Il filo che dà forma a arte e design
Ridurre ad essenza le forme è una sfida che il design e l’arte hanno da sempre affrontato. Esiste un sottile filo che lega arte e design. Questa volta abbiamo incontrato Andrew Vianello, che assieme a Laurence Rancé sono i fondatori di Profilo. Il brand si occupa di dar vita, attraverso il filo di metallo e di bronzo, a sculture e oggetti di design.
Andrew è un designer che ha avuto come riferimenti artistici Alessandro Guerriero e Gherardo Frassa. La sua ricerca spazia dagli allestimenti alla grafica e scenografia. Tra i suoi lavori anche collaborazioni con brand di moda come René Caovilla.
Oggi il suo brand Profilo è distribuito in concept stores, gallerie d’arte, boutique e department stores, da Milano a Tokyo, da Parigi a Mosca, da Capri a Cortina d’Ampezzo, dove sono in vendita le collezioni su misura e anche quelle in edizione illimitata.
Arte, design, moda, grafica e scenografia. Una persona poliedrica.
Cosa si nasconde dietro Andrew e chi è Andrew Vianello oggi?
Parlare di sé non è mai semplice. È un po’ come fermarsi davanti a uno specchio e concedersi un momento di autoanalisi. Se vi dicessi che la mia sveglia biologica suona alle 6 del mattino ogni giorno, probabilmente capireste già molto di me. Non potrei mai vivere in una sola città: da otto anni mi divido tra Parigi e Chioggia (Venezia), cercando di seguire al meglio le dinamiche del mio lavoro. Ogni settimana viaggio per incontrare i rivenditori e partecipare ai meeting con Laurence Rancé, mia socia che cura la strategia e la parte finanziaria. Spesso ci trovate anche a Milano, dove lavoriamo a progetti e a shooting nello showroom di Olimpia Rospigliosi.
Oltre a disegnare ogni singolo ordine, il mio ruolo di art director mi porta quotidianamente a occuparmi dell’immagine ed ad affiancare Laurence Rancé nello sviluppo del brand. Amo creare i set per gli shooting e progettare i corner vendita: che siano all’interno di un grande magazzino o in una boutique di città, la mia esperienza da scenografo e interior designer si rivela preziosa nell’affiancare fotografi, decoratori e proprietari di negozi. Mantre Laurence si occupa più di ricerca, dell’analisi del mercato e soprattutto della strategia.
Ma la parte che più mi coinvolge è quella artigianale: seguire la produzione delle nostre collezioni è per me un privilegio. A Venezia coordino un team di sei talentuosi artigiani, che con maestria riproducono le sculture firmate Profilo, dando vita a creazioni uniche.
Tra i suoi mentori a Milano c’è Alessandro Guerriero che è stato presidente della Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Con lui ha appreso le basi tecniche ma anche sposato la sua visione.
Cosa è per lei oggi il lavoro del designer?
Oggi un designer deve essere versatile, ma soprattutto consapevole dei costi e attento nella selezione di bravi artigiani. Spesso si pensa che basti realizzare progetti accattivanti al computer, ma la vera progettazione va oltre: significa saper analizzare i tempi di produzione in relazione ai costi dei materiali.
È ancora più importante costruire un rapporto di fiducia con fornitori e artigiani, perché solo una collaborazione solida e trasparente permette di ottenere risultati di alta qualità, sostenibili sia economicamente che produttivamente.
E’ per noi importante gestire la creatività in rapporto alle esigenze dei clienti, ma è anche importante avere una visione a 360 gradi di tutte le dinamiche anche in rapporto alle esigenze di mercato.
Un filo metallico o di rame viene intrecciato per generare un’immagine che esplora una nuova tridimensionalità. Umani, animali, auto, moto, barche. Quella di Profilo è davvero un modo per provare a raccontare lo scheletro e quella linea di separazione che modella lo spazio per generare forma. Come per Marcel Breuer, lei modella un elemento per generare design.
Come è nata l’idea di Profilo e cosa rappresenta per lei questo elemento che modella?
Profilo nasce dall’idea di creare un oggetto senza tempo, destinato a durare per tutta la vita. Non è semplicemente una scultura in filo di metallo, bella o meno di un’altra, ma un’opera capace di immortalare un momento unico. Il nostro obbiettivo è quello di arricchirlo con un’emozione per chi la riceve in dono.
In un’epoca in cui le foto digitali vengono spesso archiviate senza un criterio preciso, Profilo offre la possibilità di trasformare un ricordo in un’opera personale e indelebile.
Le opere di Andrew Vianello
Collabora spesso con le aziende. Tra queste ci sono i brand di moda. Ha realizzato opere king-size per il quartier generale del marchio di lusso René Caovilla, ma all’attivo ci sono anche collaborazioni con Dior e Hermès.
Ci racconta questi progetti? Cosa pensa della moda oggi?
Si tratta di progetti speciali in cui abbiamo realizzato sculture king size o gift per eventi.
Ovviamente, abbiamo collaborato con la direzione artistica dei brand per creare sculture uniche, rispettando sempre il DNA delle aziende.
Oggi la moda sta attraversando un momento di grande confusione e, a mio parere, è oberata di collezioni. Tuttavia, credo che la fidelizzazione del cliente possa davvero determinare il successo di un brand. Mi dispiace dirlo, ma non credo nella velocità degli e-shop o di Instagram.
Tra le collaborazioni, il brand è stato scelto come main gift per vari eventi luxury, come “Last but not least”, un’importante gara di automobili di lusso da corsa in Costa Azzurra, ed è stato inserito come partner del Porsche Club francese Unxpected.
Cosa prevede il progetto e cosa porta con sé di quell’esperienza?
Questo progetto rappresenta un nuovo “capitolo” di Profilo. Abbiamo presentato le nostre sculture ispirate al mondo delle automobili, celebrando icone come Porsche, Lamborghini, Ferrari, Jaguar e McLaren, senza trascurare qualsiasi auto personalizzabile. Queste opere uniche sono state protagoniste di pop-up ed eventi esclusivi.
Realizzate interamente a mano, le sculture prendono vita attraverso un filo di metallo colorato modellato in forme tridimensionali, completate da una base a specchio. Ogni pezzo è personalizzabile, Persino con il numero di targa.
Grazie a questa collezione, abbiamo raggiunto una nuova clientela e ci siamo aperti a un mercato inedito, ampliando così gli orizzonti di Profilo.
Le auto di Profilo
È nota la sua collaborazione con Gherardo Frassa, con cui realizza mostre ed eventi in importanti location come Palazzo Pitti, a Firenze, Palazzo Reale e la Triennale, a Milano.
Come vede lo stato di salute dell’arte contemporanea oggi?
Credo che l’arte contemporanea stia vivendo un periodo molto positivo, con un crescente interesse da parte dei collezionisti, accompagnato dall’aumento delle quotazioni e delle richieste. Seguo con grande attenzione la Biennale di Venezia e trovo particolarmente lodevole quando affronta temi di rilievo, come i diritti umani.
Si definisce anche scultore?
No, assolutamente. Ma penso di essere una persona creativa. Non amo le definizioni, ma amo molto il mio lavoro in tutti i suoi aspetti. È importantissimo lavorare in team e riconoscere i propri limiti. Personalmente, non posso realizzare tutti gli ordini che riceviamo, ed è per questo che ci affiancano dei bravissimi artigiani, ai quali abbiamo insegnato i nostri segreti.
Le Bon Marché ospita il brand Profilo in occasione dell’esposizione “JE T’AIME COMME UN CHIEN!”, dal 1° marzo al 20 aprile. Protagoniste sono le nuove gift ideas che omaggiano i cani, ma anche i loro padroni. Il rapporto tra uomo e amici a quattro zampe è oggi una riscoperta e tanti sono i brand che lavorano in questa direzione.
Ci illustrerebbe il progetto e l’allestimento del nuovo pop-up store?
Nel pop-up a noi dedicato all’interno del grande magazzino del gruppo Louis Vuitton, oltre ai modelli in serie illimitata, offriamo un servizio di personalizzazione che permette a chiunque di realizzare la scultura del proprio cane o di una persona speciale da sorprendere. Dalla mia postazione disegno i ritratti dal vivo davanti ai clienti, i quali potranno anche fornirmi le foto dei loro cari. Inoltre, illustro i materiali, mostro esempi e racconto come potranno dare vita alla loro scultura. Casomai raccontando qualche aneddoto.
Nel 2015 fonda il marchio Profilo a Parigi.
Perché la capitale francese? E cosa rappresenta per lei Parigi oggi?
Parigi è stata protagonista del lancio del brand sin dal 2015. Fin da subito, il grande magazzino ha scoperto il nostro marchio e Laurence Rancé, da talentuosa interior designer parigina, ci ha dato l’opportunità di presentarci nella capitale francese con maggiore sicurezza.
Il suo prodotto oggi è presente in tante boutiques: Parigi, Genova, Roma, Bergamo, Napoli, Padova, Cortina e ovviamente Milano.
La crisi attuale del wholesale e dei multimarca ha colpito anche il suo brand? Ha mai pensato di aprire un proprio spazio per garantire al 100% l’esperienza di chi si avvicina al brand?
Purtroppo, la crisi ha colpito tutti ed è impossibile, oggi, pensare di raggiungere i risultati che si ottenevano qualche anno fa. Stiamo vivendo un momento di transizione, ma soprattutto siamo in balia dell’aumento del costo della vita e del rincaro dei materiali.
Tuttavia, siamo fiduciosi che presto torneremo a vivere un periodo più sereno.
Al momento, un negozio Profilo non è nei nostri piani, poiché limiterebbe i nostri viaggi di lavoro. Preferiamo creare l’effetto sorpresa e presentarci con vendite evento, proprio come il pop-up al Bon Marché Rive Gauche di Parigi.
Nel ringraziarla per la disponibilità, le chiediamo, in ultima domanda:
Qual è secondo lei il lato “P” migliore che il designer deve mostrare e perché?
Credo che, a un certo punto, sia meglio non avere lo stress di dover svelare un lato migliore o, perché no, anche peggiore. Penso che sia tutto evidente: l’energia di un brand viene subito percepita dai clienti, perché il pubblico è sovrano!
Andrew Vianello – Profilo
Andrew Vianello – le opere di Profilo