Design al femminile. Il progetto sensibile

Il Civico Archivio Fotografico presenta 32 ritratti di designer donne

Dal 24 gennaio al 7 febbraio 2025, il Castello Sforzesco di Milano ospita una mostra straordinaria che celebra il design al femminile attraverso un progetto unico e coinvolgente. La mostra, dal titolo “Design al femminile. Il progetto sensibile”, presenta 32 ritratti di designer donne internazionali, immortalate in immagini che raccontano non solo la loro creatività, ma anche la loro visione del mondo e il profondo legame emotivo che unisce ogni designer al proprio lavoro.

Questa mostra è curata da Maria Christina Hamel, una delle voci più autorevoli nel panorama del design contemporaneo, e si avvale della collaborazione di dieci fotografi e fotografe dell’Istituto Italiano di Fotografia (IIF). Ogni ritratto, che non si limita a essere una semplice rappresentazione visiva, è il risultato di un incontro tra la fotografa, la designer e l’oggetto che meglio la rappresenta. L’oggetto scelto, infatti, è un elemento centrale nella narrazione visiva e simbolico del legame tra la professionista e il suo lavoro. Ogni designer ha scelto personalmente il luogo milanese dove avvenire l’incontro con i fotografi, un altro dettaglio che sottolinea l’importanza del contesto emotivo in cui nasce ogni creazione.

Un progetto che mette in luce il lato sensibile del design

Il progetto non si limita a esplorare il design dal punto di vista tecnico, ma ne esamina l’aspetto più profondo, legato alla sensibilità, alle emozioni e alle storie personali di chi crea. Ogni designer è ritratta con un oggetto che per lei ha un valore speciale, non solo dal punto di vista estetico, ma anche personale e simbolico. Questo approccio permette di scoprire il design come una forma d’arte che esprime emozioni, esperienze e idee.

Grazie alla collaborazione con il Civico Archivio Fotografico di Milano, la mostra è una finestra aperta sul mondo del design al femminile, un mondo che, per la prima volta, viene esplorato attraverso una lente che ne svela la dimensione più intima e autentica. Il risultato finale è una serie di ritratti fotografici che vanno oltre la superficie, rivelando l’essenza di ciascuna designer e il suo approccio creativo.

32 designer, 32 storie uniche

Fra le designer ritratte ci sono nomi di grande rilievo come Luisa BocchiettoSantina BoniniAlessandra BrunoPaola NavoneSonia PedrazziniMarta Sansoni, e molte altre. Ognuna di loro è rappresentata in un ritratto che non è solo un’immagine statica, ma una vera e propria narrazione visiva. Ogni designer ha avuto la possibilità di raccontare la propria storia attraverso il proprio lavoro, e attraverso l’oggetto che ha scelto di portare con sé per l’incontro con il fotografo. Questo elemento simbolico assume un significato profondo, che va oltre la semplice estetica dell’oggetto, e diventa il veicolo per trasmettere emozioni e sensazioni.

In questo modo, ogni ritratto diventa una riflessione sulla relazione tra l’individuo e l’oggetto, tra la progettazione e la sua realizzazione, e tra l’arte del design e la personalità di chi lo crea. Le fotografe e i fotografi dell’Istituto Italiano di Fotografia sono riusciti a catturare l’anima di ciascuna designer, mettendo in luce la cura e l’attenzione ai dettagli che contraddistinguono ogni progetto, facendo emergere la forza creativa e la sensibilità che caratterizzano il lavoro delle donne nel design.

Un viaggio tra emozioni e forme

La mostra offre al pubblico un’esperienza che va oltre la semplice osservazione delle immagini. Ogni scatto racconta una storia, una sensibilità che emerge attraverso l’uso dei materiali, dei colori e delle forme. Il design al femminile non è solo una questione di stile, ma di approccio e di filosofia. Le designer protagoniste di questa mostra, infatti, non sono solo professioniste che lavorano nel campo del design, ma anche donne che, con il loro lavoro, riescono a trasmettere la propria emotività e la propria visione unica del mondo.

L’incontro tra il fotografo e la designer è stato pensato come un dialogo, una connessione che si esprime attraverso la scelta dell’oggetto, il contesto in cui viene scattata la fotografia e l’atteggiamento della designer stessa. La mostra diventa quindi un’occasione per entrare nel cuore del design al femminile, scoprendo le radici di un mondo che spesso rimane in ombra ma che è, senza dubbio, una delle forze trainanti della creatività contemporanea.

Il volume: un racconto a 360 gradi

In occasione dell’inaugurazione della mostra, verrà presentato anche un volume dal titolo “Design al femminile. Il progetto sensibile”. Questo libro, che raccoglie i 32 ritratti fotografici accompagnati da un testo evocativo scritto da ciascuna designer, rappresenta un’opportunità unica di scoprire più a fondo le storie e le riflessioni delle protagoniste della mostra. Ogni designer ha avuto l’opportunità di raccontare il proprio percorso professionale e la propria visione del design, offrendo al lettore un punto di vista personale che arricchisce ulteriormente l’esperienza della mostra.

Il volume diventa così non solo un complemento alla visita, ma una testimonianza del valore del design al femminile e della sua capacità di raccontare storie, emozioni e legami attraverso la forma e la funzionalità degli oggetti.

Un’esperienza da non perdere

“Design al femminile. Il progetto sensibile” non è solo una mostra di design, ma un invito a riflettere sul valore del punto di vista femminile nel mondo della creazione e dell’innovazione. La mostra, allestita nella suggestiva Sala Bertarelli del Castello Sforzesco, offre una visione originale e intensa di un mondo che merita di essere scoperto, celebrato e valorizzato. Non solo per il design che produce, ma anche per il modo in cui le donne hanno contribuito e continuano a contribuire a definire la cultura del nostro tempo.

Dettagli della mostra:

  • TitoloDesign al femminile. Il progetto sensibile
  • Date: 24 gennaio – 7 febbraio 2025
  • Inaugurazione: Venerdì 24 gennaio 2025, ore 18:00
  • Location: Castello Sforzesco, Sala Bertarelli – Archivio Fotografico, Milano
  • Ingresso: gratuito

Curatrice: Maria Christina Hamel
Fotografi: Istituto Italiano di Fotografia (IIF)
Collaborazione: Civico Archivio Fotografico di Milano

Il sito del castello di Milano: https://www.milanocastello.it

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