Carlo Ratti Designato Curatore della Mostra Internazionale
Venezia, 21 dicembre 2023 – In un annuncio carico di aspettative, il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha ufficializzato giovedì 21 dicembre la nomina di Carlo Ratti quale Direttore del Settore Architettura.
L’incarico specifico affidato a Ratti è quello di curare la 19ª Mostra Internazionale di Architettura, programmata dal 24 maggio al 23 novembre 2025 a Venezia.
Il Professor Carlo Ratti, figura di spicco nell’ambito dell’architettura e dell’ingegneria, ha accolto l’incarico con entusiasmo, sottolineando:
“Noi architetti amiamo pensare di essere ‘smart’, ma la vera intelligenza è ovunque: dal genio disincarnato dell’evoluzione naturale alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una saggezza collettiva diffusa. Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve saper sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di curare la Biennale Architettura 2025.“
Il Profilo di Carlo Ratti: Un Architetto, Ingegnere e Pensatore Visionario
Carlo Ratti, laureato in architettura e ingegneria, attualmente ricopre la cattedra di professore presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e il Politecnico di Milano. La sua leadership si estende anche al ruolo di direttore del Senseable City Lab e al coinvolgimento come socio fondatore dello studio di architettura e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, con sedi a Torino, New York City e Londra.
Dopo essersi laureato presso il Politecnico di Torino e l’École Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi, Ratti ha proseguito gli studi, conseguendo un Master of Philosophy e un PhD in Architettura presso l’Università di Cambridge in Inghilterra. La sua tesi di dottorato è stata completata come Fullbright Scholar presso il MIT.
CRA Carlo Ratti Associati è riconosciuto come uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nella pianificazione urbana. Ratti ha co-autore di oltre 750 pubblicazioni scientifiche. Tra queste spicca “Atlas of the Senseable City”, scritto con Antoine Picon e pubblicato dalla Yale University Press. Il suo contributo non si limita all’ambito accademico. Sono suoi regolari articoli di opinione su prestigiosi media internazionali, tra cui The New York Times, Financial Times, The Guardian, Project Syndicate, Le Monde, Süddeutsche Zeitung, Corriere della Sera e El Pais. Carlo Ratti ricopre anche il ruolo di co-presidente del Global Future Council su Città e Urbanizzazione del World Economic Forum.
L’esperienza curatoriale di Ratti comprende ruoli di rilievo in progetti distribuiti in diverse parti del mondo. Ha servito come direttore didattico allo Strelka Institute for Media, Architecture and Design di Mosca, curatore del BMW Guggenheim Pavilion di Berlino. Oltre a essere curatore del padiglione Future Food District durante Expo Milano 2015. Inoltre, ha svolto il ruolo di capo curatore dell’ottava Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen (UABB) nel 2019. È stato co-curatore della seconda Biennale di Design di Porto nel 2021 e Mediatore Creativo responsabile della pluripremiata Visione Urbana della Biennale Nomade Europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022.
I progetti architettonici di Ratti hanno ottenuto risonanza internazionale, con esibizioni presso istituzioni di prestigio come il MoMA (The Museum of Modern Art) di New York, La Biennale di Venezia (Mostre Internazionali di Architettura), il Design Museum di Barcellona, il Science Museum di Londra e il MAXXI di Roma. Tre delle sue realizzazioni – il Digital Water Pavilion, la Copenhagen Wheel e Scribit – sono state inserite nell’annuale elenco delle “Migliori Invenzioni dell’Anno” della rivista TIME. La rivista Fast Company lo ha definito uno dei “Designer più influenti d’America”. Mentre Blueprint Magazine lo ha inserito nella lista delle “Persone che cambieranno il mondo del design”. Bloomberg lo ha riconosciuto come il “filosofo della città sensoriale”.
La Visione di Carlo Ratti per la Biennale Architettura 2025: Un’intelligenza Condivisa per un Mondo in Evoluzione
Carlo Ratti, il nuovo curatore della Biennale Architettura 2025, presenta una visione audace e innovativa che promette di rivoluzionare l’intero contesto dell’evento. La scelta di Ratti, a seguito del recente flop della mostra, rappresenta una svolta significativa. Infatti reintroduce un curatore italiano e porta in primo piano una prospettiva fresca e giovane. Ratti ha appena varcato la soglia dei 50 anni.
La sua visione emerge chiaramente dalle sue parole. Ratti sottolinea come l’intelligenza, lungi dall’essere concentrata solo nell’ambito degli architetti, è diffusa in tutto il mondo. Dalla genialità dell’evoluzione naturale alla potenza di calcolo in continua crescita dei computer e alla saggezza collettiva diffusa. Il curatore invita a esplorare e sfruttare ogni forma di intelligenza disponibile per affrontare le sfide attuali. Immagina un futuro in cui l’architettura diventa un veicolo per canalizzare e manifestare questa intelligenza globale.
Ciò che possiamo aspettarci dalla sua curatela è una Biennale Architettura 2025 che trascende i confini tradizionali, abbracciando concetti avanzati e soluzioni innovative. Ratti sembra deciso a spingere l’architettura oltre i limiti convenzionali, sfruttando la diversità delle intelligenze umane e artificiali. Plasmerà un ambiente espositivo che riflette il nostro mondo in costante evoluzione.
Sotto la guida di Carlo Ratti si prospetta come un’esperienza rivoluzionaria. La creatività, la tecnologia e la saggezza collettiva convergeranno per delineare il futuro dell’architettura.
La Biennale Architettura 2025: Un Appuntamento da Segnare nel Calendario
Oltre alla prestigiosa nomina, il Consiglio di Amministrazione ha ufficializzato le date della 19ª Mostra Internazionale di Architettura. Avrà luogo dal 24 maggio al 23 novembre 2025, con una pre-apertura prevista il 22-23 maggio.
La Biennale Architettura 2025 si configura come un evento di spicco nel panorama internazionale. Un crocevia dove intelligenza, innovazione e saggezza collettiva convergeranno per affrontare le sfide e le opportunità che caratterizzeranno il futuro dell’architettura. Un appuntamento da segnare nel calendario di tutti gli appassionati del settore e oltre.
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