Brand Finance 2025

Chanel conquista il primato, Nike resta imbattibile in forza

La nuova classifica stilata da Brand Finance 2025, la più autorevole società di consulenza specializzata in valutazioni di brand, incorona Chanel come marchio di moda più prezioso al mondo.

La maison francese, oggi guidata dal direttore creativo Matthieu Blazy, ha superato l’icona storica Louis Vuitton e ha addirittura oltrepassato il colosso globale dello sportswear, Nike, consolidando un primato che segna una svolta nell’equilibrio del settore.

Secondo il report, Chanel registra una crescita del 40% rispetto al 2024, raggiungendo un valore di 37,9 miliardi di dollari (circa 34 miliardi di euro). Un risultato che testimonia la capacità del brand di rinnovarsi senza perdere il legame con il proprio DNA, unendo heritage, esclusività e innovazione contemporanea.

Chanel oltre il lusso: l’egemonia francese nella moda globale

Oltre a superare Louis Vuitton, Chanel ha raggiunto un valore di marchio superiore a quello di Nike di quasi 8 miliardi di euro, consolidando la propria posizione come icona della moda globale. Questo traguardo evidenzia il potere culturale e commerciale della maison francese, rafforzando il suo ruolo di leader nel panorama del lusso internazionale.

La leadership francese non si limita a Chanel. Nella Top 50 di Brand Finance, la Francia si conferma cuore pulsante del lusso mondiale: ben nove marchi contribuiscono per 135,6 miliardi di dollari, pari al 37% del valore complessivo della classifica.

Tra i nomi più rilevanti spiccano:

  • Dior, che sale all’ottavo posto, con un valore di 17,3 miliardi di dollari (+13%).
  • Cartier, nono, con 15,7 miliardi di dollari (+11%).

Questo dominio riflette la centralità della Francia come destinazione turistica, hub creativo e punto di riferimento per l’alta gamma, potenziato anche dalla visibilità globale delle Olimpiadi di Parigi 2024.

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Brand Finance 2025

Nike: lo sportswear più forte al mondo

Se Chanel brilla come marchio più prezioso, è Nike a dominare la classifica del Brand Strength Index (BSI), l’indicatore che misura la forza del brand attraverso criteri come marketing, riconoscibilità, fidelizzazione e performance commerciale. Con un punteggio di 94,7 su 100, Nike si conferma marchio di abbigliamento più forte al mondo e addirittura secondo in assoluto tra tutti i settori, superato solo dall’app cinese WeChat.

Il report sottolinea come il marchio della “swoosh” abbia ottenuto valutazioni eccellenti in mercati chiave come Francia, Italia, Svezia, Sudafrica e Malesia, grazie alla capacità di mantenere un pricing power stabile e un’identità globale coerente.

Dietro a Nike, nella classifica dei marchi più forti, troviamo:

  • Levi’s, al secondo posto, simbolo di autenticità e resilienza.
  • Dior, che completa il podio con una forza che affianca al valore di mercato.

I brand in più rapida crescita

La classifica Brand Finance 2025 mette in luce anche i brand che stanno vivendo una crescita accelerata, soprattutto nel comparto sportswear:

  • Reebok, con un incredibile +79%, raggiunge 1,7 miliardi di dollari, grazie a campagne come “Sport is Everything” con protagonisti atleti come Angel Reese e Justin Fields.
  • Adidas e New Balance figurano tra i top 10 brand in crescita, consolidando il momento d’oro dell’activewear.
  • Bosideng, colosso cinese dell’outerwear, si afferma come brand to watch: oggi vale 2,1 miliardi di dollari, più che raddoppiati dal 2019, con un posizionamento sempre più globale.

Moda e finanza: un binomio strategico

Dietro la classifica, c’è una metodologia rigorosa. Brand Finance calcola il valore economico di un brand attraverso l’approccio Royalty Relief, combinando la forza del marchio con le prospettive di ricavi futuri. La forza stessa viene misurata con una scorecard completa: investimenti in marketing, percezione dei consumatori, impatto finanziario e capacità di fidelizzare clienti e mercati.

Questi dati mostrano come oggi il valore del brand sia un asset strategico tanto quanto il prodotto stesso. Chanel, Dior, Nike e gli altri protagonisti non competono solo per vendite o collezioni, ma per la capacità di incarnare valori, desideri e status symbol in grado di influenzare miliardi di consumatori.

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