Tra luce e ombra: la moda sostenibile americana
Collina Strada ha presentato la collezione SS26 con uno spettacolo che resterà impresso tra i momenti più iconici della New York Fashion Week. Hillary Taymour ha scelto i moli dell’East River come palcoscenico, trasformandoli in una passerella a cielo aperto con il ponte di Brooklyn da un lato e il sole al tramonto dall’altro.
Sullo sfondo una flotta di imbarcazioni, dai traghetti agli schooner, dalle moto d’acqua alle party boat, ha trasformato lo scenario in un’installazione urbana in continuo movimento.
La giornata di giovedì ha visto sfilare anche Jonathan Simkhai, che ha reinterpretato la cultura surf-skate californiana con dhoti, sarong e giacche in pelle dal sapore street, e Love Shack Fancy, che ha trasformato un rooftop di Dimes Square in una festa anni ’70 tra chiffon boudoir, lustrini scintillanti e stivali western. Ma è stato l’universo visionario e provocatorio di Collina Strada ad attirare l’attenzione.
Una collezione costruita sui dualismi
Il filo conduttore della SS26 è stato il concetto junghiano di luce e ombra. Ogni look era presentato in coppia, seguito da un “negativo” quasi speculare: abiti gemelli che dialogavano tra cromie opposte, chiaro e scuro, leggerezza e densità.
Una scelta che ha trasformato la sfilata in un esercizio di introspezione estetica e simbolica, senza rinunciare a leggerezza e teatralità.
Taymour ha confermato la sua capacità di fondere ironia e rigore concettuale, traducendo il linguaggio psicologico in un codice visivo immediato e potente.
Silhouette e costruzioni materiche
La collezione ha mostrato un’evoluzione evidente sul piano tecnico. I denim barrel-leg sono stati lavorati con balze e tagli non convenzionali, abbinati a bluse in raso riccamente arricciate. Shorts e culotte sono stati stratificati con precisione quasi architettonica, mentre gli abiti a pannelli terminavano con strascichi irregolari che accentuavano il dinamismo del passo.
Il risultato è una femminilità ribelle e non convenzionale, che si muove tra streetwear e couture sperimentale, mantenendo una coerenza di linguaggio.
Accessori e collaborazioni strategiche
Come da tradizione per Collina Strada, gli accessori hanno assunto un ruolo narrativo. Cappelli baseball e bucket realizzati con capelli sintetici, maschere in pizzo che avvolgevano il corpo e sneakers nate dalla collaborazione con Pro-Keds in tonalità vivaci hanno definito lo styling.
Molti look erano completati dai celebri sandali del brand, decorati con frammenti di chiffon riciclato, chiara dichiarazione di continuità con l’approccio eco-consapevole.
La stilista ha inoltre annunciato una capsule di gioielli con Awe Inspired e una nuova partnership con Converse, ampliando il dialogo del brand con il mondo degli accessori.
Styling, beauty e colonna sonora
Il make-up, volutamente caotico e stratificato, rifletteva lo spirito ibrido della collezione, oscillando tra sperimentazione artistica e imperfezione ricercata.
Anche la colonna sonora ha giocato un ruolo fondamentale: un montaggio sonoro che intrecciava voci di notiziari finanziari, ironico rimando a Wall Street, con brani rock energici e incursioni industrial come Friendly Fascism dei Consolidation.
Questo contrasto tra linguaggi diversi ha trasformato la sfilata in una dichiarazione politica oltre che estetica, sottolineando la capacità di Collina Strada di leggere il presente e restituirlo in forma di spettacolo.
La sfilata si è chiusa con il sole che calava dietro la Statua della Libertà, mentre due modelle in abiti speculari hanno percorso la passerella fianco a fianco. Un’immagine potente, che ha sigillato lo show come rito collettivo e dichiarazione di libertà.
Collina Strada, tra gioco e maturità
Con la SS26, Hillary Taymour dimostra di saper crescere senza rinunciare alla leggerezza che contraddistingue il brand. La sua estetica resta ludica, ironica e profondamente sostenibile, ma acquisisce nuove sfumature di maturità, con una collezione che fonde introspezione, ribellione e consapevolezza politica.
In una giornata che ha visto Jonathan Simkhai riflettere sulla cultura surf-skate californiana e Love Shack Fancy celebrare la femminilità leggera di Dimes Square, Collina Strada ha imposto la propria voce come la più radicale e coerente del panorama newyorkese.
La moda di Hillary Taymour non si limita a vestire: racconta, provoca e invita a guardare in profondità.

