L’ordinario diventa straordinario con Adrian Appiolaza
Adrian Appiolaza, l’attuale direttore creativo di Moschino, sta continuando a lasciare il suo segno sulla casa di moda italiana, dopo aver debuttato con la collezione autunno/inverno 2024/25.
Con la collezione Primavera/Estate 2025, denominata “Collezione 02“, Appiolaza esplora nuove modalità espressive. Queste si fondono con teatralità e realtà. Un equilibrio che riflette l’essenza ironica e libera di Franco Moschino, il genio fondatore.
Questa collezione rappresenta una naturale evoluzione del lavoro di Appiolaza. L’esplorazione dell’archivio storico di Moschino diventa una chiave per reinterpretare il passato in una chiave contemporanea.
Sin dalla sua nomina, Appiolaza ha affrontato la sfida di mantenere vivo l’eredità del brand, famoso per il suo approccio iconoclasta alla moda. Moschino, infatti, è conosciuto per trasformare oggetti comuni in creazioni sorprendenti, con un’ironia pungente che sfida le convenzioni del lusso.
La collezione autunno/inverno 2024, preparata in poche settimane, aveva già dato un assaggio del metodo di Appiolaza. Il designer scava negli archivi per trovare ispirazione, ma sempre con un occhio rivolto al presente.
Con la collezione Primavera/Estate 2025, Appiolaza affina ulteriormente la sua pratica, dimostrando di essere perfettamente a suo agio nel portare avanti l’eredità di Franco Moschino.
La collezione SS25 di Moschino
La collezione Primavera/Estate 2025 di Moschino, disegnata da Adrian Appiolaza, rappresenta una celebrazione dell’ordinario trasformato in straordinario. La frase chiave che sintetizza la collezione, “Making the everyday ordinary into something extraordinary”, riflette pienamente lo spirito creativo di Moschino. Appiolaza continua a esplorare l’idea di comunità e identità condivise, dove i vestiti diventano un mezzo per connettere persone con sensibilità affini. Il risultato è una collezione che gioca con oggetti quotidiani e li eleva a opere d’arte sartoriali.
La location scelta per la sfilata richiama l’italianità in modo evocativo. Un set che sembra un borgo italiano, con lenzuola stese ad asciugare come nelle strade di piccole città italiane. Questo scenario crea un’atmosfera intima e familiare, che si riflette anche nei primi look. Il primo outfit, un total white, sembra avvolgere la modella come un lenzuolo, richiamando la semplicità e l’eleganza del quotidiano.
L’uso dei tessuti è uno degli aspetti più caratteristici della collezione. Appiolaza gioca con stampe che sembrano disegnate a mano. Una t-shirt che riproduce il foulard di Braccio di Ferro, o completi in cui i bottoni sono solo stampati anziché cuciti. Il mondo biker è presente con tessuti in pelle, gonne e giacche decorate con frange, e una t-shirt che richiama lo stile murales delle strade urbane. Questo tributo alla cultura giovanile e al punk sottolinea l’importanza della ribellione e dell’individualità, temi cari sia a Moschino che ad Appiolaza.
Gli accessori sono un’altra chiave per interpretare la collezione. Si passa da una corona di jeans a perle e cinture esuberanti, mentre il mondo western prende vita con cappelli neri che sembrano lavagne su cui si potrebbe scrivere. Le borse, protagoniste assolute, spaziano da una rettangolare versione che ricorda la baguette a una borsa a scacchiera. Non mancano borse nere con manici decorati da perle giganti, enfatizzando il contrasto tra praticità e glamour.
Verso la parte centrale della collezione, i look si fanno più colorati. Appaiono nuovi pattern, come il nero e rosso con la scritta “What’s up!”, che porta una ventata di freschezza e ironia. I cappotti lunghi e neri presentano dettagli che sembrano disegnati con il gesso su una lavagna, mentre sul retro alcuni vestiti sembrano “trasportare” un altro abito, creando un effetto di sovrapposizione e inganno visivo.
Il classico mondo dei pois bianchi e neri di Moschino si manifesta in guanti e vestiti, conferendo un tocco retrò alla collezione. Sul finale, Appiolaza introduce un abito fatto di cuscini giganti e un cappello composto da bottoni, elementi che giocano con l’idea di trasformare l’ordinario in straordinario. In particolare, il tubino con la scritta “Tubino or not Tubino”, ispirato a Shakespeare, riflette il concetto dell’essere o non essere, un dialogo tra apparenza e autenticità.
La collezione non si limita solo all’estetica. Appiolaza rende omaggio alla cultura italiana e all’eccentricità di Franco Moschino, con un approccio che unisce scoperta e gioco, dando vita a qualcosa di nuovo partendo da ciò che è familiare. Gli oggetti trovati, tipici del lavoro di Judy Blame, tornano in passerella con un senso di nostalgia e rinnovamento, dimostrando come le ossessioni quotidiane possano diventare simboli di alta moda.
L’Eredità innovativa di Moschino: La Visione di Adrian Appiolaza
Adrian Appiolaza ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza dell’eredità di Moschino, interpretando l’estetica del brand con una freschezza e una sensibilità contemporanea. La collezione Primavera/Estate 2025 si distingue per la sua capacità di trasformare l’ordinario in straordinario, continuando a giocare con contrasti e ironie che rendono unica la visione di Moschino.
Con un uso sapiente dei materiali e una reinterpretazione audace di simboli iconici, Appiolaza ha saputo portare avanti la tradizione del brand senza mai perderne lo spirito innovativo.
Il mondo di Appiolaza cattura perfettamente lo spirito di Moschino, rivelando che il designer si trova nel posto giusto. La sua visione trasmette un senso di leggerezza e divertimento, invitando a immaginare giornate piene di risate nel laboratorio creativo della maison.