In Arabia Saudita si costruisce la città del futuro
Nel cuore del deserto saudita, dove le sabbie dorate si fondono con le acque cristalline del Mar Rosso, prende forma NEOM: una città che promette di ridefinire il concetto stesso di urbanizzazione, sostenibilità e innovazione. Questo ambizioso progetto rappresenta il cuore pulsante della Vision 2030 del Regno dell’Arabia Saudita, il piano strategico guidato dal principe ereditario Mohammed bin Salman per trasformare l’economia nazionale, affrancandola dalla dipendenza dai combustibili fossili.
Ma NEOM non è solo un’utopia urbana. È una visione concreta, in avanzata fase di realizzazione, suddivisa in dieci regioni distinte. Tra le più note troviamo The Line, Sindalah, Trojena, Oxagon e, più recentemente, Magna. Ogni progetto incarna un diverso paradigma di vita, tecnologia e rapporto con la natura. Tutto questo, però, parte da un nome. E il naming di NEOM è, esso stesso, una dichiarazione d’intenti.
Naming NEOM: un nome degno di un sogno
Il nome NEOM nasce da un’esigenza: identificare un progetto senza confini, universale, senza tempo. Un nome che fosse “né orientale né occidentale”, come voluto dal principe Mohammed bin Salman. Un’identità neutrale ma potente, evocativa ma semplice.
Il processo di selezione del nome fu lungo e articolato. Partendo da una lista di 2.000 opzioni, si è giunti, dopo vari filtri, a un ventaglio di cinque candidati. Nessuno, però, riusciva a incarnare appieno l’anima del progetto. Alcuni suggerirono di includere le iniziali del principe stesso, come “NEOVIA MBS” o “NMBS”, ma l’idea fu scartata: NEOM doveva parlare al mondo, non essere legato a una sola figura.
Alla fine, si scelse di unire due concetti fondamentali: il nuovo e il futuro.
“NEO”, dal greco “nuovo”, e la lettera “M”, che simboleggia due parole chiave in arabo: Mustaqbal (futuro) e Mohammed. Ne risultò NEOM, una parola nuova per un mondo nuovo.
I progetti di NEOM
NEOM non è una singola città, ma un insieme articolato di regioni, ognuna pensata per riscrivere un aspetto diverso della vita contemporanea: dal turismo al lavoro, dalla natura all’urbanistica. Ogni area è progettata come un ecosistema indipendente ma interconnesso, con un’identità precisa e una funzione strategica all’interno della visione più ampia del progetto. Di seguito, i cinque progetti chiave che stanno già trasformando il volto dell’Arabia Saudita.
Sindalah
Il primo progetto ad aprire i battenti è Sindalah, una spettacolare isola resort situata a pochi chilometri dalla costa saudita. Immersa nelle acque cristalline del Mar Rosso, Sindalah rappresenta la porta d’accesso esclusiva a NEOM, pensata per accogliere il turismo di lusso internazionale. Progettata dallo studio italiano Luca Dini Design and Architecture, l’isola si estende su una superficie di 840.000 metri quadrati, fondendo architettura raffinata, paesaggio naturale e servizi d’eccellenza.
A Sindalah, ogni dettaglio è pensato per offrire esperienze uniche: dagli yacht di lusso attraccati nel marina da 86 ormeggi, agli hotel a cinque stelle, ville panoramiche, e appartamenti di alto profilo. Cuore pulsante dell’isola è il Sindalah Yacht Club, disegnato con interni firmati Stefano Ricci, simbolo di eleganza senza tempo. Tra un beach club, un campo da golf sul mare e ristoranti gourmet, l’obiettivo è ambizioso: accogliere fino a 2.400 visitatori al giorno entro il 2028, offrendo un modello di turismo sostenibile e sofisticato.


The Line
Il progetto più visionario di NEOM è senza dubbio The Line, una metropoli lineare che si sviluppa su 170 km di lunghezza, 500 metri di altezza e appena 200 metri di larghezza. Una vera e propria città specchiante, sospesa tra deserto, montagne e mare, pensata per accogliere 9 milioni di abitanti all’interno di una struttura che sfida ogni convenzione architettonica esistente.
The Line non avrà strade, né auto, né emissioni: sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile e progettata per preservare il 95% del territorio naturale circostante. Ogni abitante avrà accesso ai servizi essenziali — scuole, ospedali, negozi — in meno di cinque minuti a piedi, e un sistema di alta velocità sotterraneo collegherà l’intera città da capo a capo in soli 20 minuti. Il primo tratto in costruzione, Hidden Marina, prevede 2,5 km di edifici fino a 500 metri di altezza e ospiterà oltre 200.000 residenti. The Line rappresenta una rivoluzione nell’idea stessa di città: non più espansione orizzontale, ma densità verticale intelligente e sostenibile.


Trojena
Alle pendici dei monti Jebel al Lawz, NEOM ha immaginato Trojena, una regione montuosa che porterà il concetto di turismo alpino nel cuore dell’Arabia Saudita. Situata a un’altitudine che raggiunge i 2.600 metri, Trojena si presenta come una destinazione montana tutto l’anno, grazie a un clima naturalmente temperato e a paesaggi mozzafiato.
Lontano dalle tradizionali destinazioni sciistiche, Trojena offrirà una combinazione inedita di sport invernali, ospitalità di lusso, spiritualità immersiva e benessere naturale. Le piste da sci, attive nei mesi più freddi, si trasformeranno in percorsi per escursioni, alpinismo e mountain bike nelle stagioni calde. Resort panoramici, laghi artificiali e spazi per eventi culturali completeranno l’offerta. Trojena è il simbolo di come natura e innovazione possano coesistere in equilibrio, creando nuove opportunità per il turismo sostenibile.


Oxagon
Se Sindalah rappresenta il lusso e The Line l’urbanistica del futuro, Oxagon è la fabbrica del domani. Situata lungo la costa meridionale di NEOM, Oxagon sarà la più grande struttura galleggiante del mondo e il principale hub industriale e logistico del progetto. Il suo design ottagonale, che dà nome alla città, riflette l’idea di una geometria efficiente, funzionale e altamente integrata.
Oxagon ospiterà un porto automatizzato e interconnesso con le principali rotte commerciali globali, oltre a centri di ricerca avanzata, manifattura ad alta tecnologia e infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale e alla robotica. Il tutto alimentato interamente da fonti energetiche pulite. Ma Oxagon non sarà solo un luogo di lavoro: sarà una comunità vivibile, con residenze, spazi verdi e servizi pensati per una vita armoniosa e produttiva. Un modello di città industriale che non sacrifica l’ambiente né la qualità della vita.


Magna
A nord di NEOM, affacciata sul Golfo di Aqaba, si estende Magna, un’area costiera lunga 120 chilometri dove natura, sostenibilità e turismo esperienziale si fondono in un unico paesaggio. Pensata come riserva naturale del futuro, Magna si distingue per la volontà di preservare il 95% del suo territorio, offrendo esperienze di immersione nella natura, rigenerazione dei coralli e protezione della biodiversità.
Il design di Magna punta su resort e hotel di lusso, ma anche su attività eco-compatibili come immersioni, vela, equitazione e golf. I visitatori potranno esplorare ambienti incontaminati, tra canyon rocciosi e spiagge vergini, in un contesto progettato per essere sostenibile e accessibile. Collegata strategicamente al NEOM Bay Airport, Magna diventerà un punto di riferimento per un nuovo modo di fare turismo, in cui l’avventura incontra la responsabilità ambientale.


Una visione che diventa realtà
NEOM non è solo un progetto edilizio: è una visione sistemica, un piano per ripensare l’umanità, il lavoro, l’ambiente, l’abitare. È una città senza precedenti che si erge come simbolo del nuovo Rinascimento arabo, fondato su tecnologia, sostenibilità, e qualità della vita.
Con un investimento previsto di 500 miliardi di dollari e una superficie totale di 26.500 km², NEOM punta a diventare un faro per il mondo, un laboratorio a cielo aperto per sperimentare il futuro. E mentre i lavori procedono, un tassello dopo l’altro, ciò che sembrava un’utopia si sta trasformando in la più ambiziosa opera urbanistica del XXI secolo.