HARRIS REED SS25

Il trionfo del Riuso e del Romanticismo scultoreo

Harris Reed, figlio del produttore premio Oscar Nicholas Reed, ha presentato la sua attesissima collezione primavera-estate 2025 (SS25) durante la London Fashion Week 2024.

Stilista noto per il suo impegno verso una moda fluida e senza genere, Reed ha conquistato il pubblico con abiti scultorei e accessori spettacolari, che spesso sfidano le convenzioni tradizionali dell’abbigliamento. Il suo stile inconfondibile e innovativo è caratterizzato da creazioni che sono vere e proprie opere d’arte, con silhouette imponenti e cappelli dalle forme visionarie.

Parallelamente al suo lavoro per Nina Ricci, Reed utilizza il suo brand personale come uno spazio per esplorare liberamente la propria creatività. Qui la moda diventa scultura: ogni abito è progettato per esaltare la tridimensionalità e giocare con il volume. La sua couture è celebrata per la capacità di spingere i confini tra il maschile e il femminile, con un impatto sociale potente.

Oltre alle sue sfilate, Harris Reed ha scritto un libro intitolato Fluid: A Fashion Revolution, dove esplora l’evoluzione della moda fluida. In questo testo, lo stilista invita il pubblico a ripensare il modo in cui vestiamo e ci identifichiamo attraverso l’abbigliamento, incoraggiando un’espressione più autentica e personale. Reed è stato indossato da figure iconiche come Harry Styles, Adele e Beyoncé, segnando momenti indimenticabili nel panorama culturale.

La collezione SS25, ispirata ai costumi romantici della serie Bridgerton, ha segnato il suo debutto ufficiale nel calendario della London Fashion Week, anche se in anticipo rispetto al programma ufficiale. Questa strategia, adottata da molti brand emergenti, mira a ottenere maggiore visibilità, sfruttando l’effetto sorpresa. Nonostante la crisi che sta investendo la moda londinese, con molti marchi in difficoltà, Reed continua a dimostrare un altissimo livello di artigianalità e innovazione.

La Collezione SS25 di Harris Reed: “Encore”

Per la sua collezione primavera-estate 2025, Harris Reed ha scelto un’ambientazione spettacolare: la galleria della Tate Modern di Londra, all’interno di una ex centrale elettrica trasformata in museo. La scelta della Tate, luogo che ospita opere di artisti come Boccioni, Dalì, Magritte e Mondrian, ha amplificato il concetto della moda come arte. Intitolata Encore, la collezione si basa su un concetto di sostenibilità e riuso dei materiali, esplorando l’idea che i tessuti possano avere una seconda vita.

Reed ha trascorso mesi a cercare tessuti vintage su piattaforme di rivendita come Depop, Etsy ed eBay, trovando pezzi unici come un pizzo Art Nouveau e un damasco di seta dorata proveniente da un’antica tappezzeria. Tra le sue scoperte ci sono anche pannelli di tende in raso duchesse e fiori neri in 3D, realizzati con vecchi tessuti di merceria. Ogni capo della collezione è una fusione di passato e presente, reinterpretato con un’estetica drammatica.

Un esempio di questa maestria è un abito realizzato con tre tovaglie di pizzo Point de Venise di 200 anni, cucite insieme per creare una silhouette scultorea. C’è anche un mini-abito in organza di seta bianca. Questo è decorato con fiori neri tridimensionali e drammatici panier sui fianchi, che ricordano le braccia di una sedia. Ogni look appare come una vera e propria opera d’arte, pensata per lasciare il pubblico senza parole.

La ricerca di Reed si è estesa anche agli archivi del V&A Museum, dove ha studiato attentamente la costruzione di corsetti storici sotto la guida di restauratori in guanti bianchi. Questa immersione nel passato si riflette nei dettagli architettonici della sua collezione, con corsetti dalle linee alate e crinoline che donano struttura ai capi.

La collezione Encore è un omaggio al potere della narrazione attraverso i tessuti. Reed ha dimostrato che la moda non è solo una questione di tendenze, ma un dialogo costante tra passato e futuro, dove ogni abito può raccontare una storia. L’utilizzo di tessuti antichi infonde nuova vita al concetto di riuso, trasformando l’abbigliamento in una celebrazione dell’individualità.

Sulla passerella, Ashley Graham ha aperto la sfilata con un abito senza spalline in velluto e raso avorio, abbinato a un corsetto dorato scintillante. L’atmosfera ricordava l’haute couture più teatrale, con dettagli che omaggiavano Alexander McQueen, come un abito dal bavero che scendeva sulla schiena, rivelando audacemente i glutei. Tra i capi più iconici della sfilata, anche pantaloni svasati abbinati a corsetti monocromatici con cuciture a contrasto e un colletto asimmetrico in stile Medici.

Reed ha capito il potere trasformativo della moda, utilizzandola come strumento per sfidare le identità imposte dalla società. Sulla passerella, il suo messaggio è forte: l’inclusività e la fluidità di genere non sono solo tendenze. Anzi sono una rivoluzione culturale che sta plasmando il futuro della moda. Reed offre un megafono potente a queste tematiche, mostrando che l’abbigliamento può essere un mezzo per esprimere la propria verità interiore.

Una Rivoluzione Oltre le Tendenze

Con Encore, Harris Reed non solo ci ha mostrato abiti mozzafiato, ma ha anche lanciato un messaggio potente sulla moda come strumento di espressione personale. In un momento in cui il mondo della moda londinese sta attraversando una crisi, Reed rappresenta una voce rivoluzionaria che continua a sfidare le norme, offrendo una visione del futuro che è inclusiva, sostenibile e incredibilmente creativa.

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Harris Reed SS25 – i look

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