Casa Sanlorenzo

A Venezia, dove l’arte incontra il mare: un nuovo laboratorio culturale per ripensare il presente

Nel cuore di Venezia, di fronte alla maestosa Basilica di Santa Maria della Salute, ha aperto le sue porte Casa Sanlorenzo, il nuovo spazio culturale firmato Sanlorenzo Arts, progetto avanguardistico della celebre maison della nautica di lusso.

Non una galleria, non un museo, ma un organismo vivo: un laboratorio in costante evoluzione, che si propone di ridefinire il rapporto tra arte, design, architettura e impresa, nel segno dell’etica e della bellezza.

L’inaugurazione è avvenuta il 3 giugno 2025, in occasione della prima edizione della Venice Climate Week e nel contesto della Biennale di Architettura. Un debutto non casuale, ma profondamente coerente con la vocazione del progetto: creare ponti tra mondi diversi, tra discipline, linguaggi e generazioni, con una visione che guarda al futuro attraverso il filtro dell’innovazione culturale.

Una nuova visione del ruolo del brand: tra impresa e cultura

“Casa Sanlorenzo rappresenta la volontà di Sanlorenzo di assumere un ruolo culturale attivo”, afferma Massimo Perotti, Executive Chairman dell’azienda.

Non possiamo più limitarci a produrre yacht straordinari. Abbiamo la responsabilità di contribuire al pensiero contemporaneo. Di offrire un luogo fisico dove l’arte non decora, ma interroga, dove il design non impressiona, ma accompagna. Dove la bellezza non è un lusso, ma un valore etico”.

È questa l’anima di Sanlorenzo Arts, l’incubatore creativo del brand, da cui nasce Casa Sanlorenzo: un contenitore aperto, inclusivo, dove si incontrano arte visiva, architettura, design e pensiero critico. Uno spazio progettato non per mostrare, ma per generare. Non per custodire, ma per stimolare.

Architettura tra rispetto e invenzione: la firma di Lissoni

Il progetto architettonico porta la firma di Piero Lissoni e del suo studio Lissoni & Partners, da anni partner creativo del brand. Casa Sanlorenzo sorge all’interno di una villa degli anni ’40, restaurata con delicatezza e audacia. Il rispetto per l’identità storica dell’edificio si fonde con l’innovazione progettuale: le facciate in mattone sono state recuperate, i pavimenti originali parzialmente conservati e valorizzati. Laddove il restauro non era possibile, il linguaggio contemporaneo ha preso il sopravvento con eleganza, attraverso superfici in cemento, pareti bianche e inserti in vetro.

Elemento simbolico e tecnologico al centro del progetto è la scala in vetro, sospesa e leggera, che attraversa lo spazio collegando i piani come un gesto di trasparenza e apertura. Accanto, il nuovo ponte progettato da Lissoni, realizzato in metallo prefabbricato con finiture in pietra d’Istria e legno scolpito come un remo veneziano: un ponte culturale prima che fisico, che coniuga funzionalità, memoria storica e tensione poetica.

Un ambiente flessibile, inclusivo e sensoriale

Casa Sanlorenzo si sviluppa su circa 1000 mq, di cui oltre 700 dedicati a mostre, installazioni e alla collezione d’arte contemporanea del brand, in continua evoluzione. Lo spazio include anche un grande giardino di circa 600 mq, rarità nella trama urbana veneziana, concepito come estensione naturale degli ambienti interni e come luogo di sosta, riflessione e dialogo.

Ogni dettaglio architettonico e progettuale è pensato per favorire un’esperienza immersiva e modulabile. Il sistema di illuminazione adattiva, per esempio, consente di plasmare la luce secondo le esigenze delle opere esposte, esaltandone le qualità e guidando lo sguardo del visitatore. I materiali – dal Portoro al cemento, dalla palladiana al vetro – dialogano tra loro in un equilibrio sottile tra tradizione e sperimentazione.

Tra arte e impresa: un ponte verso il futuro

Casa Sanlorenzo non è solo uno spazio fisico, ma un manifesto. Una dichiarazione d’intenti che afferma la necessità di un nuovo approccio alla progettualità e all’identità di marca, dove arte e impresa si incontrano come strumenti di trasformazione.

La collezione d’arte ospitata nella sede veneziana racconta questa tensione: una selezione di opere dal 1965 a oggi, che riflettono le trasformazioni culturali, estetiche e sociali degli ultimi decenni. Un ponte generazionale e linguistico, che Sanlorenzo sceglie di costruire non con intenti celebrativi, ma con spirito critico e dinamico.

Non a caso, Casa Sanlorenzo è anche una delle sedi ufficiali della Venice Climate Week: dal 4 al 6 giugno ospita i Sanlorenzo Talks, serie di incontri e dialoghi su transizione ecologica, sostenibilità e innovazione, con la partecipazione di voci autorevoli del panorama scientifico, industriale e artistico. Un’occasione per ribadire il ruolo dell’arte come catalizzatore di pensiero e azione.

Una nuova rotta per il contemporaneo

Casa Sanlorenzo è un progetto ambizioso, ma profondamente necessario. In un’epoca in cui tutto sembra smaterializzarsi, questo spazio reinveste nella presenza, nell’esperienza, nello sguardo condiviso. È una casa nel senso più profondo del termine: un luogo che accoglie, interroga, nutre. Un hub culturale che non si limita a rappresentare il presente, ma vuole immaginarlo e plasmarlo.

Come afferma ancora Piero Lissoni, “Casa Sanlorenzo è un’architettura che mostra mondi differenti. Non una vetrina, ma un dispositivo vivo per accedere alla complessità del contemporaneo”. E in questo senso, la sua collocazione veneziana non è casuale, ma essenziale: Venezia, crocevia di culture e laboratorio permanente di visioni, è lo specchio perfetto per un progetto che vuole aprire nuove rotte nel panorama della cultura, dell’arte e del design.

In un mondo che cambia, Casa Sanlorenzo si fa faro e bussola: uno spazio che non si limita a raccontare il futuro, ma lo costruisce. Un ponte ideale che connette acqua e pensiero, materia e visione. Un gesto di bellezza e responsabilità.

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