Le architetture dei Giochi del Mediterraneo 2026

Taranto e la Puglia nella sfida della rigenerazione degli spazi dello sport

Con l’avvicinarsi dei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, in programma dal 21 agosto al 3 settembre 2026, l’Italia si appresta a ospitare una delle più significative manifestazioni sportive internazionali dell’area euromediterranea. Per la quarta volta nella sua storia, il nostro Paese accoglie i Giochi del Mediterraneo, e per la seconda volta la regione Puglia è protagonista, dopo Bari 1997.

Oltre la dimensione sportiva, il progetto Taranto 2026 rappresenta una strategia complessa di trasformazione urbana, in cui l’architettura e la progettazione infrastrutturale assumono un ruolo chiave.

Con oltre 32 impianti sportivi interessati, suddivisi tra nuove costruzioni e interventi di riqualificazione, il programma evidenzia un forte investimento nella rigenerazione urbana sostenibile e nella qualificazione dell’impiantistica sportiva come leva per lo sviluppo socio-territoriale in Puglia.

Una città sospesa tra ambizione e fragilità

Mentre si costruisce il futuro urbano dei Giochi del Mediterraneo, Taranto si confronta con una nuova fase di instabilità politica. Il sindaco, in carica da pochi mesi, si è dimesso in un clima segnato da forti tensioni interne alla maggioranza e da un acceso conflitto pubblico legato al destino dell’ex Ilva, presenza ingombrante e irrisolta nella storia recente della città.

Le dimissioni del primo cittadino hanno aperto una crisi istituzionale nel momento in cui la città è chiamata a esprimere una posizione unitaria su trasformazioni strategiche, non solo industriali ma anche urbanistiche e ambientali. La governance operativa dei progetti per i Giochi resta affidata al Commissario straordinario, che ha già avviato gran parte degli interventi previsti, ma la mancanza di una guida politica stabile rende evidente la distanza tra la pianificazione tecnica e il consenso sociale e amministrativo.

In questo contesto, le architetture di Taranto 2026 assumono un significato ancora più profondo. Non sono solo infrastrutture sportive, ma dispositivi urbani che si innestano in una città segnata da decenni di attese e contraddizioni. Il loro valore si misurerà anche nella capacità di contribuire a un nuovo racconto urbano, che superi la monocultura industriale e apra prospettive di rigenerazione duratura. Una rigenerazione che, per essere autentica, dovrà essere anche politica, ambientale e culturale.

Architettura e rigenerazione urbana: il piano strategico di Taranto 2026

Il masterplan dei Giochi, supervisionato dal Commissario straordinario Massimo Ferrarese e approvato dal Governo, definisce una rete integrata di infrastrutture sportive, distribuite tra Taranto, Lecce, Brindisi e Francavilla Fontana.

In particolare, Taranto, città capoluogo, è al centro del progetto con interventi ad alta intensità urbana e paesaggistica. L’approccio è multidisciplinare, coinvolgendo architettura, ingegneria, pianificazione urbana e landscape design, in una visione orientata alla durabilità post-evento e alla restituzione degli spazi pubblici alla cittadinanza.

Il masterplan prevede:

OperaLocalitàCosto previsto (milioni di €)Note
Piscina olimpionica coperta di Torre D’Ayala (Stadio Nuoto)Taranto20,5Primo stralcio
Piscina olimpionica scoperta di Torre D’AyalaTarantoDa finanziareSecondo stralcio, risorse aggiuntive
Stadio Iacovone (demolizione e ricostruzione)Taranto28
Centro nautico ex stazione torpediniereTaranto14,635Vela, canoa, canottaggio
Palestra Ricciardi (Centro polivalente Amatori)Quartiere Salinella12Aumento da 5 a 12 milioni
PalaMazzola (adeguamento impianto)Taranto4
Campo sportivo “Renzino Paradiso”Talsano (Taranto)4Restyling
Stadio di Brindisi (lavori e viabilità)Brindisi6
Palazzetto Brindisi (parcheggi e viabilità)Brindisi4
Stadio Via del Mare (riqualificazione)Lecce11,3
PalazzettoLecce2,7
Impianto tiro con l’arcoCrispiano5Il più grande del Sud Italia
PalazzettoMartina Franca2
PalazzettoMassafra3
PalazzettoCastellaneta2
PalasportGrottaglie3

Attualmente, il budget disponibile ammonta complessivamente a 50 milioni di euro, di cui 25 milioni già disponibili e altri 25 recentemente stanziati.

Le nuove infrastrutture sportive a Taranto

Nuovo Stadio del Nuoto di Taranto

Il futuro Stadio del Nuoto di Taranto rappresenta una delle opere cardine del programma sportivo legato ai grandi eventi internazionali. Progettato da Fluidra, multinazionale leader nel settore delle infrastrutture acquatiche, l’impianto sarà dotato di due vasche olimpioniche di altissimo livello:

  • Vasca indoor: misura 50 x 25 metri, con profondità variabile tra 2 e 3 metri, e una tribuna da 980 posti, pensata per garantire comfort e visibilità ottimale durante le competizioni.
  • Vasca outdoor: 51,5 x 21 metri, con profondità fissa di 2 metri, accompagnata da una tribuna da 1.000 posti, per eventi all’aperto in un contesto paesaggistico unico.

Entrambe le strutture saranno omologate per ospitare competizioni internazionali di nuoto e pallanuoto, conformi alle normative FINA e ai criteri del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Il complesso si inserisce all’interno di un nuovo polo sportivo urbano, concepito non solo come luogo di gara, ma anche come spazio multifunzionale e aperto alla comunità locale durante tutto l’anno.

Il progetto punta a coniugare eccellenza sportiva, sostenibilità ambientale e integrazione con il territorio, con un’attenzione particolare all’accessibilità universale e al comfort per gli utenti. Gli spazi saranno infatti predisposti per attività di allenamento, corsi e eventi ricreativi, offrendo anche servizi quali ambulatori medico-sportivi, palestre e aree ristoro, il tutto nel rispetto delle più avanzate normative in materia di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale.

L’intervento architettonico si ispira ai bastioni storici di Taranto e si sviluppa su una superficie di circa 12.000 metri quadrati, articolata su più livelli che degradano verso il mare. La progettazione prevede inoltre una connessione diretta con la costa, integrando aree verdi e percorsi pedonali e ciclabili che facilitano l’accesso e valorizzano il paesaggio urbano e marittimo circostante.

Con l’avvio dei lavori, affidati all’impresa Ferraro Spa di Roma, specializzata nella realizzazione di grandi opere, Taranto si prepara ad accogliere un nuovo landmark urbano destinato a rappresentare un polo di attrazione sportiva e sociale per l’intera regione. L’infrastruttura sarà protagonista durante i Giochi del Mediterraneo 2026, ma soprattutto un motore di rilancio e rigenerazione per la città, capace di stimolare l’economia locale e favorire la partecipazione della comunità alle attività sportive e culturali.

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Stadio del Nuoto – Taranto

Centro Nautico Torpediniere e Giardini Peripato

Nel suggestivo contesto paesaggistico del secondo seno del Mar Piccolo, il progetto del Centro Nautico Torpediniere si inserisce come un intervento di riconversione e valorizzazione dell’area dell’ex Stazione Torpediniere, trasformandola in un polo specializzato per gli sport d’acqua quali vela, canottaggio e kayak. Il cuore dell’impianto sarà costituito da un campo di regata permanente, attrezzato per ospitare competizioni di livello internazionale, accompagnato da una tribuna modulare con capacità di circa 1.000 posti a sedere, che garantirà un’adeguata fruizione pubblica e un coinvolgimento diretto della comunità.

Il progetto del Centro Nautico si sviluppa attraverso un articolato intervento di riqualificazione dell’ex Deposito Gamelle, con un’estensione interna di circa 1.800 mq, comprendente demolizioni selettive, adeguamenti strutturali, redistribuzione degli spazi interni e implementazione di nuovi sistemi impiantistici. La realizzazione di nuovi rimessaggi per imbarcazioni, sia terrestri con vasca di voga, sia galleggianti nel mare, sarà accompagnata da interventi di consolidamento e valorizzazione del muro di contenimento del versante retrostante l’edificio, integrando così l’impianto nel contesto paesaggistico e infrastrutturale esistente.

Contestualmente, la riqualificazione della Villa Peripato è finalizzata alla creazione di un polo multifunzionale per eventi sportivi pubblici all’aperto, con interventi permanenti come l’installazione di un nuovo ingresso accessibile mediante ascensore, la manutenzione e adeguamento degli ingressi esistenti e la trasformazione dell’area ex piscina in un playground sportivo (Impianto di street basket).

Questi spazi, destinati all’aggregazione sociale e all’ampliamento dell’offerta sportiva, saranno integrati da allestimenti temporanei per la disciplina della Pallacanestro 3×3, secondo le normative della federazione internazionale, comprendenti tribune mobili, aree di riscaldamento per gli atleti e servizi di supporto per pubblico, stampa e operatori.

Sostenuto da un coordinamento tra amministrazioni locali, comitato organizzatore e istituzioni nazionali, questo intervento non si limita a fornire infrastrutture sportive per l’evento del 2026, ma intende lasciare un’impronta permanente nel tessuto urbano di Taranto. La rigenerazione del waterfront e la restituzione alla collettività di un tratto di costa oggi sottoutilizzato rappresentano una strategia urbanistica di lungo termine, che coniuga rigore tecnico, sostenibilità e fruibilità, trasformando spazi storici e industriali in nodi vitali per lo sviluppo sociale, sportivo e culturale della città dei due mari.

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Centro Nautico Torpediniere

Sport e spazio pubblico: il progetto dei Giardini Peripato

Nel cuore del Borgo Umbertino, il progetto per l’impianto di basket 3×3 si inserisce nel contesto paesaggistico dei Giardini Peripato, unico polmone verde del centro storico. Il progetto, firmato da Dodi Moss srl e dall’architetto Antonio Paolillo, prevede un impianto outdoor per street basket conforme alle normative FIBA. Un intervento che unisce architettura sportiva e landscape design urbano, con un impatto diretto sulla fruibilità e qualità dello spazio pubblico.

Riqualificazioni strategiche e rigenerazione di impianti esistenti

Complesso Salinella e Stadio “Giuseppe Valente”

Il quartiere Salinella sta vivendo una profonda trasformazione grazie ai lavori legati ai Giochi del Mediterraneo 2026. È in corso la completa ristrutturazione del Complesso Salinella, con un finanziamento di 2,3 milioni di euro. L’intervento mira all’adeguamento normativo e funzionale degli spazi. Lo scopo è ospitare competizioni ginniche di alto livello e allenamenti professionali. I lavori riguardano il restauro delle strutture esistenti, l’adeguamento degli impianti tecnologici e il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza.

Lo Stadio di Atletica “Giuseppe Valente” ha già completato il primo lotto. Questo ha incluso la realizzazione di una pista a otto corsie di 400 metri e il rifacimento degli impianti di supporto. Questi interventi garantiscono standard internazionali per le gare e gli allenamenti.

Il secondo lotto dei lavori, finanziato con 3 milioni di euro, prevede:

  • La costruzione di una nuova tribuna per gli spettatori, con soluzioni moderne per garantire comfort e sicurezza;
  • L’installazione di un impianto di illuminazione esterno per permettere l’uso serale e notturno degli impianti;
  • Opere di viabilità e accessibilità, per migliorare i collegamenti con il quartiere e facilitare l’accesso anche alle persone con disabilità.

La progettazione è stata affidata a un raggruppamento di alto profilo. Comprende Hypro srl, Gau Arena srl (nota per il progetto dello Juventus Stadium) e Capotorto & Di Bari Ingegneri Associati. Il gruppo punta a un approccio integrato. Si uniscono architettura, ingegneria strutturale e infrastrutturale. L’obiettivo è coniugare funzionalità e sicurezza. Al tempo stesso, il design mira a inserirsi armoniosamente nel contesto urbano di Salinella, valorizzandone l’identità e favorendo la fruizione pubblica.

Questi interventi hanno anche un’importante valenza sociale. Salinella ha sofferto per anni la mancanza di spazi pubblici e impianti sportivi. Un solo campo da basket, oggi abbandonato, è ciò che resta di una vecchia scuola elementare. Con i nuovi impianti di qualità e la riqualificazione degli spazi, il quartiere sta diventando un vero “quartiere dello sport”. Sarà un punto di riferimento per la comunità locale e un polo di attrazione per eventi sportivi.

La cerimonia inaugurale dei Giochi del Mediterraneo si svolgerà proprio qui.

Questo evento suggellerà il percorso di rinascita urbana e sociale. Salinella diventerà così un modello di rigenerazione urbana attraverso lo sport.

Nuovo Stadio Erasmo Iacovone

Il progetto di ristrutturazione dello Stadio Erasmo Iacovone, cuore sportivo del quartiere Salinella e simbolo dei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, si configura come un intervento radicale di rigenerazione urbana e funzionale.

L’impianto esistente sarà oggetto di una profonda trasformazione: demolizione parziale dell’anello inferiore, riorganizzazione degli accessi e delle attività interne, adeguamento agli standard internazionali UEFA categoria 4 e FIFA categoria 2.

Il nuovo stadio sarà dedicato esclusivamente al calcio, con una capienza di 16.306 posti (di cui 1.200 per il settore ospiti), garantendo visibilità ottimale da ogni settore. Il layout prevede cinque grandi settori con ingressi e uscite indipendenti, flussi di evacuazione efficienti, e dotazioni di alto livello per l’esperienza spettatore, tra cui 16 sky box, area stampa e servizi hospitality in Tribuna Ovest.

Oltre alla funzione sportiva, il progetto introduce nuovi spazi a uso pubblico attivi tutto l’anno: un centro congressi da 3.200 mq, un centro di medicina dello sport con palestra, un asilo nido, aree coworking, un hotel business con bar panoramico e piscina, e un retail park.

Pensato come polo multifunzionale, il nuovo Iacovone sarà un’infrastruttura attiva 7 giorni su 7, catalizzatore urbano e simbolo di rinascita per Taranto.

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il nuovo stadio Erasmo Iacovone

PalaMazzola – Restauro funzionale e impiantistico

Il PalaMazzola, struttura storica del tessuto sportivo tarantino, sarà oggetto di un intervento da 4 milioni di euro. Il progetto, a cura del raggruppamento Coop Progetti, ing. Gabriele Napolitano e studio Start Tonti-Tomassi, punta all’adeguamento tecnico, alla riqualificazione della facciata e all’efficientamento energetico, nel rispetto dell’identità originaria.

Interventi nel territorio: Lecce, Brindisi, Francavilla Fontana

Stadio Via del Mare – Lecce

L’impianto leccese sarà sede delle partite di calcio e protagonista di un’importante opera di riqualificazione architettonica. I lavori prevedono:

  • Realizzazione di una nuova copertura in acciaio.
  • Miglioramento delle infrastrutture per la sicurezza e l’accessibilità.
  • Interventi sugli spazi pubblici esterni, con ulteriori 7 milioni di euro destinati alla città.

Le operazioni saranno concluse entro giugno 2026, in tempo per l’apertura dei Giochi.

Villaggio olimpico galleggiante per Taranto 2026: due navi da crociera per ospitare 4.500 atleti

In vista dei XX Giochi del Mediterraneo, Taranto si prepara ad accogliere circa 4.500 atleti provenienti da 26 Paesi, scegliendo una soluzione inedita ma necessaria: il noleggio di due navi da crociera che fungeranno da villaggio olimpico galleggiante.

Con un budget stimato di circa 30 milioni di euro (26 milioni + IVA), la gara internazionale, gestita dalla società pubblica Sport e Salute per conto del Commissario Straordinario Massimo Ferrarese, partirà a giorni.

La decisione risponde alla richiesta del Comitato Internazionale dei Giochi di garantire una sistemazione unica e condivisa per tutti gli atleti, nel rispetto dello spirito di comunità e interscambio culturale che caratterizza l’evento. L’ipotesi di costruire un villaggio permanente a terra è stata esclusa fin dall’inizio per ragioni economiche e soprattutto temporali, vista l’impossibilità di completare l’opera entro agosto 2026.

Le navi, che saranno attraccate nel porto di Taranto, offriranno standard ricettivi elevati e soluzioni logistiche flessibili, garantendo così una risposta concreta e sostenibile a una delle sfide più complesse dell’organizzazione.

Una legacy urbana e architettonica oltre l’evento

Il progetto Taranto 2026 non si configura come un insieme di strutture temporanee destinate a esaurirsi con la fine dei Giochi, ma come un dispositivo urbano permanente, capace di incidere profondamente sulla morfologia e sull’identità della città e del territorio pugliese.

Ogni intervento architettonico e infrastrutturale è concepito per generare valore nel tempo, rispondendo ai principi della sostenibilità ambientale, della resilienza urbana e dell’accessibilità inclusiva. La progettazione privilegia soluzioni scalabili, flessibili e integrate nel tessuto esistente, evitando la logica degli “impianti vuoti” post-evento.

In questo scenario, l’architettura dello sport assume un ruolo strategico: non solo come contenitore funzionale, ma come strumento di rigenerazione urbana, capace di ricucire fratture territoriali, attivare nuove centralità e restituire qualità agli spazi pubblici.

I Giochi del Mediterraneo 2026 diventano così una piattaforma per la trasformazione urbana e culturale, dove lo sport si afferma come infrastruttura civica, catalizzatore di nuove relazioni tra città, paesaggio e comunità.

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