Ricerca, Design e Spettacolo
Il marchio Stone Island, appartenente al gruppo Moncler dal 2020 e fondato nel 1982 da Massimo Osti, ha aggiunto un nuovo capitolo alla sua storia con il debutto alla Milano Fashion Week.
La location scelta è stata la suggestiva Cattedrale in via Giovanni da Udine 45 a Milano, un esempio di architettura industriale che attrae per le sue dimensioni generose e i colori minimali, ideale per i fashion show.
Negli ultimi anni, il brand si è concentrato sull’artigianato di qualità e sul design, portando innovazione e uno spirito internazionale alla sua proposta.
Il Manifesto di Stone Island
La sfilata FW 2024/2025 uomo è aperta dalla lettura del manifesto “The Compass Inside” da parte del rapper inglese Dave. “Seguiamo la stella che è in noi” è l’invito della marca alla sua comunità, sottolineando l’indipendenza e la mancanza di bisogno di approvazioni esterne.
L’installazione, composta da un’impalcatura con una schiera di 60 modelli in stile esercito, era strutturata su tre piani sovrapposti, con un gioco di luci ben studiato. Una sorta di viaggio nel metaverso contemporaneo e in luoghi lontani, inaccessibili oggi.
Un grande telo nero ha svelato la collezione, situata all’interno di una gabbia metallica a più piani con tutti i modelli. Un suggestivo gioco di luci ha accompagnato la presentazione, creando un’atmosfera avvincente.
Innovazioni e tesori d’archivio: Stone Island tra il futuro e la tradizione
La nuova giacca Metal Mesh, grazie alle nanotecnologie, ha creato l’effetto illusorio del vetro liquido. Tra le innovazioni, gli Stone Island Ghost, con capi composti per il 95% da lana e il restante in cachemire. Spicca anche l’Ice Jacket, capace di cambiare colore istantaneamente in base alla temperatura.
In tal modo la ricerca dei materiali è affiancata dalla riscoperta di alcuni pezzi d’archivio, dimostrando che il marchio continua a guardare al suo passato per creare legami solidi e “timeless”.
Quando Moda e Design si uniscono
Stone Island ha presentato un evento imponente, superando la tradizionale sfilata. Il debutto alla Milan Fashion Week ha enfatizzato che, al cuore di tutto, si trova l’eleganza del design e la ricerca accurata dei materiali.
In un chiaro richiamo al periodo post-covid, i modelli sono presentati all’interno di una “scatola” seguendo un’estetica cyberpunk. La scelta di integrare i modelli nell’installazione anziché organizzare una tradizionale sfilata riflette la tendenza degli ultimi anni. Dunque oggi diventa centrale lo spettacolo rispetto alla presentazione dei capi.
Tuttavia queste scelte, ben ponderate, riflettono l’evoluzione delle settimane della moda, dove spesso il marketing prevale sulla presentazione dei vestiti. Per scoprire appieno la collezione, non ci resta che attendere l’arrivo nei negozi e l’acquisto sul sito ufficiale del brand.
