“Bright Star” e le storie che ci portiamo addosso
Il 2025 si apre con la settimana della moda milanese dedicata alla moda uomo, preludio al fashion month ufficiale previsto per febbraio. Milano, per questa settimana, si conferma capitale della moda, con passerelle che riflettono i profondi cambiamenti globali e le sfide nel mercato del lusso.
Il contesto di un lusso in trasformazione
Le collezioni presentate in questa stagione emergono in un panorama segnato da significativi cali nelle vendite e da una costante ristrutturazione strategica all’interno dei grandi brand. Le relazioni complesse tra CEO e direttori creativi continuano a generare titoli, mentre la necessità di contenere i costi sta portando a una fusione di generi con collezioni co-ed e a una graduale fuga dal calendario delle sfilate uomo. Questo clima, intriso di tensione e necessità di adattamento, sta rendendo le collezioni più commerciali e meno elaborate rispetto al passato.
L’esordio di Pierre Louis Mascia: “Bright Star”
Ad aprire le passerelle della FW25 è Pierre Louis Mascia, che ha presentato la sua collezione co-ed in un evento che mescola calendario e generi. La location scelta è il TENOHA Milano, uno spazio multifunzionale giapponese situato in via Vigevano 18. Questo ambiente unico, con oltre 2500 mq dedicati a un concept store di prodotti giapponesi, un ristorante, un bar e un giardino, ha offerto il contesto ideale per una sfilata dal sapore intimo ma ricco di significato.
La collezione, intitolata “Bright Star”, rappresenta una riflessione profonda del designer sulla propria carriera. Pierre Louis Mascia, noto per la sua maestria nella stratificazione e nell’uso di stampe, fa sintesi del suo percorso creativo, raccontando storie attraverso ogni capo.
L’arte della stratificazione e delle narrazioni tessili
“Bright Star” è un omaggio alla stratificazione, intesa non solo come tecnica sartoriale ma anche come metafora delle esperienze e delle storie che ogni individuo porta con sé. La collezione è un viaggio visivo tra texture e pattern, in cui si fondono culture, epoche e ispirazioni. Le stampe iconiche di Mascia si alternano a materiali di alta qualità, creando un dialogo tra tradizione e contemporaneità.
Il concept di stratificazione si riflette anche nelle silhouette, che abbracciano volumi generosi e layering audaci. Blazer oversize, gonne plissettate indossate su pantaloni e mantelle dai motivi intricati sfilano in un’armonia cromatica che spazia dai toni caldi della terra a improvvisi accenti metallici.
Una sfilata co-ed: il superamento dei confini
Pierre Louis Mascia ha scelto di presentare una sfilata co-ed, una scelta che non sorprende data la tendenza attuale a fondere le collezioni uomo e donna. Questa decisione riflette non solo la necessità di adattarsi ai cambiamenti del settore, ma anche un’intenzione di superare i confini di genere, proponendo un guardaroba inclusivo e versatile.
Oltre l’estetica
Pur essendo una settimana della moda meno carica di eventi rispetto al passato, la presentazione di Pierre Louis Mascia si distingue per la sua capacità di combinare arte, narrazione e moda.
“Bright Star” non è solo una collezione: è un invito a riflettere sulle storie che indossiamo e sul valore del design che va oltre il semplice estetismo.
Con questa sfilata, Pierre Louis Mascia inaugura la FW25 ricordandoci che, in un mondo sempre più frenetico e in cambiamento, il potere delle storie è l’elemento che dà profondità alla moda. Milano, ancora una volta, si conferma il palcoscenico ideale per celebrare questa fusione di innovazione e tradizione.
La collezione FW25 di Pierre Louis Mascia
La collezione autunno/inverno 2025, presentata durante la Milano Fashion Week di gennaio, porta un nome evocativo: Bright Star. Ogni capo della linea è un racconto, un frammento di luce nel buio, un intreccio di storie cucite con maestria.
L’apertura della sfilata è affidata a un’immagine potente: il primo modello sfila stringendo tra le mani una candela. Simboli di un bagliore persistente, quei piccoli fasci di luce richiamano la speranza, l’ultima scintilla rimasta, o forse la guida luminosa che attraversa le tenebre della moda. Questo tema luminoso si ripete nel corso della sfilata, con i modelli che portano con sé il lumino come emblema di resilienza e poesia.
Lo stile inconfondibile di Pierre-Louis Mascia risplende nei colori audaci, nella raffinatezza sartoriale, e nella sincronia perfetta tra la musica e il ritmo dei passi dei modelli. La stratificazione diventa protagonista, non solo nei capi ma anche nei giochi di cromie, grafiche e pattern, che creano un linguaggio visivo sofisticato e stratificato.
“Bright Star” di Jane Campion: La Storia d’Amore Tragica tra il Poeta John Keats e Fanny Brawne
La collezione FW25 di Pierre-Louis Mascia, presentata alla Milano Fashion Week, trae ispirazione dal film Bright Star di Jane Campion, che racconta la vita del poeta romantico John Keats e il suo amore tragico per Fanny Brawne.
Nel film, la relazione tra i due è segnata dalla fragilità e dall’intensità di un amore che, a causa della morte prematura di Keats, non ha mai avuto la possibilità di compiersi. La pellicola esplora la bellezza di un sentimento che rimane sospeso nel tempo, un amore che non si realizza ma che, grazie alla poesia e alla memoria, non svanisce mai.
Questo stesso concetto di amore incompiuto e fragile trova eco nella collezione di Mascia, che rende omaggio alla delicatezza dei sentimenti umani attraverso una fusione tra eleganza storica e innovazione contemporanea.
Come nel film, la moda diventa una narrazione di emozioni che sfidano il tempo, un dialogo tra passato e presente, in cui ogni capo sembra racchiudere una storia unica e effimera, sospesa tra bellezza e malinconia.
Il racconto per tessuti e grafiche
Tra i pezzi chiave della collezione spiccano moderne interpretazioni di divise maschili, con scialli drappeggiati sulle spalle che aggiungono un tocco di eleganza contemporanea. Il pattern leopardato si trasforma in un total look audace e rivisitato, reinterpretando le sue configurazioni classiche con uno spirito innovativo.
La collezione introduce un ricco ventaglio di nuove stampe ispirate a epoche storiche: il Rinascimento italiano e il periodo vittoriano inglese si mescolano in un dialogo estetico senza tempo. Cappotti e bomber diventano il filo conduttore della linea, affiancati da abiti stratificati che raccontano nuove storie immateriali. Ogni capo sembra portare addosso i segni di un passato vissuto, come se fosse una tela su cui sono state cucite memorie e narrazioni universali.
“Bright Star” celebra l’idea che ogni stella può brillare e che la moda ha il potere di far risplendere tutte le stelle. Un inno alla luce, alla creatività e alla capacità dell’arte di trasformare il buio in bellezza.