ALAÏA FW25

Le culture differenti e le idee nuove nella moda globale

La collezione Alaïa FW25 ha sfilato con grande successo durante la Paris Fashion Week, portando una ventata di creatività e innovazione firmata dal direttore creativo Pieter Mulier. Con questa nuova collezione, Mulier prosegue il suo percorso, continuando a riscrivere la storia della maison, che si è rinnovata sotto la sua guida. Dopo una serie di successi, il designer ha portato il brand a un nuovo capitolo, facendo sì che la sua sfilata fosse una delle più attese di questa edizione della settimana della moda parigina. La comunicazione adottata da Alaïa ha contribuito a creare un effetto di suspense, evitando le dirette tradizionali e scegliendo di presentare l’evento tramite un video che, cucito ad arte, ha amplificato l’esperienza emotiva di ciò che stava accadendo nel backstage del brand. Questo approccio, decisamente innovativo, ha ulteriormente consolidato Alaïa come uno dei marchi più interessanti e rivoluzionari nel panorama della moda parigina.

Parte del gruppo Richemont, uno dei colossi del lusso, Alaïa continua a essere un simbolo di eleganza e raffinatezza. La collezione FW25 rappresenta una fusione perfetta di geografiestorie e culture internazionali, creando un risultato estetico che sfida le convenzioni tradizionali della moda. I capi della collezione sono diventati vere e proprie sculture da indossare, incorniciando la figura femminile in un’armonia unica tra tradizione e innovazione. Un tema ricorrente che si fa notare in modo evidente è l’idea del volto della donna: ogni look è concepito per incorniciare il viso, quasi come se fosse un dipinto vivente, conferendo a ogni modello un’aria di eleganza e mistero.

La location e l’atmosfera unica della sfilata

La sfilata FW25 ha avuto luogo all’interno dell’atelier di Alaïa, situato nel cuore dell’11° arrondissement di Parigi. Questa scelta non è casuale: l’atelier non è solo la casa storica del brand, ma anche un luogo simbolico che inaugura una nuova fase della maison. Il design e l’atmosfera dell’evento sono stati arricchiti dalle sculture dell’artista Mark Manders, che hanno creato un contrasto affascinante con le creazioni di Mulier, conferendo alla sfilata un aspetto quasi surrealista e artistico. Ogni angolo dell’atelier sembrava progettato per riflettere l’intreccio tra moda e arte, due mondi che si fondono senza soluzione di continuità.

La colonna sonora che ha accompagnato la sfilata è stata composta appositamente per la mostra Liefde. L’autore, Gustave Rudman, ha creato un brano originale, interpretato dal soprano Fatma Saïd, con il testo scritto da Khalil Gibran. Il brano, dal titolo “Aatini al-Nay wa-Ghanni”, ha aggiunto una dimensione emotiva alla sfilata, accompagnando le modelle in un’atmosfera quasi mistica. La musica energica e coinvolgente, insieme alle sculture che decoravano la location, ha trasformato la sfilata in una vera e propria esperienza sensoriale, dove la moda si è fusa con la cultura, la musica e l’arte visiva.

L’evoluzione della scultura nella moda

Un aspetto fondamentale della collezione FW25 è l’uso della scultura applicata alla moda. Mulier ha saputo tradurre l’arte della scultura in moda con un’attenzione particolare ai dettagli e ai materiali. Ogni capo della collezione sembra una scultura da indossare, studiata nei minimi particolari. Pieghedrappeggiimbottiturecurvefrange e strutture circolari sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano i look di Alaïa FW25. Ogni abito sembra prendere vita, grazie alla cura con cui sono stati realizzati i dettagli.

Un altro dettaglio che non passa inosservato è l’uso degli ovali circolari che incorniciano i volti delle modelle, creando un effetto quasi ipnotico. Questi orecchini-copricapo sono realizzati su top in lana trasparente, un tocco innovativo che rimanda alle tradizioni, ma con una visione completamente nuova e contemporanea.

Tra i vari pezzi della collezione, spiccano i cappotti imbottiti, realizzati in finta pelle con scollature a forma di palloncino, un’idea che unisce il concetto di voluminosità con una ricerca estetica sofisticata. Altri capi distintivi sono i blazer sartoriali e i top in pelle intrecciata, che mostrano la grande maestria nella costruzione dei capi.

Le influenze culturali nella collezione ALAÏA FW25

Alaïa FW25 è una collezione che guarda al mondo, prendendo ispirazione da diverse culture e tradizioni. Mulier non si limita a un’interpretazione eclettica dei vari stili, ma rileggendo le forme culturali in una nuova dimensione, quella dello spazio e del tempo contemporanei. La collezione riflette una forte connessione con le tradizioni del Nord Africa, delle culture degli Stati Uniti e della Bolivia, creando una fusione unica che non risulta mai forzata o fuori luogo. Piuttosto, i capi esprimono una rilettura moderna di stili che, pur mantenendo la loro essenza originale, si adattano alla contemporaneità.

Ad esempio, le gonne hawaiane e i copricapi diventano protagonisti di un’interpretazione che non distorce, ma anzi, reinventa l’estetica di queste tradizioni. Un esempio di questa fusione tra elementi culturali e innovazione è il primo look della sfilata, che presenta un “boudin” attorno alla testa, un dettaglio che richiama la tradizione, ma che viene reinterpretato in chiave moderna, indossato con una gonna plissettata fatta a mano in lana con la tecnica del “cardboard”. Questo segno di come materiali e tecniche siano utilizzati per creare vere e proprie sculture sul corpodella donna è un chiaro esempio della ricerca di Mulier sullo spazio corporeo.

Moda come scultura e visione commerciale

Se da un lato Mulier sperimenta con le forme e le tecniche, dall’altro non dimentica l’aspetto commerciale della moda. A differenza del fondatore Azzedine Alaïa, che si concentrava principalmente sulla perfezione sartoriale, Mulier è consapevole che la moda deve anche rispondere alle esigenze del mercato. Pur rimanendo fedele allo spirito del brand, riesce a creare capi che non solo riflettono una ricerca estetica elevata, ma che sono anche in grado di stimolare l’aspetto commerciale del brand. I suoi abiti sono, infatti, pensati non solo come sculture, ma anche come prodotti destinati a rispondere alle esigenze della moda globale.

Con Alaïa FW25, il designer ha aggiunto una nuova dimensione alla collezione, guardando al futuro con uno sguardo internazionale e creando abiti dal sapore futuristico, che non dimenticano le tradizioni ma le rielaborano in chiave moderna.

La mostra “Azzedine Alaïa – Thierry Mugler / 1980-1990”

Oltre alla sfilata, è interessante segnare un’altra importante iniziativa: la mostra “Azzedine Alaïa – Thierry Mugler / 1980-1990, deux décennies de connivences artistiques”, che si tiene presso la Fondazione Azzedine Alaïa di Parigi. La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 3 marzo al 29 giugno 2025, racconta il dialogo tra due dei più grandi geni della moda del XX secolo. 

Azzedine Alaïa e Thierry Mugler erano legati da una profonda amicizia e da uno scambio continuo di idee sul concetto di moda e femminilità. Nonostante le loro personalità e approcci diversi, i due si sono sempre influenzati reciprocamente, stimolandosi e rispettandosi. Questo legame umano e professionale ha dato vita a una mostra esclusiva che celebra l’unione delle loro visioni creative.

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ALAÏA FW25 – i look

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