DANIEL BUREN: la mostra a Pistoia

Un viaggio nell’arte “in situ” tra spazio, luce e colore

Dal 14 aprile al 27 luglio 2025, la città di Pistoia diventa palcoscenico privilegiato per una delle esposizioni più significative del panorama artistico contemporaneo internazionale.

Stiamo parlando della mostra “Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968–2025”, allestita negli spazi storici di Palazzo Buontalenti, con interventi site-specific che si estendono anche a Palazzo de’ Rossi e all’Antico Palazzo dei Vescovi.

La rassegna è curata dallo stesso artista insieme a Monica Preti, direttrice della Fondazione Pistoia Musei, promotrice dell’iniziativa con il sostegno della Fondazione Caript e in collaborazione con Galleria Continua.

Un’esplorazione visiva e concettuale tra passato e presente: l’arte come processo di trasformazione

La mostra si propone come un articolato percorso tra le opere che raccontano oltre cinquant’anni di sperimentazione artistica di Daniel Buren, maestro francese riconosciuto per la sua pratica concettuale e per l’inconfondibile cifra visiva delle strisce verticali bianche e colorate da 8,7 cm, tratto distintivo del suo cosiddetto “outil visuel”.

L’esposizione si sviluppa attraverso dodici sale e la corte interna di Palazzo Buontalenti, e accoglie opere realizzate tra il 1965 e il 2025, tra cui lavori pittorici su carta e tela, installazioni immersivealto-rilievi in plexiglas, cabanearchitettoniche, videoinstallazioni, e disegni progettuali che documentano gli interventi realizzati in Toscana. In perfetta coerenza con il titolo, il progetto espositivo riflette la poetica dell’artista, basata sul concetto di “fare, disfare, rifare”, ovvero una continua rilettura e attualizzazione delle sue creazioni attraverso il tempo e i luoghi.

Palazzo Buontalenti: cuore pulsante della mostra e sede di opere storiche e nuove produzioni

Il percorso espositivo si apre con opere degli anni Sessanta, realizzate in un linguaggio astratto progressivamente indirizzato verso la semplificazione formale. Qui emergono già le bande verticali come elemento strutturale e concettuale. Una sezione è dedicata a Da un riquadro all’altro, una rielaborazione video di un lavoro in situ del 1974, prodotto per il centro fiorentino Art/Tapes/22, che segna la prima presenza documentata di Buren in Toscana.

Nella corte interna di Palazzo Buontalenti si trova Découpé/Étiré, un’installazione inedita che reinterpreta una struttura creata nel 1985 come gioco prospettico e spaziale. Composta da portici modulari incastrati tra loro come matrioske, l’opera si espande a raggiera in una forma a croce, invitando il visitatore a riflettere sulla relazione tra spazio reale e percezione.

Segue l’opera Quando il colore si guarda, che vediamo di lui?, creata/ricreata per questa occasione e incentrata sul tema del colore e del riflesso, insieme a due esempi emblematici di cabane éclatée, strutture che sfidano la nozione tradizionale di spazio architettonico e si presentano come organismi aperti, pronti a dialogare con l’ambiente ospitante.

Il disegno come elemento progettuale: tra rigore tecnico e libertà creativa

Una sala è interamente dedicata agli studi grafici preparatori, che testimoniano il meticoloso processo ideativo alla base dei lavori in situ. Dalle misurazioni alla scelta cromatica, dalla coerenza formale alla resa visiva, il disegno assume un ruolo centrale nell’elaborazione dell’intervento finale, fondendo metodo e intuizione.

Tra le opere recenti spiccano anche Sous-verre e Arlecchino all’infinito, due installazioni che celebrano la trasparenza e la brillantezza dei colori, in particolare nel caso del soffitto a cassettoni in plexiglas che diffonde luce e tonalità vivaci – un chiaro richiamo alla tradizione teatrale e popolare dell’Arlecchino.

Buren e la città: gli interventi urbani tra Palazzo de’ Rossi e l’Antico Palazzo dei Vescovi

La mostra prosegue all’esterno, con interventi che valorizzano il patrimonio architettonico di Pistoia attraverso l’arte ambientale. Sul muro esterno di Palazzo de’ Rossi, lungo lo sdrucciolo di San Jacopo in Castellare, si può osservare l’intervento urbano Dalla terrazza alla strada: livello, dove il celebre motivo a strisce si adatta morfologicamente all’architettura, “scivolando” lungo la parete come un segno in movimento.

In Piazza del Duomo, sull’Antico Palazzo dei Vescovi, l’opera La facciata ai venti dialoga con le arcate rinascimentali attraverso tessuti a bande bianche e nere sospesi e mossi da ventilatori. Il movimento del tessuto genera un effetto ottico e simbolico che rimanda ai motivi decorativi della Cattedrale e del Battistero.

Il racconto filmico e il contesto storico: arte, memoria e territorio

A completare l’esperienza, nell’Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi sarà proiettato “À contre-temps, à perte de vue”, un film documentario firmato dallo stesso Buren che ripercorre oltre mezzo secolo di attività artistica attraverso 52 capitoli tematici. La proiezione è accompagnata da un’introduzione critica di Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

La mostra si svolge all’interno di un edificio dal forte valore simbolico e architettonico. Palazzo Buontalenti, già noto come Palazzo Sozzifanti, rappresenta uno degli esempi più rilevanti del tardo Rinascimento fiorentino a Pistoia. Restaurato e riaperto grazie alla Fondazione Caript, è oggi uno degli spazi espositivi di riferimento per l’arte contemporanea in Toscana.

Daniel Buren: un evento corale che coinvolge pubblico, istituzioni e imprese

Oltre alla valenza artistica, la mostra rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, istituzioni culturali e aziende private. Il progetto è sostenuto da partner come Intesa Sanpaolo, Conad Nord Ovest e Fondazione Nuovi Mecenati, con la partecipazione dell’Institut Français, dei Comuni di Pistoia e Quarrata, e il patrocinio dell’Ambasciata di Francia e della Regione Toscana.

In parallelo all’esposizione, è previsto un ricco calendario di attività educative, visite guidate, laboratori e momenti di approfondimento per adulti, famiglie e scuole. Il catalogo della mostra, pubblicato da Gli Ori, conterrà anche un’intervista esclusiva a Daniel Buren curata da Monica Preti.

Il sito Ufficiale di Palazzo Buontalenti: https://www.pistoiamusei.it/palazzo-buontalenti/

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