Siamo Tutti Umani, Oltre il Brand
L’operazione di rilancio di Balenciaga ha preso una nuova direzione. La presentazione della collezione Resort 2025 nel mondo asiatico ha segnato un cambiamento. Tuttavia, è stato alla Paris Fashion Week che il vero cuore della visione di Demna Gvasalia si è manifestato. La sfilata Spring/Summer 2025 (SS25), tenutasi durante la penultima giornata della settimana della moda parigina, è stata un evento carico di emozioni e di significati profondi.
La location ha mantenuto i caratteristici toni scuri e un’atmosfera inquietante. Questo ha creato un senso di mistero che ha sempre accompagnato le sfilate di Balenciaga. Come di consueto, tra il pubblico si contavano numerosi VIP, ambasciatori del brand e amici personali del direttore creativo. Era presente anche una forte partecipazione di celebrità asiatiche. Questi ambasciatori del marchio sono fondamentali per l’espansione di Balenciaga in un mercato strategico come quello orientale. Qui, il brand sta registrando una crescente popolarità.
Demna, però, ha voluto andare oltre il solito spettacolo. Il fulcro della scenografia, il tavolo su cui si è svolta la sfilata, non era un semplice elemento estetico. Rappresentava un omaggio ai suoi primi passi nel mondo della moda. Da bambino, disegnava e ritagliava abiti su cartoncino, organizzando piccole sfilate sul tavolo della cucina di sua nonna. Questo tavolo, simbolo di creatività e passione infantile, diventa ora il simbolo del suo ritorno alle radici. È un ponte tra il passato e il presente.
L’intera sfilata è stata accompagnata da un invito speciale. Si trattava di un pacchetto di caramelle al limone e menta, le sue preferite da bambino. Era incluso anche un anello inciso con la data e il luogo dell’appuntamento. Questo dettaglio simboleggia un matrimonio con la moda stessa. Non è solo un richiamo sentimentale, ma anche un tributo alla passioneche ha plasmato la sua carriera.
La collezione SS25 di Balenciaga
La collezione SS25 di Balenciaga è un viaggio nel passato di Demna, ma è anche una riflessione sul presente. La sfilata inizia con look intimi, dove lingerie e dettagli sensuali sono protagonisti. Sulle note di “Why Don’t You Do Right?” di Kansas Joe McCoy, resa celebre dall’iconica Jessica Rabbit, si percepisce una sensualità raffinata. Gioca con trasparenze, guêpière, fiocchi e bustier. Tuttavia, questa sensualità non è mai volgare. È piuttosto enigmatica, quasi a suggerire una femminilità misteriosa.
I primi look si concentrano su dettagli trompe-l’œil, dove la lingerie appare come un ricamo sottile sui tessuti. Le modelle sfilano con abiti lunghi, attillati e neri, con un’eleganza quasi gotica. Demna introduce anche pellicce sopra merletti. Questo accostamento aggiunge una nota di lusso e decadenza. I contrasti si fanno notare anche nelle leggerezze delle trasparenze.
Il denim è uno degli elementi centrali della collezione. Ci sono total look in jeans con silhouette destrutturate e a vita bassa, che richiamano gli anni 2000, ma con un tocco contemporaneo. I giubbotti over sono abbinati a lingerie a vista. Questa scelta crea una dissonanza voluta tra l’aspetto pratico e quello intimo. I giubbotti sono ampi, con le spalle esagerate. Le modelle portano le mani all’interno dei giubbotti, accentuando il contrasto tra la voluminosità del capo e la figura sottostante.
Un elemento chiave della collezione è la decostruzione. I capi sembrano smontarsi e riassemblarsi in modo nuovo. I giubbotti in pelle diventano copricapi. I jeans si trasformano in trench. Le gambe dei pantaloni si piegano a creare colletti. Questo gioco di trasformazioni sottolinea la capacità di Demna di reinventare i capi più semplici in modo complesso e concettuale.
La collezione prosegue con giacche spencer a doppio petto. Queste sono abbinate a pantaloni bumster a vita ultra bassa, quasi inesistenti. La linea a clessidra, ripresa dagli archivi di Cristóbal Balenciaga, viene reinterpretata attraverso la lente moderna di Demna. Il risultato è qualcosa di nuovo, che rispetta la tradizione sartoriale del marchio.
Accessori, Musica e Atmosfera
Non mancano gli accessori audaci. Tra i più iconici spiccano gli occhiali-benda. Questi coprono quasi interamente il volto delle modelle. Conferiscono un aspetto futuristico e misterioso. “Gimme More” di Britney Spears risuona come colonna sonora mentre gli abiti si trasformano e si destrutturano. La combinazione di musica pop e design d’avanguardia crea un contrasto interessante. Questo sottolinea la capacità di Demna di giocare con il passato e il presente in modo provocatorio.
Le sneaker Zoom In, con proporzioni esagerate, sono un altro elemento chiave della collezione. L’iPhone indossato come una manetta al polso, illuminato dalla scritta Balenciaga, rappresenta l’interesse di Demna per il mondo tecnologico e digitale. Un aspetto che si riflette anche nella sua estetica futuristica.
I modelli sfilano con il volto coperto da cappellini che sembrano maschere. Questo accentua un senso di alienazione e distacco. Le felpe, con scritte come “Fashion Designer” e “Human Being”, ci ricordano che la moda non è solo un’industria. Essa è un’espressione umana, un modo di raccontare storie personali e collettive.
Un messaggio oltre il Brand: Umanità e Passione
La sfilata SS25 di Balenciaga non è solo una celebrazione della moda. Essa è anche un’esplorazione del ruolo del direttore creativo nel mondo contemporaneo. Demna ha dimostrato di saper andare oltre la semplice reinterpretazione degli archivi del brand. Scava invece nel suo archivio personale per raccontare una storia di evoluzione e di crescita. Questa narrazione non riguarda solo la moda, ma anche l’esperienza umana.
L’operazione non è mera nostalgia. È un modo per mettere in scena il suo percorso personale e professionale. Mostra come la sua passione per la moda abbia radici profonde e intime. Se molti designer si stanno concentrando sugli archivi storici dei marchi, Demna guarda dentro di sé. Rileggere la realtà di oggi attraverso la lente della sua esperienza è un atto di coraggio.
Il vero messaggio che emerge dalla collezione è chiaro. Dietro ogni abito, dietro ogni brand, c’è una persona. Dietro ogni direttore creativo, c’è una storia personale fatta di carne, ossa e passioni. Demna ci invita a ricordare che siamo tutti umani, con sogni e visioni che plasmano il nostro lavoro e la nostra esistenza.
Forse è questo il vero trionfo di Demna. Egli invita a tornare all’umanità. Raccontare storie che ci accomunano e che parlano a tutti noi è fondamentale. Quanti giovani oggi indossano una felpa con la scritta “Fashion Designer” e coltivano la stessa passione? Forse è proprio a loro che Demna si rivolge. Ricorda che dietro ogni grande brand c’è una persona con una visione e un sogno. E quel sogno merita di essere raccontato.

