Neodadaismo e la Rinascita del Cabaret Voltaire
La collezione primavera-estate 2025 di Bally, presentata alla Milano Fashion Week, rappresenta un nuovo capitolo per il marchio svizzero di lusso. Sotto la direzione creativa di Simone Bellotti, il brand si rinnova attraverso un’interpretazione audace e fresca. Bellotti, un veterano della moda, vanta un curriculum che include esperienze significative in case prestigiose come Gucci, Dolce & Gabbana e Bottega Veneta. La sua visione per Bally è chiara: riportare alla luce l’eredità del marchio, fortemente legata all’arte e alla creatività.
Nonostante le sfide recenti, tra cui l’acquisizione da parte della società d’investimento californiana Regent Lp, l’obiettivo di Bellotti è quello di valorizzare una storia che risale al 1851. Il marchio ha affrontato difficoltà finanziarie, accumulando un debito di circa 100 milioni di franchi. Tuttavia, la sfida per Bellotti è ambiziosa. La sua esperienza nella sartoria e nell’artigianato è la chiave per far rinascere un brand che ha segnato il mondo del lusso.
La collezione SS25 di Bally
La collezione SS25 di Bally trae ispirazione dal Dadaismo e dal celebre Cabaret Voltaire di Zurigo. Questo luogo emblematico, fondato nel 1916 da Hugo Ball ed Emmy Hennings, è stato il crocevia di arte e protesta. Bellotti utilizza questo contesto per esprimere una visione contemporanea. La sua collezione riflette un forte legame con la tradizione, ma anche un audace spirito innovativo.
L’ambientazione della sfilata è particolarmente suggestiva. Un arco imponente e colonne eleganti creano un’atmosfera quasi surreale. La musica, contemporanea e misteriosa, accompagna il pubblico in questo viaggio visivo. Il primo look cattura immediatamente l’attenzione: un total black composto da un abito sofisticato, abbinato a un gilet in pelle con cerniera. La pelle, protagonista della collezione, racconta storie di eleganza e ribellione.
I cappotti lunghi fino al ginocchio dominano la scena, presentati in tonalità scure. L’unico tocco di colore è dato da una camicia rossa indossata da un modello. Gli accessori sono altrettanto sorprendenti. Le scarpe, impreziosite da cristalli Swarovski, creano pendenti originali che brillano ad ogni passo. Le gonne in pelle, abbinate a cardigan, offrono un look sofisticato e audace.
Le stampe vintage, in particolare quelle con rose, si fanno notare. Questi motivi romantici portano un tocco di freschezza in un contesto altrimenti audace. I tessuti giocano con pieghe e arricciature, alternando lunghezze e volumi. Per l’uomo, la camicia è indossata al contrario, con i bottoni sulle spalle. I giubboni corti e le gonne bombate per lei evidenziano una silhouette inedita e sorprendente.
Bellotti ha scelto un tema che risuona profondamente con il nostro tempo. Se il Cabaret Voltaire fosse ancora oggi un centro di innovazione artistica, la moda e la cultura potrebbero risultare più vivaci e stimolanti. Tuttavia, questa prospettiva aggiunge un’aura di malinconia intorno al brand. La collezione invita a riflettere sull’importanza di esprimere idee attraverso la moda, trasformandola in un mezzo di comunicazione potente.
In conclusione, la collezione SS25 di Bally rappresenta un ritorno alle origini artistiche del marchio e un’opportunità di rinnovamento. Gli accessori, autentici must-have, offrono ai consumatori la possibilità di portare a casa un pezzo di questa visione audace. La moda, in fondo, è un linguaggio universale capace di veicolare messaggi e stimolare dibattiti. A Simone Bellotti va dato merito per aver saputo intrecciare storia e innovazione in una collezione che promette di lasciare un segno indelebile.

