Il cuore pulsante della cultura emiratina prende forma a dicembre ad Abu Dhabi
Zayed National Museum, progettato dallo studio britannico Foster + Partners, aprirà al pubblico a dicembre 2025 nel cuore del Saadiyat Cultural District di Abu Dhabi.
L’edificio, destinato a diventare il principale museo nazionale degli Emirati Arabi Uniti, sarà un nuovo epicentro culturale della regione, nonché un landmark architettonico ad alta sostenibilità ambientale, pensato per incarnare la visione del fondatore del Paese, lo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan.
Concepito per raccontare 300.000 anni di storia dell’area e l’evoluzione degli Emirati fino alla contemporaneità, lo Zayed National Museum si pone all’intersezione tra memoria storica, innovazione museale e architettura performativa. Il progetto è stato sviluppato integrando strategie climatiche passive, tecnologie edilizie avanzate e un design fortemente radicato nella cultura emiratina.
Un progetto firmato Foster + Partners: architettura simbolica e ingegneria ambientale
Il concept architettonico dello Zayed National Museum è fortemente connotato simbolicamente. Cinque torri in acciaio, dalla geometria affusolata e aerodinamica, si stagliano sul volume orizzontale dell’edificio. Ispirate alle ali del falco, animale-simbolo della tradizione beduina e della falconeria – patrimonio immateriale UNESCO – le torri assolvono anche una funzione tecnica: sono veri e propri camini solari, elementi attivi del sistema di ventilazione naturale del museo.
Le torri sfruttano infatti l’effetto camino per espellere l’aria calda dagli ambienti interni. In sinergia con un sistema di condutture sotterranee per il raffrescamento passivo dell’aria in ingresso, queste strutture contribuiscono a ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico dell’edificio, rendendolo un esempio avanzato di architettura bioclimatica in area desertica.
Il corpo principale del museo è in parte interrato: un volume massivo modellato secondo l’astrazione della topografia emiratina. All’interno, le gallerie espositive sono contenute in pod sospesi sopra una grande lobby centrale a doppia altezza, illuminata zenitalmente.
I materiali e i colori scelti per gli interni richiamano la tonalità calda della sabbia di Saadiyat, mentre le aperture sono disegnate per gestire la luce naturale in modo calibrato, evocando l’architettura vernacolare araba.
Zayed National Museum: contenuti culturali e struttura museale
Lo Zayed National Museum ospiterà sei gallerie permanenti distribuite su due livelli, oltre a una galleria per mostre temporanee. Il percorso espositivo è incentrato sulla figura dello Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, ma si estende alla narrazione della storia, della cultura e delle trasformazioni sociali degli Emirati Arabi Uniti, dall’età della pietra all’epoca contemporanea.
Tra i principali highlight della collezione si segnalano:
- La Perla di Abu Dhabi, risalente a oltre 8.000 anni fa
- Il prezioso Corano Blu, uno dei manoscritti più significativi dell’arte islamica
- Una ricostruzione dell’imbarcazione Magan, frutto di un progetto di ricerca congiunto con Zayed University e NYU Abu Dhabi
- Reperti paleolitici, neolitici, dell’età del bronzo e dell’età del ferro rinvenuti negli EAU
L’esposizione integra oggetti archeologici, dispositivi multimediali e ricostruzioni immersive, offrendo una narrazione stratificata rivolta a pubblici diversificati. Grande attenzione è dedicata anche ai temi della tolleranza religiosa e dei primi scambi commerciali nel Golfo Arabico, con sezioni che approfondiscono il rapporto storico degli Emirati con le altre culture della regione.
Un hub culturale e scientifico per la regione
Oltre al suo ruolo museale, lo Zayed National Museum nasce come infrastruttura culturale attiva, con un forte investimento sulla ricerca interdisciplinare. Il Zayed National Museum Research Fund finanzia annualmente progetti volti a mappare il patrimonio culturale emiratino, a partire da iniziative di digitalizzazione di siti rupestri e dallo studio dell’architettura moderna locale.
Lo Zayed National Museum ambisce a diventare un centro propulsore per la produzione e la diffusione del sapere, con un focus sulla storia e sul patrimonio degli Emirati Arabi Uniti, ma con una visione aperta al dialogo globale. Il museo ospiterà laboratori didattici, spazi per conferenze, performance artistiche e attività pensate per tutte le fasce d’età, promuovendo inclusione sociale e accessibilità culturale.
Il ruolo del museo nel Saadiyat Cultural District
Lo Zayed National Museum sarà il perno del Saadiyat Cultural District, ambizioso progetto urbanistico che riunisce le più importanti istituzioni museali della capitale emiratina.
Il distretto comprende già il Louvre Abu Dhabi di Jean Nouvel, e vedrà nei prossimi anni l’apertura del Guggenheim Abu Dhabi progettato da Frank Gehry, del Natural History Museum Abu Dhabi e del teamLab Phenomena Abu Dhabi.
Con un target di 39 milioni di visitatori annui entro il 2030, Abu Dhabi punta a consolidarsi come hub culturale e turistico di scala globale, integrando museologia, architettura, innovazione e sostenibilità. In questo contesto, lo Zayed National Museum rappresenta un tassello fondamentale, pensato per essere al tempo stesso simbolo identitario e spazio di dialogo interculturale.
Un’architettura per il futuro della memoria
Lo Zayed National Museum è un progetto che unisce architettura iconica, efficienza energetica, contenuti storici e sociali. Lontano dalla retorica celebrativa, si presenta come un dispositivo culturale dinamico, capace di tenere insieme passato e futuro, identità e apertura, tecnologia e paesaggio.
Con la sua inaugurazione, prevista per dicembre 2025, Foster + Partners firma un’opera che arricchisce il lessico museale internazionale e conferma l’Emirato di Abu Dhabi come uno dei principali laboratori globali di architettura pubblica e infrastrutture culturali.
Un museo nazionale che è anche manifesto urbano, motore di ricerca e ponte tra civiltà.




