Il nuovo baricentro della Moda Milanese
Francesco Murano ha presentato la sua collezione FW25, debuttando alla Milano Fashion Week di febbraio 2025. Un evento atteso, che segna un nuovo capitolo nella carriera del giovane designer italiano. Con questa collezione, Murano porta in passerella una visione unica dell’equilibrio estetico, fondendo arte classica, sartoria raffinata e innovazione contemporanea.
Chi è Francesco Murano?
Francesco Murano, nato il 18 dicembre 1997 ad Agropoli, ha trascorso la sua infanzia in un piccolo paese della provincia di Salerno, in Campania. Fin da giovane ha mostrato una forte inclinazione artistica, che ha coltivato frequentando il Liceo Artistico Carlo Levi di Eboli, specializzandosi in design plastico e ceramica.
Nel 2016 si trasferisce a Milano per seguire la sua passione per la moda, iscrivendosi allo IED Moda, con indirizzo in Fashion Design. La sua carriera prende il volo nel 2019, quando si laurea e, pochi mesi dopo, vince il prestigioso Milano Moda Graduate. Questo successo gli apre le porte del fashion system: a novembre dello stesso anno, la popstar Beyoncé indossa uno dei suoi look, consacrandolo sulla scena internazionale.
Dopo questo primo grande traguardo, Murano fonda il suo brand eponimo e inizia a lavorare su abiti personalizzati, consolidando il suo stile sofisticato e innovativo. Nel 2025, il designer entra nella ristretta cerchia degli italiani semifinalisti del prestigioso premio LVMH, confermando la sua ascesa nel mondo della moda. Le sue collaborazionis paziano da icone del pop come Beyoncé a importanti realtà dell’industria fashion.
La location: un connubio tra arte e moda
Il debutto ufficiale di Francesco Murano alla Milano Fashion Week avviene nella suggestiva Fondazione Sozzani, un luogo simbolo della moda e dell’arte. Lo spazio interno e il cortile si trasformano in una passerella d’eccezione, dove gli abiti prendono vita in un’atmosfera intima e sofisticata.
Tra gli ospiti del front row spiccano nomi di rilievo del panorama creativo italiano: il designer Marco Rambaldi, la cantante Gaia Gozzi, l’influencer Chiara Biasi e la celebre Chiara Ferragni. La loro presenza testimonia il forte interesse suscitato dal debutto di Murano, confermando l’attesa attorno a questo talento emergente.
La collezione: un nuovo equilibrio estetico
Per la collezione FW25, Francesco Murano parte dal concetto di equilibrio interiore, traducendolo in abiti che giocano con simmetrie, volumi e riferimenti all’arte classica. Un’ispirazione che trova radici nel Chiasmo di Policleto, una tecnica scultorea greca che alterna tensione e rilassamento tra le parti del corpo per creare un’armonia visiva perfetta.
L’equilibrio si manifesta nella sartoria attraverso tagli puliti, costruzioni precise e silhouette scolpite, che avvolgono il corpo femminile con un’eleganza senza tempo. Murano esplora nuove forme e volumi, dando vita a un design innovativo che enfatizza il rapporto tra abito e fisicità .
Il color-blocking è un elemento chiave della collezione. La palette cromatica è dominata dal bianco e dal nero, colori che rafforzano il senso di equilibrio e contrasto. Accanto a queste tonalità , emergono sfumature di grigio cenere e borgogna, che aggiungono profondità e sofisticazione.
Il Chiasmo diventa il principio guida della collezione. Gli opposti si attraggono e si bilanciano, dando vita a composizioni dinamiche e armoniose. Le diagonali, i drappeggi e le trasparenze rompono la rigidità tipica del quiet luxury, introducendo una fluidità che esalta la naturalezza del movimento.
Tra i look spiccano le giacche di pelle, indossate in contrasti sofisticati. Molte di esse assumono la forma di bomber, aggiungendo un tocco contemporaneo e urban. Le bucature, ampie e profonde, diventano un elemento distintivo: un esempio iconico è un top bianco a maniche lunghe, caratterizzato da tagli sul petto che creano un equilibrio perfetto tra sensualità e rigore.
“Aequus Libra”: il nome e il significato della collezione
Il titolo della collezione, “Aequus Libra”, racchiude perfettamente la filosofia di Murano. In latino, “aequus”significa equo, armonico, mentre “libra” richiama la bilancia, simbolo di stabilità e misura.
Questo concetto viene enfatizzato non solo attraverso le silhouette e i tagli sartoriali, ma anche con elementi scenografici. Durante la sfilata, le modelle sfilano portando sfere di metallo in equilibrio tra le mani, una potente metafora visiva della ricerca costante di stabilità e proporzione.
La collezione è stata annunciata sui social media con una serie di immagini di volumi geometrici in equilibrio tra loro. Un’anticipazione visiva del concetto di armonia e bilanciamento, che prende forma negli abiti attraverso la fusione di rigidità e fluidità , pieni e vuoti, strutture solide e movimenti morbidi.
Un nuovo paradigma per la moda italiana
Con il debutto della sua FW25, Francesco Murano si afferma come una delle voci più interessanti della nuova generazione di designer italiani. Il suo lavoro si distingue per la capacità di tradurre principi filosofici in linguaggio sartoriale, portando nel panorama della moda una riflessione più profonda sull’equilibrio e la forma.
La sua esplorazione dell’armonia classica trova nuovi punti di riferimento, sfidando le convenzioni e proponendo una visione contemporanea e sofisticata della femminilità . I suoi abiti, pur radicati in concetti artistici e teorici, risultano incredibilmente attuali e indossabili, testimoniando un’estetica senza tempo.
L’equilibrio che Murano ricerca attraverso la sua collezione è anche una metafora della condizione dei designer emergenti. Trovare un baricentro tra creatività e mercato, tra il desiderio di innovare e la necessità di affermarsi in un’industria frenetica, è una sfida costante.
“Aequus Libra” diventa così un manifesto di resistenza e bellezza, una moda che guarda al futuro senza dimenticare il valore della tradizione e della ricerca.
Con questa sfilata, Francesco Murano non solo firma un debutto di grande impatto, ma traccia anche una nuova direzione per la moda italiana, proponendo un’idea di equilibrio che va oltre l’estetica per diventare una dichiarazione d’intenti.