170 anni di arte, innovazione e vetro muranese: il Museo del Vetro celebra la leggenda dei Fratelli Toso
Una storia di fornaci e di famiglie, di maestri e designer, di tradizione e rivoluzione. Il Museo del Vetro di Murano rende omaggio ai 170 anni della storica vetreria Fratelli Toso con la mostra Storie di fabbriche. Storie di famiglie, a cura di Chiara Squarcina e Caterina Toso.
Un percorso che intreccia memoria e contemporaneità, ripercorrendo le tappe salienti di una delle più longeve e influenti dinastie muranesi. In esposizione, fino al 24 novembre 2025, oltre 250 pezzi tra vetri, murrine, disegni originali, fotografie e documenti d’archivio custoditi dalla famiglia: una costellazione di forme e colori che racconta un secolo e mezzo di ricerca stilistica, sperimentazione tecnica e creatività senza compromessi.
Una storia che ricomincia dalla cenere
Fondata nel 1854 dai sei fratelli Toso, la vetreria Fratelli Toso segna la rinascita dell’arte vetraria muranese dopo la crisi ottocentesca che aveva quasi spento le fornaci dell’isola.
Le prime creazioni guardano al passato, reinterpretando calici rinascimentali, lampadari barocchi e vetri ispirati agli stili antichi, seguendo il gusto revivalista del tempo. Il riconoscimento arriva presto: nel 1864, alla Prima Esposizione Vetraria Muranese, la fornace conquista l’unica medaglia d’oro grazie a un monumentale lampadario, oggi prezioso patrimonio delle collezioni del Museo del Vetro.
Dal Liberty al Déco, il secolo breve della Toso
Tra fine Ottocento e primi del Novecento, la vetreria spazia dallo Stile Antico allo Stile Moderno, con incursioni nell’Art Nouveau grazie alla collaborazione con l’artista norvegese Hans Stoltenberg Lerche. Negli anni Venti, il gusto si fa più essenziale: vetri soffiati leggeri, linee pulite, decorazioni sottili, in sintonia con il Déco. Nomi come Guido Cadorin e Vittorio Zecchin firmano calici e bicchieri che ancora oggi sorprendono per la loro delicatezza e proporzione.
Parallelamente, la fornace esplora nuovi linguaggi materici: vetri pulegosi, incamiciati, paste vitree e murrine dalle composizioni irregolari. Nascono i Mutras e i Marmorini, vere e proprie sculture di colore e trasparenza.
Il dopoguerra e l’età d’oro della murrina moderna
Il secondo dopoguerra segna un capitolo decisivo: sotto la direzione artistica di Ermanno Toso, la murrina – tecnica distintiva della vetreria – si reinventa in chiave contemporanea. Le tessiture geometriche cedono il passo a pattern dinamici, talvolta astratti, talvolta evocativi di paesaggi e trame naturali.
Accanto a lui, il pittore Pollio Perelda porta un linguaggio cromatico più libero, mentre Rosanna Toso, unica donna in ruoli dirigenziali nella storia della ditta, imprime una sensibilità minimalista e una visione manageriale proiettata al futuro.
Negli anni Sessanta e Settanta, con Giusto e Renato Toso, l’azienda apre al design d’arredo e all’illuminazione: vetro cristallo, monocromie pure, lampade-scultura e centrotavola che dialogano con l’architettura e il gusto internazionale.
Una mostra che è anche un archivio vivente
La mostra si propone come un vero e proprio archivio vivente, trasformando la storia della Fratelli Toso in un racconto visivo.
Il percorso espositivo al Museo del Vetro – Spazio Ex Conterie non si limita a esporre oggetti: mette in luce processi creativi, disegni preparatori, intuizioni e contaminazioni culturali che hanno reso la Fratelli Toso un nome riconosciuto in tutto il mondo.
La retrospettiva mostra come una manifattura possa attraversare un secolo e mezzo di storia, restando fedele alle proprie radici e al tempo stesso aperta all’innovazione, con un continuo dialogo tra passato e presente.
Informazioni
Mostra: Storie di fabbriche. Storie di famiglie – FRATELLI TOSO
Date: 12 luglio – 24 novembre 2025
Luogo: Murano, Museo del Vetro – Spazio Ex Conterie
A cura di Chiara Squarcina e Caterina Toso
Oltre 250 opere tra capolavori storici e rarità d’archivio, visitabili con il biglietto e l’orario del museo.

