Il Lusso accessibile reinventa la London Fashion Week

H&M ha presentato la collezione FW25 durante la prima giornata della London Fashion Week, segnando un momento di rottura nel panorama fashion internazionale. Con H&M&180: The London Issue, il brand svedese ha trasformato il tradizionale fashion show in un’esperienza immersiva e multisensoriale, dimostrando che la sfida ai marchi di lusso passa anche dall’innovazione e dalla capacità di connettersi con una nuova generazione di consumatori.

Il 18 settembre, H&M ha svelato le collezioni FW25 in un evento ibrido che ha sfidato ogni confine di genere, mescolando musica, moda e digitale in un’unica esperienza. La cornice scelta, il complesso architettonico di 180 The Strand, ha ospitato 700 ospiti, tra cui celebrità, influencer e figure iconiche della moda, tutti immersi in un set che combinava brutalismo urbano e scenografie monumentali, con schermi giganti e un soundscape dinamico.

Sul runway hanno sfilato 70 modelli, un mix di volti emergenti e star consolidate come Romeo Beckham, Paloma Elsesser, Amelia Gray e Lila Moss, mentre sul palco musicale si è esibita per la prima volta Lola Young, dando vita a un connubio perfetto tra stile e performance live. Tra gli spettatori, nomi come Central Cee, Little Simz, Emily Ratajkowski e Gabbriette hanno assistito a un evento che ha infranto le regole tradizionali delle sfilate, mescolando backstage e show in un flusso continuo di energia e creatività.

La collezione: un racconto in tre atti

La linea H&M Studio ha aperto lo show con un’atmosfera ispirata a paesaggi tropicali e brutalisti. Jacqui Hooper ha indossato il primo look, caratterizzato da un tailoring preciso e geometrico, mentre Amelia Gray ha calcato la passerella con un completo Studio completato da stivali alti fino alla coscia e un audace shearling jacket.

Il secondo atto ha catturato l’energia del Britpop e della rivoluzione culturale degli anni ’90. Lola Young ha debuttato sul runway con un outfit composto da giacca in pelle, gonna plissettata e stivali alti, incarnando perfettamente lo spirito ribelle ma raffinato della collezione.

Nel terzo atto, la ribellione anni ’90 ha lasciato spazio a un urban chic più sofisticato e sensuale per la sera. Momenti inaspettati hanno scandito la passerella, come l’apparizione del front-row Marlon Lundgren Garcia, che ha abbandonato il proprio posto per sfilare indossando un cappotto di lana e un blazer gessato della linea premium H&M Atelier, mixato a stivali della linea Studio. La performance finale di Lola Young ha chiuso la serata in grande stile, eseguendo i brani “Messy” e “d£aler” e indossando blazer grigio, cravatta, camicia a righe e minigonna firmati H&M A/W25.

Un’esperienza aperta e inclusiva

H&M&180: The London Issue non è stato solo un fashion show, ma un vero e proprio festival della creatività. Il programma della giornata ha incluso panel e workshop guidati da figure di spicco come Katie Grand e il team di Perfect Magazine, con ospiti tra cui Susie Lau, Amelia Gray, David Kappo e Aidan Zamiri. Un workshop con il fotografo Sølve Sundsbø ha offerto agli appassionati uno sguardo dietro le quinte della creazione delle immagini di moda contemporanea. L’after-party, con DJ set di Honey Dijon, Pxssy Palace e Miss Jason, ha ulteriormente celebrato la fusione tra moda e musica.

Ann-Sofie Johansson, Head Designer & Creative Advisor di H&M, ha commentato:

“Le collezioni FW25 sono tra le nostre più forti di sempre – un tributo all’espressione personale e allo stile individuale. Siamo entusiasti di aver illuminato Londra con una celebrazione della creatività in tutte le sue forme, dalla moda al suono, al movimento.”

Il futuro della moda secondo H&M

Con H&M&180: The London Issue, H&M conferma come la moda contemporanea possa essere al contempo inclusiva, accessibile e innovativa. L’evento non si è limitato a presentare collezioni: ha unito stile, musica e performance digitali, riscrivendo le regole dei fashion show tradizionali e dimostrando che un brand di fast fashion può dialogare con il mondo del lusso senza perdere la propria identità.

Non è un caso isolato: anche COS ha debuttato con una sfilata durante la New York Fashion Week, e Zara, per celebrare i suoi 50 anni, ha chiamato ben 50 top model sulla passerella, segnando un chiaro riposizionamento del fast fashion. In un momento in cui il mercato del lusso mostra segni di fragilità e crisi, questi brand colgono l’occasione per ridefinire le gerarchie del settore, puntando su eventi spettacolari, strategie ibride e un appeal diretto a pubblici diversi.

FW25 di H&M diventa così un manifesto di audacia: ogni look è veicolo di espressione personale, ogni passerella è esperienza totale, e ogni evento ridefinisce cosa significhi lusso oggi.

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H&M FW25

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