Le Tre Linee d’Acqua e Le Città del Futuro
La Biennale dello Stretto, uno degli eventi culturali di architettura più attesi, torna nel 2024 con un programma arricchito e ambizioso.
Questa edizione, che si svolgerà dal 18 settembre al 14 dicembre a Campo Calabro, Reggio Calabria e Messina. Promette di essere un punto di riferimento cruciale per la riflessione e la progettazione urbana, affrontando tematiche di grande rilevanza per il futuro delle città e del Mediterraneo.
Direzione e Curatela: Una Collaborazione Interdisciplinare
La Biennale dello Stretto 2024 sarà guidata da tre direttori di eccezione: Mariangela Cama, Alfonso Femia e Francesca Moraci. La loro esperienza congiunta, che spazia dal design all’architettura e alla ricerca accademica, fornirà una visione unica e multidimensionale per l’evento.
L’organizzazione dell’evento è stata affidata a un ampio gruppo di diciannove curatori, tra cui nomi illustri come Arianna Azzellino, Luisa Bravo, Stefano Capolongo e Giulio De Carli.
Questo team di esperti contribuirà a delineare e articolare le diverse sessioni, ognuna focalizzata su aspetti specifici delle tematiche in discussione.
Due Temi Fondamentali: Connessioni e Innovazioni
L’edizione 2024 della Biennale dello Stretto si concentra su due macro-temi di grande rilevanza, strettamente interconnessi tra loro.
Il primo tema, “Le Tre Linee d’Acqua”, riprende e approfondisce il concetto già esplorato nella prima edizione. Questo tema, lontano dall’approccio effimero e usa e getta, è stato riconfermato per il 2024 per la sua importanza nel riflettere sul ruolo cruciale dell’acqua nel contesto urbano e ambientale.
Il secondo tema, “Le Città del Futuro”, è articolato in diverse aree chiave: Spazio Pubblico, Mobilità Urbana e Infrastrutture, Abitare e Cura, Scuola e Baricentri Culturali. Questo tema si focalizza sull’innovazione progettuale e processuale, cercando di delineare e affrontare le sfide e le opportunità che caratterizzeranno le città del futuro.
Ogni aspetto sarà trattato con un approccio innovativo e processuale, riflettendo la necessità di un’architettura che risponda alle sfide e alle opportunità contemporanee.
Il Progetto Corale: Un’Iniziativa Sostenuta da Diverse Istituzioni
La Biennale dello Stretto si distingue per il suo carattere corale e inclusivo. Avviata grazie all’investimento della società benefit 500×100, che ha sostenuto l’iniziativa Mediterranei Invisibili, la Biennale ha visto un’espansione notevole in termini di portata e impatto.
Per l’edizione 2024, oltre al supporto di 500×100, sono coinvolti importanti partner come ANCE Reggio Calabria, l’Ordine degli Architetti di Messina, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università degli Studi di Messina, nonché diverse altre istituzioni e aziende private.
Questa rete di sostegno garantisce una base solida e diversificata per l’evento, contribuendo a conferire alla Biennale un respiro internazionale senza perdere la connessione con le peculiarità locali.
Spazi Espositivi e Mostre: Forte Batteria Siacci
Il cuore dell’esposizione sarà il Forte Batteria Siacci a Campo Calabro, un’imponente struttura sotterranea costruita tra il 1894 e il 1898. Con oltre diecimila metri quadri di superficie e centinaia di metri di gallerie sotterranee.
Il forte offrirà uno spazio unico per le esposizioni, che saranno curate attraverso una Call to Action internazionale e concorsi dedicati a giovani architetti, designer, antropologi e artisti.
La scelta di questo spazio storico non solo valorizza il patrimonio locale, ma crea anche un contrasto suggestivo tra passato e futuro.
Questo sarà il palcoscenico dell’esposizione internazionale, dove avrà luogo il vernissage della mostra e dove si svolgeranno anche diversi dibattiti.
Contest e Giovani Talenti: Riflessioni Antropologiche e Progettuali
Un’importante novità dell’edizione 2024 è l’inclusione di un contest rivolto a giovani under 35, con un focus particolare sul tema “Abitare in un altro mo(n)do. Nomadismo e via vai”.
Per la prima volta, il concorso si apre anche agli studi di antropologia contemporanea, riflettendo una visione integrata che considera le dimensioni sociali, politiche e culturali nella progettazione urbana.
Questo approccio arricchisce il dibattito e offre nuove prospettive sulla città e sull’identità urbana.
Nel contesto storico attuale, caratterizzato da una perdita di identità e da tentativi complessi e confusi di recuperare un senso di appartenenza urbana, la prospettiva antropologica diventa cruciale per ripensare la città.
Questo approccio consente di esaminare le dinamiche sociali, politiche e culturali che guidano la trasformazione urbana. La sfida principale è passare da una mera azione politica e progettuale al riconoscimento del diritto alla città, adottando un punto di vista strategico che consideri vari fattori e aspirazioni.
La sessione dedicata al contest per Antropologi Under 35 è organizzata in collaborazione con l’Università di Messina.
Eventi e Talk: Dialogo e Discussione
I talk e i dibattiti, che si svolgeranno a Reggio Calabria, Messina e Campo Calabro, vedranno la partecipazione di voci autorevoli del panorama internazionale.
Le discussioni si concentreranno su architettura, città e paesaggi, e si esploreranno le mediazioni necessarie tra desiderio e realtà, visione e proiezione.
I talk si svolgeranno a Reggio Calabria, Messina e Campo Calabro, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, l’Università di Messina e il Forte Batteria Siacci.
L’evento si articolerà in tre sessioni: dal 18 al 22 settembre, il 18 e 19 ottobre, e il 13 e 14 dicembre.
Durante questi incontri, i direttori e i curatori saranno affiancati dagli ordini professionali di Reggio Calabria e Messina e da tutti i soggetti coinvolti.
Biennale Diffusa e Progetti Speciali
Nel 2024, la Biennale dello Stretto amplia i suoi confini con la “Biennale Diffusa”.
Un’iniziativa che estende la manifestazione oltre il Forte Batteria Siacci. Il progetto prevede un calendario in progress che include eventi e discussioni a Badolato, Parigi e Palermo.
Questa rete di tappe serve come piattaforma per una discussione itinerante sul tema della progettazione condivisa delle città del futuro. L’obiettivo è raccogliere opinioni e scambiare idee tra diverse realtà italiane e internazionali, promuovendo un dialogo aperto sulle sfide e le opportunità della progettazione urbana.
“Linee e Ponti di Luce” – Installazione Luminosa
Per le giornate inaugurali della Biennale, sarà allestita una straordinaria installazione artistica intitolata “Linee e Ponti di Luce”.
Questo evento prevede una proiezione temporanea di raggi luminosi rettilinei che collegheranno simbolicamente Villa San Giovanni a Messina. L’installazione mira a creare una linea concettuale che stimoli una riflessione sulle complessità e le ambiguità del rapporto tra unione e separazione, tra prossimità e distanza, e sulle tensioni che caratterizzano il vivere contemporaneo.
Realizzata da Alfonso Femia con la collaborazione di Clay Paki, International Sound e Audio Sales per l’illuminotecnica, insieme a Silvia Perego del light design studio In-visible Lab e al team di AF*Design coordinato da Enrico Martino, l’installazione rappresenta un esperimento innovativo nel campo della progettazione luminosa.
La combinazione dei proiettori e la lunghezza del raggio luminoso utilizzato offrono una prospettiva unica sul tema della connessione e della disconnessione nel contesto urbano.
Il sito dell’evento: https://www.mediterraneiinvisibili.com
