Alaïa SS25

La sfilata di Pieter Mulier al Guggenheim di NY

La Sfilata di Pieter Mulier al Guggenheim di New York

Il Guggenheim Museum di New York, con la sua architettura iconica progettata da Frank Lloyd Wright, ha fatto da palcoscenico per la collezione Alaïa Primavera/Estate 2025. Questo museo, inaugurato nel 1943, è noto per il suo percorso espositivo innovativo: una passerella a spirale che avvolge l’edificio e culmina in una grande vetrata centrale, creando un senso di continuità e infinito. È proprio questo spirito di innovazione che ha ispirato Pieter Mulier nella sua collezione.

“Questa collezione è dedicata a onorare la tradizione accanto alla modernità. È una celebrazione di un’ideologia americana del vestire e di uno spirito che può unire New York e Parigi—il corpo in movimento, liberato. Come Alaïa è sempre stato.” Pieter Mulier

Per la prima volta nella storia del Guggenheim Museum, una sfilata di moda è stata ospitata in questa location straordinaria. L’attesa per l’evento era palpabile, ma la leggerezza dei capi e le palette cromatiche hanno creato un’atmosfera di libertà e creatività. L’evento ha visto la partecipazione di celebrità come Naomi Campbell, Stephanie Seymour, Liv Tyler, Greta Lee, Lewis Hamilton, Linda Evangelista e Rihanna, recentemente testimonial di J’adore di Dior.

Il legame di Alaïa con New York è stato ulteriormente celebrato con una mostra esclusiva di fotografie di Andy Warhol, scattate al fashion show di Alaïa del 1982 al Palladium nightclub. Questo evento ha sottolineato l’importanza di New York nella storia del brand, che ha aperto il suo primo negozio in città negli anni Ottanta.

La Sfilata SS25 di Alaïa

In un’epoca in cui i direttori creativi devono saper gestire con maestria i budget a loro disposizione, Pieter Mulier ha affrontato una sfida complessa alla guida di Alaïa. All’arrivo, ha trovato un vasto archivio lasciato dal fondatore Azzedine Alaïa, un tesoro di informazioni che non è facile reinterpretare senza cadere nella mera rielaborazione. Mulier ha intrapreso un percorso audace, portando la collezione a un nuovo livello, come se la luce della spirale del Guggenheim illuminasse e alleggerisse ogni capo.

La sfilata ha visto il ritorno del total white, evocativo della purezza del museo e della materia da scolpire. I capi, scolpiti con un’abilità che richiama l’architettura organica di Wright, abbracciano le modelle con onde di tessuto e micro pieghe. Senza bottoni né cerniere, ogni pezzo è progettato per adattarsi perfettamente al corpo attraverso la manipolazione del tessuto.

Tra i look, si distinguono i pantaloni trasformati in ampie tute, un tributo agli anni Settanta, e gli accessori innovativi: collane e orecchini uniti da una sottile catena dorata, e bracciali che si trasformano in sfere materiche.

La collezione esprime una fusione di purezza delle linee e modernità, introducendo un concetto di libertà che va oltre il corpo, raggiungendo l’essenza dello spirito. Le trasparenze della maglia a rete aggiungono una dimensione di leggerezza e movimento.

Le nuove borse in bianco e nero includono modelli iconici, come quella portata da Hejia Li come un marsupio, destinata a diventare un successo. Tra le modelle, Vittoria Ceretti, Kendall Jenner e Maria Carla Boscono brillano, indossando due pezzi bianchi che sottolineano l’eleganza e la modernità della collezione.

Mulier ha dato un importante slancio al brand con questa collezione, che entra di diritto nella storia della moda. Rimane da vedere se continuerà a creare con la stessa libertà o se sarà attratto dalle sirene di Chanel e dal dio Finanza.

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Alaïa SS25 – i look

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