Gli inviti della della SS24
La Milano Fashion Week 2023 è giunta con un tripudio di eventi e sorprese straordinarie. Questa settimana dedicata alla moda è un’occasione imperdibile per gli appassionati del settore, dove spiccano in particolare le affascinanti sfilate e le innovative presentazioni. La passerella della moda milanese è stata inaugurata lo scorso 20 settembre, dando il via a una serie di eventi che stanno catturando l’attenzione di tutto il mondo.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa settimana di moda è rappresentato dagli inviti alle sfilate. Vere opere d’arte e di graphic design.
I graphic designer dei brand si sono sfidati con una raffinata creatività per comunicare fin dall’invito il tema e il concetto alla base delle loro collezioni di moda. In un’epoca in cui l’immaginazione e l’originalità sono fondamentali per lasciare un’impressione duratura, gli inviti alla SS24 non sono certo passati inosservati.
Tra tutti gli inviti straordinari, uno dei più discussi è stato quello creato da Diesel in collaborazione con Yashica, il celebre brand giapponese di macchine fotografiche fondato nel 1949, noto per il suo revival dei vecchi modelli a pellicola. Questa collaborazione ha dato vita a un invito che va oltre la semplice comunicazione dell’evento: è diventato un oggetto di desiderio, un’opera d’arte in sé.
Ma gli inviti alla Milano Fashion Week non sono riservati solamente a star, influencer e addetti al settore. Il pubblico viene coinvolto in modo sempre più diretto attraverso newsletter e social media, dove gli inviti diventano autentiche opere di graphic art. La settimana della moda milanese non è più solo un evento per un’élite ristretta, ma un’esperienza che si diffonde in tutto il mondo, grazie alla magia dell’arte visiva e della creatività senza limiti.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio alcune delle opere d’arte che sono state gli inviti alla SS24, offrendo un assaggio dell’incredibile mondo della moda che si è svelato a Milano quest’anno.
Milano fashion week ss24 – concept e inviti –
La prima giornata della MFW 2023 ha visto in passerella diversi brand. Tra gli inviti più interessanti ritroviamo quello di:
Antonio Marras, “Lights, Camera, Action!”: quando Arte, Cinema e Moda si fondono
L’artista e stilista sardo, Antonio Marras, ha portato una ventata di creatività senza precedenti alla Milano Fashion Week SS24 con gli inviti per la sua collezione straordinaria. Marras ha scelto un trittico di espressione artistica per invitare il mondo nella sua visione unica della moda.
Il cuore pulsante di questa creazione è un video clip che cattura la magia del mare e la bellezza mozzafiato delle sue ispirazioni di design. La scelta della location risale ai suoi ricordi d’infanzia, quando una troupe cinematografica visitò la sua Alghero alla ricerca di uno scenario perfetto. L’aspra e affascinante falesia di Capo Caccia fu scelta come set per il film “La Scogliera dei Desideri“, e questi retroscena ispirarono Marras nella creazione della sua straordinaria collezione.
Intitolata “Lights, Camera, Action!“, la collezione è un omaggio all’intersezione tra moda e cinema. Due manifesti straordinari, caratterizzati dall’inconfondibile grafica di Marras, sono i messaggeri di questa narrativa. Nel primo manifesto, un regista compare con il suo megafono, mentre nell’altro, l’onda iconica di Hokusai viene reinterpretata in modo affascinante. Un colpo di scena durante la sfilata svela che uno dei vestiti indossati è stato proprio l’opera dell’attrice protagonista, Marisa Berenson. Marras ha così trasformato gli inviti in opere d’arte che raccontano una storia di passione, cinema e moda.
Onitsuka Tiger: l’arte digitale trasforma Piazza Duomo in un capolavoro
Onitsuka Tiger, noto per la sua creatività audace e il design accattivante, ha svelato un’autentica opera d’arte di grafica digitale come invito per la Milano Fashion Week SS24. Questa straordinaria creazione ha trasformato il cuore di Milano, Piazza Duomo, in una scena surreale.
I passanti sono stati colti di sorpresa mentre osservavano un imponente dirigibile o aeronave che si alzava in cielo. Appeso alla sua base, uno striscione con il riconoscibile logo del brand Onitsuka Tiger sventolava nell’aria. La combinazione inconfondibile di giallo e nero, rappresentativa della palette di colori del brand, ha catturato immediatamente l’attenzione di tutti.
Ma la sorpresa non finiva qui. Oltre al video che documentava questa performance unica, Onitsuka Tiger ha condiviso due post digitali, anch’essi rispettando la palette di colori del marchio. Questi post hanno ulteriormente amplificato l’entusiasmo intorno all’invito, trasformando Piazza Duomo in un palcoscenico eccezionale per l’arte digitale e la moda innovativa. Con questa straordinaria creazione, Onitsuka Tiger ha dimostrato ancora una volta di essere all’avanguardia nel mondo della moda e del design.
Fendi SS24: eleganza senza tempo e monogrammi Iconici
Fendi è da sempre sinonimo di un’estetica minimalista e senza fronzoli, e questa volta non fa eccezione, mantenendo le aspettative impeccabilmente. Il loro invito per la Milano Fashion Week SS24 è un esempio perfetto di questa sobria ma affascinante estetica.
Il primo video presentato offre uno sguardo intrigante su ciò che si rivelerebbe essere il fulcro della sfilata: borse oversize che fungono da scenografia. Attraverso giochi di luci e ombre, il video rivela le linee essenziali e l’architettura delle borse, creando un’atmosfera di mistero e anticipazione.
Il vero protagonista, tuttavia, è il nuovo monogramma di Fendi, utilizzato come elemento centrale delle borse. L’iconico bianco e nero di Fendi si fa ancora una volta strada con grande fascino ed eleganza, dimostrando che la bellezza senza tempo può anche essere contemporanea. Fendi ci regala un invito che promette una collezione che combina maestria artigianale, design sofisticato e l’intramontabile eleganza della moda italiana.
Del Core, “Slices of Reverie”: riflessi di eleganza
Del Core ci sorprende con un invito unico per la Milano Fashion Week SS24, che svela tre video affascinanti, ciascuno caratterizzato da una diversa palette di colori: oro, argento e viola. Questa scelta cromatica non è casuale, ma riflette l’essenza stessa del brand.
Dietro il logo distintivo di Del Core si cela una parete traslucida che, quando colpita dalla luce, emana una luminosità magica. Il messaggio “Immaginare la natura attraverso i riflessi dell’architettura” sottolinea l’ispirazione di Del Core, che trova nel connubio tra natura e architettura la sua fonte di creatività.
Gli elementi della scenografia si fondono con la collezione stessa, poiché le modelle emergono da una enorme parete traslucida, dando vita a una sinergia tra moda e spazio. La location, parte integrante della narrazione, è situata nell’edificio progettato da Renzo Piano per il Sole 24 Ore. Lo spazio all’ultimo piano e il terrazzo diventano l’epicentro dello spettacolo, con un gioco di pieni e vuoti che offre una cornice straordinaria per il defilé delle modelle. Del Core ci trasporta in un mondo dove la moda si fonde con l’architettura, la natura si riflette negli elementi visivi e la bellezza si esprime attraverso una fusione di colori e luce.
Marco Rambaldi, “Malafemmina”: l’incredibile estetica Pop
Marco Rambaldi è noto per il suo stile pop sempre sorprendente e nella Milano Fashion Week SS24 ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso grazie a tre teaser straordinari, veri capolavori di creatività firmati da Alfredo Milano.
Nel primo teaser, ci troviamo immersi in un’atmosfera surreale in cui una statua si fonde con la natura nel verde della Floricoltura Radaelli. Questo suggestivo scenario preannuncia il concetto ispiratore della sfilata “La Malafemmina” e cattura l’attenzione con la sua estetica unica.
Il secondo clip ci presenta una donna intenta a tagliare il pane, ma la sorpresa è totale quando da esso emerge una mutanda in pizzo. Questo momento inaspettato e iconoclastico rappresenta perfettamente l’approccio provocatorio e innovativo di Rambaldi alla moda.
Infine, nel terzo teaser, assistiamo a un cuore di ghiaccio posto su un tavolo con una tovaglia in pizzo. Questo cuore viene irrorato con del vino e poi frantumato con un martello, creando una scena carica di simbolismo e suggestione.
Marco Rambaldi ci ha condotti in un viaggio visivo unico, in cui l’arte e la moda si fondono in modo straordinario. I suoi teaser non solo anticipano la sua sfilata, ma ci immergono completamente nella sua visione audace e sorprendente della moda pop.
Alberta Ferretti: il fascino delle location storiche di Milano
Alberta Ferretti stupisce ancora una volta con l’anteprima della sua sfilata per la Milano Fashion Week SS24 attraverso due affascinanti video che promettono un’esperienza indimenticabile.
Nel primo invito, assistiamo a un’autentica opera di graphic design in cui l’invito stesso prende vita. Un font bianco si trasforma in una sostanza tridimensionale, emergendo in modo magico. Lo sfondo dorato, parte della palette di colori scelta per la collezione, conferisce un tocco di lusso e raffinatezza all’invito, lasciando intravedere l’essenza dell’evento.
Il secondo video ci fa volare con il drone verso la location dell’evento, una corte quattrocentesca nel Castello Sforzesco. Questa scenografia storica e maestosa non può che esaltare ulteriormente la bellezza della sfilata di Alberta Ferretti.
Con queste anticipazioni, Alberta Ferretti ci invita a immergerci in un mondo di eleganza, creatività e tradizione italiana. Gli inviti, sia digitali che visivi, sono un assaggio di ciò che ci attende in questo straordinario evento di moda.
N°21, “the end”: il racconto del backstage e la nuova narrativa nel Fashion
Alessandro Dell’Acqua sta compiendo un lavoro straordinario nel mondo della moda, sfidando la realtà patinata spesso cercata dal mercato fashion. Qui, il racconto è completamente diverso, e gli inviti testimoniano questa audace trasformazione.
Per l’invito, si sono selezionati momenti affascinanti dal dietro le quinte della preparazione della sfilata. Gli oggetti inaspettati, che solitamente rimangono nell’ombra, diventano i protagonisti di questa narrazione. Il bicchiere d’acqua, il tappeto con gli attaccapanni carichi di abiti da passerella, il carrello portapacchi, le luci per le fotografie, le bobine di fili, gli scatoloni e persino un simpatico cane a quattro zampe che aspetta di tornare a casa: tutti questi elementi sono stati scelti per creare uno storytelling significativo del dietro le quinte.
N°21 ci invita a guardare oltre la superficie patinata della moda, rivelando la bellezza e l’autenticità dei momenti che solitamente rimangono nascosti. Questo invito ci trasporta in un mondo di creatività e narrazione visiva, rompendo gli schemi convenzionali e abbracciando una prospettiva più autentica della moda.
Roberto Cavalli, “Paradise”: tra piume, natura tropicale e party scintillante
Cavalli dimostra ancora una volta la sua maestria nell’arte degli inviti, creando un classico intramontabile per il suo pubblico. Il logo dell’azienda si staglia su uno sfondo di piume dai toni rosso-rosa, creando un’atmosfera di eleganza e raffinatezza.
La scena si apre con l’ombra di una modella che si muove dall’estrema sinistra verso destra, conducendo lo sguardo dello spettatore verso il testo dell’invito. Qui, troviamo le indicazioni per seguire la sfilata, un dettaglio che sottolinea l’attenzione ai dettagli di Cavalli.
La collezione stessa prende il nome di “Paradise,” e il motivo dell’invito si riflette in modo armonioso sui caftani di chiffon e su numerosi altri elementi della linea. Questa continuità tra l’invito e la collezione sottolinea la coerenza e la cura con cui Cavalli affronta ogni aspetto del suo marchio.
Con il suo invito intramontabile, Cavalli ci invita a immergerci in un paradiso di moda, dove l’eleganza e l’estetica si fondono in modo sublime. È un esempio di come l’arte dell’invito possa essere una parte essenziale dell’esperienza complessiva di una sfilata di moda.
Etro, “Nowhere”: il peso storico delle Colonne e l’Arte di combinare elementi nella moda
Nell’anticipazione della sfilata “Etro Nowhere,” Marco de Vincenzo ha scelto un invito straordinario che offre uno sguardo nel processo di creazione della scenografia. La carta, con un tocco di sostenibilità, viene riciclata e trasformata in una nuova pasta, plasmata con cura per diventare il decoro principale delle imponenti colonne che delineeranno la scenografia della sfilata.
Questa collezione, denominata “Nowhere,” esplora il concetto di un luogo senza confini, una metafora perfetta per il mondo della moda, dove le possibilità sono infinite grazie alle diverse combinazioni di elementi. Marco de Vincenzo si presenta come un architetto della moda, componendo, decomponendo e poi ricostruendo un marchio con una storia ricca e prestigiosa, proprio come le maestose colonne scenografiche che ha scelto di reinventare.
Utilizzando la carta in modo creativo, Marco de Vincenzo riporta il pattern iconico del marchio sulle colonne, aggiungendo il suo tocco personale a questa storia di trasformazione. “Etro Nowhere” promette di essere una sfilata all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità e dell’esplorazione illimitata della moda.
Diesel: formiche, abiti vissuti e la community che costruisce il brand
Diesel continua a stupire con la sua creatività senza confini, dimostrando come il talento dei graphic designer sia una parte fondamentale del suo DNA. In tre video avvincenti, il logo e il testo in rosso, che rientra nella palette iconica del brand, si sovrappongono a un formicaio di formiche operose che si muovono freneticamente su un piano di lavoro in acciaio all’interno di una cucina. Qui, abbandonate e riunite, le formiche danno vita al logo del brand Diesel.
Ma è al party aperto al pubblico che Diesel fa una dichiarazione audace attraverso i suoi abiti. Questi capi d’abbigliamento sono aperti, lacerati, materici, come se fossero stati indossati per ore e ore dai raver più coraggiosi. Sembra quasi che gli abiti abbiano seguito il suono della musica, strappati e sporcati durante il rave, e improvvisamente si siano ritrovati in passerella.
Le formiche rappresentano il formicaio, una metafora della community che Diesel sta costruendo. Come il brand stesso afferma, è il pubblico che contribuisce a costruire il marchio. Questo è il motivo per cui i modelli sembrano essere parte integrante del rave, incanalando l’energia e la vitalità della comunità che Diesel sta abbracciando. Diesel ci offre una visione unica della moda, in cui la creatività si fonde con l’autenticità e la connessione con il pubblico è al cuore di tutto.
Max Mara: eleganza e rinascita nei colori tenui di una Nuova Primavera
Max Mara ci sorprende con un’ode alla bellezza della natura nel mondo outdoor. Attraverso due teaser coinvolgenti, ci introduce a una nuova primavera in cui i fiori e le foglie pendenti annunciano il risveglio della vita.
Questo richiamo alla natura anticipa i nuovi colori e i pattern floreali su tessuti leggeri che saranno protagonisti della sfilata, svelando un’atmosfera fresca e rinnovata. Ma la celebrazione della primavera non si ferma qui, con un party esclusivo in collaborazione con Vogue Italia. Qui, le tavole dell'”elegant party” si riempiono di fiori, richiamando l’incanto della campagna inglese degli anni ’40.
Questo periodo storico era caratterizzato dalla fioritura in tutto il suo splendore, rappresentando il desiderio di superare la guerra e ritornare a valori come la connessione con la terra e la coltivazione della cultura. Max Mara ci invita a essere sereni e a diffondere questo senso di rassicurazione, partendo dalla forza e dalla bellezza della donna. Un invito a rinascere, celebrare la vita e abbracciare la primavera eterna.
Genny: il bianco e le orchidee
Genny ci sorprende con un’anteprima mozzafiato della sua sfilata, raccontando due emozionanti concetti attraverso dei teaser: il bianco e l’orchidea.
I look total white celebrano i 10 anni di direzione creativa di Sara Facchini, mettendo in risalto l’importanza di questo anniversario. Ma c’è di più: dai bianchi vestiti emerge l’intrigante concept delle orchidee. Le orchidee, marchio distintivo della maison, diventano preziose spille, gioielli e corpetti rigidi per gli eleganti party. L’uso sapiente dei metalli completa l’immagine di una collezione straordinaria già anticipata nei primi video. Genny ci invita a esplorare un mondo di raffinatezza e bellezza, dove il bianco e l’orchidea si fondono in una sinfonia di eleganza senza tempo.
Anteprima “Undone Elegance”: il gioco della moda di Izumi Ogino al circolo Filologico Milanese
Anteprima ci svela il racconto affascinante della sfilata di Izumi Ogino e l’invito che ruota attorno al suo concetto unico. La vita, secondo la direttrice creativa, è un gioco, e la moda diventa un vasto playground in cui esplorare e sperimentare.
Gli anticipi ci immergono in un mix avvincente di elementi chiave della sfilata. La location, il Circolo Filologico Milanese, trasmette un’atmosfera nostalgica degli anni ’60, che viene reinterpretata con i preparativi della sfilata, creando un contrasto affascinante tra passato e presente.
Il racconto dei tessuti ci mostra come i colori, le texture e i pattern siano le carte con cui giocare, proprio come in un gioco. Gli strumenti del gioco, come la scacchiera e le carte, trovano un parallelismo nella moda con ago, filo e matita.
I fiori delle carte da poker diventano il pattern minimale sui tessuti, aggiungendo un tocco di originalità. Il rigore e la precisione sono palpabili, e il gioco proposto è quello dell’attesa, simile agli scacchi. Alla fine, le modelle sono allineate su una grande pedana, pronte per giocare, incanalando l’energia e la determinazione di Izumi Ogino.
Prada SS24: fluidità materica, movimento e frange
Prada ci introduce alla sua straordinaria sfilata attraverso due video minimali ambientati nella storica tenda del bar “Luce” a Milano. Questo è solo l’inizio di un racconto affascinante.
La collezione di Prada vuole far parlare di tessuti e materiali senza indulgere in filosofie complesse. Il cuore pulsante della collezione è il concetto di movimento, sia nella forma di tende che si aprono e chiudono, sia nei movimenti fluidi delle gonne. Prada introduce un nuovo concetto di movimento nei materiali, evidenziato in modo straordinario attraverso uno slime che cola dal soffitto, frantumando i materiali in mille frange. Ogni movimento dei modelli crea una nuova geometria visiva, un’interpretazione unica del concetto di fluidità.
La fluidità è raccontata non solo attraverso i materiali ma anche attraverso il ridisegno degli elementi. La fluidità è anche scenografia con la riconferma dello slime che cade copioso dal controsoffitto. Questo movimento si riflette anche nei tubini in gazar trasparente, creando un’esperienza visiva unica che ridefinisce la moda e la sua interazione con il corpo. Prada ci offre una visione avvincente in cui minimalismo e movimento si fondono per creare una sfilata che resterà nella storia anche per l’addio di Fabio Zambernardi storico braccio destro di Miuccia Prada.
MM6 Maison Margiela: i lavoratori e gli inviti ispirano la collezione
MM6 Maison Margiela ci sorprende con un’affascinante anteprima della sfilata, presentando due clip video che ci mostrano la preparazione degli inviti che saranno consegnati ai partecipanti. Gli inviti stessi diventano un elemento essenziale della collezione.
Nel primo video, possiamo osservare l’artigianalità e la cura con cui vengono realizzati questi inviti. Un pezzo di tessuto viene impresso con timbri, e tra questi spicca il timbro rosso “invitation” che acquista significato nel secondo video.
Gli inviti diventano parte integrante della collezione stessa, con alcuni modelli che indosseranno canotte lunghe che riproducono l’invito. La collezione è un omaggio ai lavoratori, richiamando l’attenzione sulla dignità del lavoro. In modo simile a quanto fatto da Fendi in passato, anche il grembiule e il camice vengono ridisegnati e reinterpretati in modo creativo e innovativo. MM6 Maison Margiela ci invita a riflettere sull’importanza del lavoro e a celebrare l’arte dell’artigianato attraverso una collezione significativa.
Emporio Armani: le vibrazioni e la leggerezza della moda
L’attesa per i due marchi Emporio Armani e Giorgio Armani a Milano è sempre elevata. Emporio Armani ha anticipato la sfilata con un video che mostra un disegno, probabilmente realizzato da Giorgio, raffigurante una spirale che, raggiungendo il suo centro, si trasforma in una silhouette di una modella. Questo schizzo è stato poi riprodotto in 3D e animato come un grande neon.
La sfilata si è svolta nel teatro Armani, aprendosi con cerchi concentrici sul pavimento che subivano delle alterazioni. Successivamente, una sfera è stata calata dall’alto, portando con sé il nome del marchio, evocando l’immagine di un sasso che crea nuove vibrazioni sull’acqua. Questo concetto si è riflettuto anche nei vestiti leggeri, colorati e iridescenti, che sembravano dei veli.
Inoltre, il marchio ha collaborato recentemente al progetto Forestami, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di un mondo più verde. Per diffondere questa consapevolezza, è stata messa in campo un’Apecar itinerante per le strade di Milano, regalando un kit speciale che include una borsa tote e semi di fiori o piante.
Moschino “40 years of Love”: 40 anni di Amore celebrati con arte e creatività
Un grande cuore disegnato con una matita rossa – così Moschino festeggia il suo 40º anniversario. Quattro decenni di passione e dedizione al mondo della moda non potevano che culminare in una collezione che è innanzitutto un omaggio al fondatore del brand, Franco Moschino.
La presentazione della collezione è stata un evento unico, arricchito da quattro opere d’arte che hanno anticipato i quattro atti dello spettacolo. L’intero show è stato un omaggio all’amore per la moda, con un imponente sipario rosso, un colore che rappresenta la palette iconica del marchio.
Il primo atto, presentato nel primo video, è stato curato da Carlyne Cerf de Dudzeele con il titolo “Still Life with Heart”. Qui, un drappeggio rosso, un cielo con nuvole e un manichino che tiene un cuore fermato da uno spillo hanno creato una scena affascinante. Ai piedi del manichino, un capitello dorico e gli strumenti di lavoro, tra cui le forbici, hanno dato vita al primo quadro di questa narrazione visiva.
Il secondo video, “From the canvas to the runway,” è stato realizzato da Gabriella Karefa-Johnson nell’atto secondo. Qui, il cuore è stato creato con fili di lana rossa trafitti da due ferri da maglia, mentre la cornice ha incorporato il celebre pattern a scacchiera, iconico dei lavori a maglia (crochet).
Il terzo atto, “Cloud with Handle and Padlock,” è stato curato da Lucia Liu. In questa parte dello spettacolo, il cielo si è fatto di tulle e dalle nuvole è emersa l’iconica borsa di Moschino, con manico nero e un lucchetto con la chiave tra le metalliche nuvole.
Infine, nel quarto atto presentato da Katie Grand, “Gone with the Wind,” è stata esplorata l’audacia storica del brand e la sua ironia distintiva. Un punto esclamativo e un punto interrogativo hanno sorretto un foulard bianco con bordi verdi, al centro del quale campeggiava l’iconico cuore.
In questo modo, Moschino ha celebrato il suo straordinario percorso di 40 anni nella moda, dimostrando ancora una volta la sua capacità di coniugare creatività, arte e passione.
GCDS “Una notte da impazzire”: La Sfida al Minimalismo con un Colpo di Pop a Milano
Il racconto inizia con un video che cattura l’effervescenza di Milano nei giorni che precedono e durante una sfilata, un riflesso della frenetica vita della città che sembra sempre in movimento. Nel video, spiccano immagini di calzettoni e mocassini su una bicicletta, fenicotteri che si incrociano, il tram, la statua della Madonna del Duomo e il feticcio dei souvenir, oltre all’iconico citofono della sede di GCDS a Milano.
L’attenzione si sposta poi sull’invito alla sfilata, che si distingue per la sua creatività straordinaria. Viene descritto come un “Welcome home kit invitation“, composto da un piattino con il logo del marchio, due bustine contenenti patatine a forma di pesce e un biscotto della fortuna, con un bigliettino al suo interno che rivela il luogo dell’evento.
Infine, il racconto si concentra su un manifesto con uno sfondo celeste, che presenta la nuova borsa in argento e un crostaceo. Inoltre, viene menzionata la collaborazione con Spotify, attraverso la quale il direttore creativo Giuliano Calza ha condiviso una playlist che racconta e condivide l’ispirazione dietro la collezione primavera-estate del 2024. Un connubio tra moda, creatività e musica che rende unico l’universo di GCDS.
Tom Ford: lusso rinnovato e look monocromatici nell’atteso debutto a Milano
L’atteso debutto di Tom Ford a Milano, con il direttore creativo Peter Hawkings al timone, ha portato una ventata di freschezza e minimalismo sulla passerella milanese. La comunicazione si è fatta minimalista e senza fronzoli, ponendo l’attenzione sui look delle modelle.
Sui social, post bianchi hanno preparato il terreno, seguiti solo da un breve messaggio: “Summer 24 September 21 Milan 21H00!” E poi, i clip della sfilata. La passerella ha rivelato il minimalismo abbracciato nella comunicazione, con abiti monocolore e un rinnovato focus sui grandi successi del brand. La collezione, sia per uomo che per donna, sembra unire e sovrapporre forme e palette di colori.
Ciò che spicca in modo inconfondibile è la straordinaria qualità dei materiali. L’unico assente è stato il fondatore del brand, Tom Ford, che si dice sia rimasto bloccato a Londra a causa delle intemperie. Tuttavia, il suo marchio ha brillato a Milano, presentando un nuovo concept di lusso e rinnovando il guardaroba di chi cerca eleganza senza tempo.
Tod’s “La Fabbrica”: L’ultima collezione di Walter Chiapponi al laboratorio scenografico della Scala di Milano
La nuova collezione Tod’s è stata annunciata in modo suggestivo attraverso una galleria di foto su Instagram, mostrando strumenti che evocano la creazione artistica, tra cui pennelli e guantoni in lattice. Ma la vera sorpresa è stata svelata nei clip successivi: la location della sfilata sarebbe stata il laboratorio scenografico del celebre Teatro alla Scala di Milano, noto come il Laboratorio Scala Ansaldo.
Questa collezione, curata da Walter Chiapponi, si ispira al guardaroba maschile e al minimalismo degli anni ’90, reinterpretando questi elementi con un tocco di femminilità distintiva. Il tema principale della collezione è “La Fabbrica” che rappresenta la collezione donna per la primavera-estate 2024. Questa è il punto culminante di un percorso che ha sempre cercato l’essenzialità nel design e la celebrazione dell’artigianato italiano di alta qualità, mettendo in risalto l’eccellenza del Made in Italy.
Un tocco emozionante è dato da una maglietta con una frase incisa: “l’essenziale è visibile agli occhi, ma non per tutti, e neanche per capire tutto“. Questa affermazione sottolinea l’importanza di cogliere l’essenza nascosta nelle cose, un messaggio che rimane impresso nei cuori di coloro che amano il marchio Tod’s.
Tuttavia, questa collezione segna anche la conclusione del capitolo di Walter Chiapponi come direttore creativo di Tod’s, in attesa della nomina del nuovo responsabile creativo. Nel suo ultimo post, Chiapponi ha condiviso un toccante omaggio a qualcuno di speciale: “Non ci sei da 5 mesi, ma sento la tua presenza ogni secondo della giornata. Questo spettacolo è dedicato a te, Noah mio dolce angioletto, zio Wallee ti amerà sempre… E adesso facciamolo!” Un addio commovente a un periodo straordinario di creatività e impegno nel mondo della moda Tod’s.
Calcaterra “Essentia”: La linearità
La nuova collezione di Calcaterra è stata annunciata in modo avvincente attraverso una serie di tre “teaser“, con uno sfondo che mette in evidenza i materiali chiave della collezione. Questi teaser sono stati affiancati da un conto alla rovescia che ha creato un’attesa crescente: -3, -2, -1, fino al giorno del debutto ufficiale della collezione.
Il video che ha presentato la collezione è stato in perfetto stile Calcaterra: minimalista e intriso di un’eleganza essenziale. L’ambientazione era quasi oscurata dai materiali dei capi d’abbigliamento, e al centro di tutto campeggiava la parola “Essentia” che rappresenta il nome stesso della collezione. Questa presentazione ha segnato un nuovo capitolo nel marchio, caratterizzato da una linearità stilistica e un’impronta distintiva.
Gli accessori, invece, hanno acquisito un ruolo speciale in questa collezione. Sembra che siano stati plasmati come veri oggetti di arredo di design, conferendo un tocco di modernità e originalità. In modo creativo, questi oggetti sono stati trasformati in un pattern minuto, applicato con precisione geometrica sui tessuti, creando intricati disegni e motivi.
Calcaterra ha dimostrato una volta di più la sua capacità di coniugare stile minimalista con innovazione, creando una collezione che riflette l’essenza della moda contemporanea.
Philosophy di Lorenzo Serafini: la leggerezza sofisticata
Philosophy di Lorenzo Serafini ci introduce alla sua attesissima collezione attraverso un video avvincente, che ci mostra due appartamenti sovrapposti, simboleggianti vite intrecciate che si susseguono. All’interno di questi appartamenti, vengono catturate scene diverse che si svolgono nello stesso istante. Le donne rappresentate sono unite dalla moda e coinvolte nel momento magico dell’abbigliarsi.
La scena notturna si conclude con la frase “This September” (questo settembre), un richiamo al mese della moda. Successivamente, ci immergiamo in una carrellata di fotografie in bianco e nero, una preziosa anteprima della nuova collezione SS24. Le modelle sfoggiano gli abiti tra le colonne della Rotonda della Besana, creando un’ambientazione di minimalismo quasi mimetico e di grande fascino.
Nella collezione spiccano tessuti a righe in sfumature di rosso, marrone e verde, conferendo un tocco di eleganza e originalità al guardaroba della prossima primavera. Philosophy di Lorenzo Serafini ci invita a esplorare un mondo di stile e raffinatezza, in cui le vite si intrecciano e il minimalismo si fonde con l’arte della moda.
Sportmax “A gardener’s ballad”: la natura del cambiamento tra passato e futuro
Nel buio di piante bianche sconosciute, gli introduttivi post alla sfilata Sportmax ci trasportano in un’atmosfera estetica giapponese. Le immagini mostrano movimenti tra le piante misteriose, fino a quando un enorme uccello del paradiso arancione, su uno sfondo verde, annuncia il tema della sfilata: “a gardener’s ballad”.
Il post ci svela la scenografia, una lunga serra di piante che prende vita e si illumina. Viene scritto sotto il post: “A volte, nel prossimo futuro, in un angolo remoto dell’Oriente, incastonato in un laboratorio sotterraneo di una metropoli in degrado, c’è un giardino rigoglioso e segreto che ospita le specie più rare di fiori e piante, impedendo la loro imminente estinzione…”
Questo bianco e la natura asettica danno il via alla sfilata. Materiali strutturati e imbottiti si alternano a raso lucido, PVC e audaci trasparenze. Si respira un senso di controllo e astrazione, purezza e contrasto, in linea con l’estetica giapponese. La rigidezza delle silhouette geometriche si fonde con le asimmetrie presenti in natura, in un equilibrio tra dettagli dominanti e raffinatezza couture.
Questa collezione abbraccia una poetica futuristica basata sull’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione. Ciò che emerge in modo significativo è la dedizione alla ricerca dei dettagli e agli accessori, che aggiungono un tocco distintivo a questa straordinaria proposta di moda.
Gucci “Ancora”: il debutto di Sabato De Sarno
Il racconto della sfilata più attesa della SS24 di Gucci inizia con un’archiviazione di tutti i post del brand. Subito spicca la foto di Sabato de Sarno, il nuovo direttore creativo che fa il suo debutto, prendendo il testimone da Alessandro Michele.
Il racconto prosegue con la sua prima campagna, che vede la modella Daria Werbowy sotto l’obiettivo del fotografo David Sims. Il successo continua quando viene rivelato il nome della sfilata, “Gucci Ancora,” insieme a un nuovo e affascinante colore. Città di tutto il mondo, da Shanghai a Napoli, da New York a Londra, saranno immerse in un audace colore bordeaux e nella scritta “Gucci Ancora.”
Il racconto ci porta poi al mitico Bar Jamaica nel cuore di Brera, dove le locandine della prossima prospettiva di Sabato sono esposte. Lì, il direttore creativo ha scelto alcuni artisti e ha allestito una mostra nel quartiere che diventerà il fulcro dell’evento. Nonostante il meteo milanese non dia tregua, la location inizialmente a Brera, vista la pioggia, viene spostata in Via Mecenate 77.
La sfilata ha inizio e subito emergono i nuovi ingredienti del direttore creativo, il primo dei quali è il colore che ha dominato il racconto nei giorni precedenti. Le modelle sfilano al ritmo inconfondibile della canzone di Mina, “Ancora,” creando una magia e un fascino unici a Milano.
MSGM: alla ricerca dell’arte emergente per contaminare la moda
Massimo Giorgetti, mente creativa di MSGM, ha scelto di creare una collezione che abbina arte e moda in una sinergia sorprendente. I tre video introduttivi ci conducono attraverso il processo di creazione, con pennellate nere su un foglio bianco, e tessuti colorati in celeste e giallo, i colori di tendenza per la prossima SS24, condivisi da numerosi brand.
I gesti semplici, come allacciare una cintura o abbottonare una giacca, diventano un’arte nel modo in cui il direttore creativo ha divertito a torcere e annodare top e miniabiti con nastri svolazzanti. Gli inviti alla sfilata hanno svelato pezzi della collezione, rivelando un’estetica allegra e stravagante che mette in mostra la passione di MSGM per l’arte e la capacità di mescolare nuovi ingredienti per l’ispirazione.
SUNNEI “Judging”: quando la moda diventa spettacolo
Un enigmatico post sulla pagina di Sunnei rivela lo “show Kit“: una busta per la spedizione con il timbro del brand e alcune istruzioni. Il suo scopo rimane oscuro fino al momento della sfilata, quando il pubblico diventa parte integrante dello spettacolo. Ogni spettatore riceve una palette con numeri da 0 a 10 e un simbolo +. I modelli salgono su una pedana e una voce fuori campo avvia il processo di votazione.
Per Sunnei, la collezione e lo spettacolo non sono mai due entità separate che si scontrano per caso. Uno non è la conseguenza dell’altro. Proprio come nei sogni più vividi, con ogni stagione, fin dal primo istante, c’è un’immagine chiara che i fondatori Loris Messina e Simone Rizzo cercano di incanalare nella coscienza collettiva della loro comunità, utilizzando abiti e performance come strumenti per dare vita alla loro visione.
Sunnei afferma: “Non siamo bravi a trovare un equilibrio, non ci sentiamo a nostro agio nel rimanere nella zona grigia. Vogliamo che tu ti senta come se ti avessero schiaffeggiato in faccia, un risveglio con un getto d’acqua fredda che ti fa trovare di fronte a qualcosa che non ti aspettavi, al di fuori delle regole del gioco.” La loro moda è una sfida alle convenzioni, un invito a rompere le regole e a sperimentare l’inaspettato.
Vivetta: l’incantevole ode agli anni ’50 e ai pois
La sfilata di Vivetta, tenutasi il pomeriggio del 22 settembre, è stata anticipata da un intrigante annuncio su Instagram. La foto ritraeva la schiena di una modella con un ampio scollo circolare e un foulard bianco con bordo blu, impreziosito dalla scritta “vivetta”. Il motivo del foulard evocava i capelli della modella raccolti in una coda. Un secondo post ha mostrato la bellezza del cortile in via San Barnaba 48, dove si è svolta la sfilata. La modella indossava un vestito di un vibrante blu intenso, il colore dominante della nuova collezione, che si ispira agli anni ’50. Infine, l’iconico pattern a pois, come mostrato nella foto, diventa elemento distintivo delle scollature, completando l’atmosfera rétro e sofisticata della sfilata.
Versace SS24: la fashion art e il motivo damier
L’invito digitale alla collezione SS24 di Versace ha introdotto una nuova era di design per il marchio attraverso tre manifesti straordinari con le illustrazioni dell’artista e fashion illustrator Jessica Rose Bird. Questi manifesti catturano l’attenzione per i dettagli intricati: una scarpa su sfondo rosa, le iconiche borse metalliche di Versace con il suo emblema Medusa su uno sfondo blu e giallo, e un tacco vertiginoso, scelto per la collezione, con una scarpa rosa e uno sfondo verde. Donatella Versace stessa ha dichiarato: “La collezione è gioiosa e incisiva. La donna Versace è libera e vitale. L’uomo Versace è sicuro di sé e audace.”
La gioventù, la consapevolezza di sé e l’energia della città sono i pilastri su cui si basa questa collezione, pensata per offrire un’esperienza di vita completa, dalla moda essenziale a capi da sera sensuali e audaci. Il motivo damiera è ripreso da una stampa di Gianni del 1995.
BOSS “Techtopia”: il mondo del futuro e della moda
La collezione di Boss per la SS24 ha portato una visione del futuro all’avanguardia, trasformando i laboratori del domani in uno straordinario sfondo e scenografia. Le immagini sui social non hanno fatto piena giustizia a ciò che sarebbe stato presentato in passerella. L’inizio è stato segnato, sui social, da un’immagine di un occhio bionico, seguito da un video che ha svelato pezzi di tecnologia, dalla telecamera a un hard disk e ai fili di un hardware. Infine, un robot con una testa trasparente, all’interno della quale si intravedeva una complessa rete di cavi, ha annunciato: “September 22 Milan”.
Sophia, il robot programmato da Hanson Robotics, ha dato il benvenuto agli ospiti alla mostra tecnica di BOSS, svelando un guardaroba futuristico pensato per le civiltà del futuro. La collezione è interamente dedicata allo stile “worker“, con abiti ideali per uomini e donne d’affari pronti a sfoggiare uno stile sofisticato e all’avanguardia.
Ferrari: un casting speciale con Carlos Sainz e Charles Leclerc
La collezione SS24 di Ferrari ha preso il via con un casting molto speciale, in cui l’art director Rocco Iannone si è dedicato alla selezione dei modelli. Due volti noti sono spuntati durante il casting: Carlos Sainz e Charles Leclerc, che hanno sfilato per la collezione. L’invito alla sfilata ha presentato un fascio di luce che si muoveva su una superficie metallica, anticipando l’atmosfera unica dell’evento.
Ferrari ha scelto una scenografia straordinaria, un grande ovale con un gruppo di archi che ha suonato l’opera “La Valchiria” di Wagner, per poi proiettare a terra l’iconico cavallo di Ferrari. La passerella non era altro che il medaglione storico del marchio.
Il direttore creativo, Iannone, sta compiendo una grande ricerca per portare il brand verso l’alta moda, e ciò si riflette nei materiali e nello stile minimalista e puro della collezione.
Ermanno Scervino: Il floreale haute couture
Ermano Scervino ha invitato il pubblico a esplorare la sua collezione online attraverso tre affascinanti clip video, che mettono in mostra la maestria artigianale del marchio. Sin dall’inizio, il tema è stato chiaro: eleganza senza tempo e un’ispirazione floreale. La location dell’Università della Statale, sede della sfilata, è stata catturata nel suo splendore, con grandi archi adornati da pietre scolpite a forma di fiori. Con la stessa abilità, il marchio ha plasmato abiti e opere d’arte senza tempo, evocando l’immagine di una nuova primavera, forse ispirata alla Venere di Botticelli.
Ferragamo SS24: il monocolore e l’arte povera di Giovanni Anselmo
La collezione SS24 di Ferragamo prende ispirazione dall’arte povera di Giovanni Anselmo, che ci ha insegnato che i materiali, anche se diversi, possono raccontare storie di azioni, energie, eventi o situazioni che hanno memorizzato e trascritto. La collezione parte dai materiali stessi, presentando una serie di post fotografici che prendono il nome dei materiali utilizzati.
Come per Anselmo, i materiali assumono una fisicità particolare nella collezione. La scelta della location, la fiera di Milano, sottolinea il ruolo centrale dei materiali nel mondo della moda, spesso mostrati nelle fiere B2B come elementi assoluti e informi, pronti ad essere plasmati dal designer. La collezione si compone di abiti monocolore in nero, verde, grigio, bianco, rosso e tortora, creando un vero e proprio viaggio artistico. Il marchio sta compiendo un “New Renaissance” un nuovo Rinascimento, che riflette anche il legame del brand con Firenze e la sua ricca storia.
Andreadamo SS24 “Seconda pelle”: il gioco della seduzione
La collezione SS24 di Andreadamo, intitolata “Seconda Pelle“, viene anticipata sui social con un video dall’atmosfera urban e notturna. Fin dall’inizio, il nome della collezione viene rivelato in modo suggestivo, mentre un susseguirsi di immagini cattura l’attenzione dello spettatore.
Nel video, si alternano il corpo di una donna dalla carnagione bianca e la mano di un uomo dalla carnagione nera, sottolineando una fusione di identità e sensazioni. Le luci della metropoli notturna e una vista aerea della città contribuiscono a creare un’atmosfera affascinante.
La collezione “Seconda Pelle” si concentra su abiti che fungono da strumenti di seduzione, riflettendo il potere e la bellezza della moda. L’inizio della sfilata, caratterizzato dal fumo di una sigaretta e da un lungo vestito nero, è un omaggio all’iconica cantante italiana Mina, nota per la sua seduzione e emancipazione. La collezione promette di essere un viaggio affascinante attraverso il mondo della moda e della seduzione urbana.
Dolce e Gabbana SS24: l’erotismo contemporaneo e l’arte dell’atelier
Dolce & Gabbana presenta la sua collezione SS24, enfatizzando il concetto di donna contemporanea, erotica, reazionaria e riformista. Il racconto inizia sui social media, rivelando l’intensa attività nell’atelier prima della sfilata. Il lavoro artigianale, svolto con strumenti tradizionali come ago, filo, forbici e macchina da cucire, trasforma i materiali in abiti direttamente plasmati sui corpi delle modelle.
Fin dai primi indizi, si possono scorgere gli elementi distintivi della collezione: pizzi e tessuti neri e bianchi. La sfilata è dominata da abiti neri, con solo alcune eccezioni in bianco e un tocco di leopardato. Concentrandosi esclusivamente su bianco e nero, Dolce & Gabbana comunica un messaggio tagliente e contemporaneo, con un’estetica semplice ma altamente raffinata.
Le donne che indossano queste creazioni sono tutte amiche della maison, tra cui Mariacarla Boscono, Vittoria Ceretti, Ashley Graham e Natasha Poly. La chiusura dello show è affidata a una vera icona della bellezza mondiale, Naomi Campbell, che ha incantato tutti con la sua presenza scenica. La collezione di Dolce & Gabbana esplora l’erotismo contemporaneo e celebra l’arte dell’atelier, dove la tradizione artigianale incontra la modernità.
Jil Sander: l’esplorazione dello spazio
La collezione SS24 di Jil Sander è frutto della creatività del duo Lucie e Luke Meier. Il racconto di questa collezione prende vita attraverso uno schizzo su foglio bianco realizzato con matita blu, che anticipa la scenografia della sfilata. Questo grande disegno è stato diviso in tre video postati su Instagram.
La scenografia proposta è altamente suggestiva, con due podi che fungono da sedute per gli invitati e sono sovrastati da una struttura simile a un albero frastagliato che si trasforma in una sorta di nuvola. Un elemento chiave sia nella scenografia che nei vestiti è la presenza delle frange. La copertura della location è realizzata in bianco con ritagli di carta che creano una nuova dimensione sopra le persone presenti.
Lo spazio è stato studiato come un labirinto e il racconto della sfilata segue quattro telecamere invece di una vista unica. Questo percorso invita il pubblico a esplorare una nuova dimensione che si situa tra spazio, corpo e moda. È interessante notare come i corpi diventino vere e proprie architetture, con richiami alle statue e alle colonne dei drappeggi greci. Inoltre, il duo introduce il tema del vuoto attraverso fori di grandi dimensioni, simili a occhielli giganti, posizionati sul collo delle camicie e vicino alle spalle.
Per spezzare la monotonia, la collezione presenta maxi stampe raffiguranti gatti e cani, aggiungendo un tocco di vivacità all’estetica complessiva. La collezione di Jil Sander si distingue per la sua ricerca artistica, la sperimentazione con i materiali e l’esplorazione dello spazio e dell’architettura nel contesto della moda.
Missoni: il caleidoscopio del Missonismo
La collezione SS24 di Missoni parte da una domanda provocatoria: “Do you know how to enjoy reality?” (Sai come goderti la realtà?). Questa domanda guida il racconto della nuova dimensione del “missonismo” attraverso i post sui social e il lavoro sul pattern iconico del brand.
Poco prima della sfilata, viene mostrata un’anteprima della scenografia che include enormi sfere a specchio e cilindri, creando un ambiente caleidoscopico unico. La passerella stessa non è lineare ma sinuosa, immergendo il pubblico nel cuore del “caleidoscopio“.
La collezione rappresenta una visione attraverso un caleidoscopio, dove la risposta alla domanda iniziale è personale e in continua evoluzione. La collezione stessa è un’exploration continua del pattern stilistico iconico del brand, introducendo nuovi colori, dimensioni e interazioni possibili. Questa direzione riflette un nuovo modo di guardare noi stessi e il mondo circostante, apparentemente semplice ma in grado di catturare la complessità della realtà.
La collezione si presenta come un mosaico di fresche cromie estive, con colori sorbetto mescolati a tonalità bianche e neutre. Missoni invita il pubblico a esplorare il “missonismo” e a scoprire come godersi la realtà attraverso un nuovo e affascinante caleidoscopio di moda.
Bally: il monte Verità e la semplicità nel lusso
La collezione SS24 di Bally, curata da Simone Bellotti nel suo debutto nella scena milanese, è stata introdotta da un post che cita la frase: “Il luogo dove la nostra fronte sfiora il cielo” – Ise Gropius. Ise Gropius, la “signora Bauhaus”, era la moglie dell’architetto Walter Gropius, noto per il movimento Bauhaus.
Bellotti, come coloro che un tempo cercavano rifugio sul Monte Verità sopra Ascona, sviluppa il concetto chiave della collezione: un nuovo messaggio che guarda al futuro. La collezione riflette questa ricerca con capi come cappelli da baseball e canotte che abbracciano una nuova semplicità e un concetto di lusso rinnovato.
Bally ci invita a esplorare l’arte del lusso semplice, ispirato al Monte Verità, offrendoci una collezione che abbraccia la modernità e la visione di un futuro raffinato e senza tempo.
The Attico: lo spazio pubblico della strada diventa moda
Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini di The Attico rivoluzionano la comunicazione della loro collezione SS24 in modo straordinariamente audace. Fin dal 2016, il brand ha collezionato successi su successi, e questa volta il loro “attico” si trasforma in una strada. The Attico è più di una semplice moda; è uno stile di vita, come affermano le designer stesse.
I post sui social mostrano un divano trasportato da facchini attraverso Piazza Duomo, il caffè versato in una tazzina, e un enorme portone che si apre, tutti indizi della location scelta: via Guerrazzi. Il brand decide di occupare lo spazio della strada, con le modelle che escono dal portone e sfilano sul marciapiede, circondate da divani. Gli ospiti sono in prima fila (-tutti !-) o sulle finestre, mentre il caffè viene servito da camerieri con la moka.
Questa collezione trasforma la moda in uno spazio pubblico, la moda diventa casa e il lusso diventa uno stile di vita. Gli abiti stessi raccontano storie di lusso, sensualità e glamour, avvolgendo chi li indossa in un mondo di eleganza ritrovata. Stile ricercato come i fiori ibridi di Beau de studio o le art work Jean-Vincent Simonet scelti per raccontare i giorni prima del fashion show.
Bottega Veneta: la moda senza tempo tra “silenzio” e artigianato
Bottega Veneta si distingue nella scena della moda per la sua assenza sui social media, confermando così la centralità dei suoi capi e la loro capacità di esprimersi. Il direttore creativo, Matthieu Blazy, è presente sui social ma evita di anticipare qualsiasi dettaglio prima dello show.
L’invito alla sfilata è diventato un oggetto di design: una bussola da indossare come orologio, con la data e la location incise sul retro del cinturino. In un contesto italiano, Bottega Veneta si rinnova costantemente, preservando la sua vocazione artigianale. Dall’invito ai capi presentati, tutto sembra un oggetto d’arte da custodire e proteggere, al di fuori delle logiche del mercato e del fast fashion che spingono alla produzione continua. Il brand si fa portavoce di un approccio più contemplativo e duraturo alla moda.
Hui SS24: la cultura Miao e il minimalismo contaminato
La stilista cinese Hai Zhou Zhao ha portato la sua unica visione alla Milano Fashion Week, presentando la collezione intitolata “Miao’s Queen Seal“. Questa collezione, ispirata ai sigilli cinesi, va oltre il mero aspetto decorativo, poiché rappresenta identità, status e cultura, con un profondo significato spirituale che connette il mondo della cultura e del patrimonio.
Hai omaggia il popolo Miao e le donne di questo gruppo etnico, trasformando Palazzo Clerici in una scenografia che celebra questa cultura. La collezione si distingue per i motivi floreali ricamati, con un’attenzione particolare al bambù. Questi motivi floreali e i sigilli sono abilmente ricamati sui tessuti, compresi i jeans, creando uno stile unico che mescola il minimalismo con la contaminazione culturale.
Chiara Boni La Petite Robe: un ritorno glamour a Milano tra show e abiti da sera
Dopo diverse stagioni a New York, Chiara Boni fa il suo ritorno trionfante a Milano, annunciando l’evento sui social media e invitando il pubblico a seguire la sfilata online. Il ritorno di Chiara Boni è enfatizzato da un video emozionante in cui Chiara stessa si prepara per la sfilata, salendo a bordo di una lussuosa Bentley brandizzata e colorata, con lo stylist Simone Guidarelli a farle compagnia durante il casting.
La sfilata si apre con la presenza di Drusilla For in un audace abito viola, sfidando le superstizioni che legano il viola a sfortune. La collezione continua a celebrare gli elementi distintivi del brand Chiara Boni, con l’eleganza e l’incanto degli abiti da sera che sicuramente cattureranno l’attenzione degli amanti di Chiara Boni.
Giorgio Armani SS24: le vibrazioni
Giorgio Armani chiude la Milano Fashion Week con uno spettacolo dedicato alle vibrazioni. L’annuncio dell’evento è stato sottolineato da un logo trasparente in rilievo, con colori audaci e onde in movimento che preludono al tema centrale della collezione.
Nella sua sfilata Primavera Estate 2024, Armani esplora le vibrazioni attraverso superfici ondulate e intrecci increspanti, ampliando la gamma cromatica con tonalità di bronzo, argento, verde e viola preziosi, prima di giungere a un raffinato bianco che domina le serate.
Particolarmente audaci sono gli accostamenti di colore, come il sabbia e il blu abbinati al nero, considerati eretici da molti ma interpretati magistralmente da Armani. La collezione è caratterizzata da tessuti leggeri adornati da dettagli luminosi e ricchi, rappresentando vibrazioni di stile e colore che solo Armani sa creare.