur mantenendo l’impronta artistica e sartoriale che ha reso il brand celebre, introduce una nuova sensibilità romantica e delicata. Resta da vedere se questa visione eterea diventerà il marchio distintivo delle sue future collezioni, ma è chiaro che il dialogo tra ribellione e raffinatezza continuerà a essere il cuore pulsante del brand.
In un’epoca in cui tutte le arti cercano nuove estetiche e significati, Dries Van Noten si conferma un nome capace di rimanere rilevante, esplorando territori inesplorati senza perdere la propria identità.
