BALLY FW25

Il dover essere performanti

La collezione Bally FW25 è stata presentata con grande successo alla Milano Fashion Week di marzo 2025, sotto la direzione creativa di Simone Bellotti.

Il brand svizzero, sotto il controllo del gruppo Regent da agosto, ha offerto un’altra straordinaria performance in passerella, confermando ancora una volta la sua capacità di innovare e di sperimentare nel panorama della moda internazionale.

Il punto di partenza: Sfida alla routine

La collezione nasce da un’analisi profonda della routine quotidiana e dal desiderio di sfidarla. Simone Bellotti, infatti, intende rompere con gli schemi convenzionali, proponendo un equilibrio tra struttura e fluidità, due temi che emergono in ogni look e che sono il cuore pulsante della collezione.

L’ispirazione si ispira all’artista svizzero Luciano Castelli, noto per le sue performance innovative negli anni ’70. Castelli sfidava le convenzioni artistiche e superava i limiti tra forme tradizionali e performance, un concetto che Bellotti ha saputo applicare alla sua visione della moda.

La collezione di Bally diventa, così, una vera e propria espressione artistica, dove la moda non è solo un atto estetico ma un vero e proprio atto performativo, che trascende i confini tra corpo, abito e mondo.

La location: Torre Velasca

La sfilata si è svolta al 17° piano della Torre Velasca, uno dei gioielli di architettura che arricchiscono lo skyline di Milano. Costruita tra il 1956 e il 1958 dal gruppo BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers), la torre è un esempio di fusione tra modernismo e brutalismo.

Questo edificio, che inizialmente doveva essere un semplice parallelepipedo, si evolve in una struttura complessa che simboleggia la rinascita post-bellica della città.

La Torre Velasca rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, un concetto che si riflette anche nella collezione Bally, dove la modernità si mescola con il passato, creando un dialogo tra passato e futuro.

Il progetto di recupero della torre ha recentemente restituito alla città questo straordinario bene architettonico, che oggi ospita uffici, residenze, e persino uno spazio wellness al piano inferiore.

La sfilata, quindi, non solo ha celebrato la moda, ma anche l’architettura e il contesto urbano che ha ispirato il lavoro di Bellotti.

I look della collezione FW25

La collezione di Bally per la stagione FW25 si intitola “Leistungaufführung”, termine tedesco che può essere tradotto come performance o esibizione performativa.

Bellotti ha definito la sfilata come un atto performativo, in cui i modelli non si limitano a indossare abiti, ma li interpretano, dando vita a una vera e propria rappresentazione artistica. La performance, in questo caso, diventa un atto di auto-espressione, dove il corpo, l’abito e il mondo si intrecciano.

Bellotti esplora la duplice natura del concetto di performance: da un lato, la performance nel contesto lavorativo è misurata dai risultati e dal successo, diventando quasi un obbligo. Dall’altro, la performance sul palco è un’espressione libera, senza la pressione di un risultato misurabile, e diventa il veicolo perfetto per esprimere la creatività personale.

Questa tensione tra il dover essere performanti e l’essere liberi di esprimere la propria creatività si riflette in ogni look della collezione. Gli uomini indossano pantaloni diritti e giacche camicia, mentre le donne sfoggiano gonne penciltailleur pantaloni e abiti floreali, un’eleganza quotidiana che si distingue per il suo stile raffinato e consapevole.

Tuttavia, è nei dettagli sorprendenti che la collezione si distingue: abiti in tessuto o pelle rivelano schiene impreziosite da inserti in pelo colorato o sgambature bordate di pelliccia in lana. Questi dettagli non solo rompono la linearità, ma aggiungono una dimensione teatrale alla collezione, dando vita a un contrasto affascinante tra rigore e fluidità.

Gli accessori enfatizzano questa dicotomia: cinturoni-corsetto che stringono la vita maschile e fibbie che trasformano le scarpe in oggetti del desiderio.

Elementi di eleganza quotidiana si mescolano con dettagli sperimentali, creando un contrasto che riflette l’idea di una performance che non è solo estetica, ma anche emotiva e intellettuale.

Un viaggio attraverso materiali e silhouette

Simone Bellotti ha studiato nuove silhouette per la collezione, proponendo abiti con una struttura a clessidra. Le giacche grigie sono spezzate da inserti in shearling rosa e verde, rompendo la rigidità e aggiungendo freschezza e originalità al look. Altri dettagli sorprendenti includono il patchwork di paillettes e le stampe floreali e a quadri, che creano una tensione tra il rigore sartoriale e il desiderio di sperimentazione.

Anche i materiali scelti per la collezione sono parte integrante della performance. Il shearling, un tipo di pelle di pecora lavorata in modo particolare, è utilizzato per aggiungere un tocco di lusso e calore, ma anche per rappresentare l’idea di prestazione.

Ogni materiale scelto non è solo funzionale, ma diventa parte della narrazione performativa della collezione.

Bellezza e accessori

Il beauty look della collezione è altrettanto ricercato. I volti dei modelli sono ricoperti da una polvere luminosa, che conferisce un aspetto etereo e quasi surreale.

Gli uomini indossano copricapi aderenti alla testa, con forme asimmetriche che aggiungono un ulteriore strato di creatività al look complessivo. Tra gli accessori, spicca una borsa in pelle che ricorda il tradizionale campanaccio svizzero, simbolo del legame del brand con la tradizione svizzera, e la cintura-corsetto con tre chiusure, un elemento distintivo per la donna.

Il futuro di Simone Bellotti e Bally

Circolano voci riguardo un possibile addio di Simone Bellotti a Bally, ma al di là delle speculazioni, il lavoro del designer rimane sempre di altissimo livello.

La sua visione è concettuale, intellettuale e ricercata, caratteristiche che oggi sembrano mancare in una moda sempre più incline a cercare l’hype a tutti i costi. Bellotti, con il suo approccio riflessivo e innovativo, ha portato la moda a esplorare nuovi mondi, creando dialoghi che vanno ben oltre l’aspetto estetico. Le sue collezioni, come quella di Bally FW25, sono un faro in un periodo storico in cui la moda ha urgente bisogno di una riflessione profonda, più che di tendenze effimere.

Come la Torre Velasca, anche i lavori di Simone Bellotti spiccano in altezza per la loro qualità e profondità, rimanendo punti di riferimento nella moda contemporanea.

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BALLY FW25 – i look

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