Calvin Klein Collection FW25

Il minimalismo nudo dei materiali e delle nostre anime

Calvin Klein Collection torna in passerella dopo dieci anni con la collezione FW25 firmata da Veronica Leoni, nuova direttrice creativa del brand.

Un ritorno attesissimo alla NYFW

Di debutti, ultimamente, la New York Fashion Week ne ha visti pochi, e gli occhi erano tutti puntati su questo evento. Il marchio fondato da Calvin Richard Klein appartiene a quella generazione di immigrati che nel Bronx, insieme a Ralph Lauren, ha scritto la storia della moda americana. Nato nel 1968, il brand è universalmente noto per i jeans e per l’iconico mondo underwear.

Dopo aver rischiato il fallimento, nel 2002 il marchio è stato acquisito da PVH (Phillips-Van Heusen Corporation). La linea Calvin Klein Collection, nata nel 1994, è stata sospesa nel 2017, dopo che Raf Simons ha ricoperto il ruolo di direttore creativo nel 2016. Il ritorno sulle passerelle segna quindi una svolta importante per un brand che, al pari di Ralph Lauren, ha influenzato la moda americana diventandone parte integrante.

Celebrità e icone in prima fila

Per celebrare il grande ritorno, tra gli ospiti d’onore c’erano volti storici del brand. A partire dal fondatore, Calvin Klein, 82 anni, fino a Kate Moss, una delle top model che, negli anni ’90, ha portato il marchio all’apice grazie a campagne pubblicitarie audaci e spesso controverse. Non mancava Christy Turlington, protagonista della celebre campagna Eternity, così come Alexander Skarsgård, Cooper Koch e Bad Bunny. Tra le modelle in passerella, spiccava Kendall Jenner.

Veronica Leoni: un nuovo capitolo per Calvin Klein

Veronica Leoni, 41 anni, porta con sé un background importante: ha lavorato con Jil Sander, The Row e con Phoebe Philo ai tempi di Céline. Brand che hanno fatto del neo-minimalismo e della sartoria il loro punto di forza. Leoni ha inoltre fondato il marchio Quira, ora in pausa per dedicarsi completamente a Calvin Klein.

Quando un brand viene rilanciato o affidato a una nuova direzione creativa, il confronto con il passato è inevitabile. Leoni ha scelto di azzerare tutto e scrivere un nuovo capitolo. L’unico elemento ripreso dagli archivi è una ballerina slingback.

Il linguaggio della collezione FW25

Ciò che emerge dalla sfilata è un percorso a ritroso nel vissuto della designer. Il suo linguaggio stilistico è evidente, ma non si percepisce ancora il volo. D’altronde, si tratta di un debutto.

La collezione co-ed ha presentato un mix di capi sapientemente disegnati: pantaloni skinny, jeans oversize e camicie bianche abbinate a bomber, per un look universale, perfetto dal giorno alla notte.

La palette cromatica è neutra: grigio, nero e marrone, con accenti di rosso. L’unico pattern presente è uno scozzese utilizzato per le camicie. Il minimalismo trionfa, con un lavoro sulla silhouette che, seppur impeccabile, non introduce nulla di nuovo rispetto alle tendenze recenti. Leoni sposta il baricentro sotto la vita e allunga le maniche, mentre le spalle sono strutturate o lasciate scoperte, come nel caso di un tubino essenziale.

Sartoria e accessori: il focus della collezione

Lo studio della silhouette e la sartoria sono il fulcro della FW25. Tra i look, spicca un tailleur grigio con una gonna al ginocchio, chiaro riferimento al businesswear. Le giacche diventano un’ossessione e parte integrante della collezione.

Gli accessori giocano un ruolo chiave: le scarpe da uomo hanno una suola ampia, mentre quelle da donna presentano un tacco comodo. Tra le borse, spiccano le clutch a forma di bottiglia di CK One, proposte in più varianti: con Swarovski, in bianco e oro. Un pezzo destinato a diventare iconico.

I tessuti sono trattati come materia prima. L’unico abito in paillettes della collezione è un lungo tubino, ricamato con migliaia di dischi che lo trasformano in un materiale inedito e materico.

Un’immagine che segnerà la storia

Tra le immagini più significative emerse sui social, una stretta di mano tra Veronica Leoni e Calvin Klein, con la designer visibilmente emozionata. Un dettaglio cattura l’attenzione: una catena di stoffa alla quale ha appeso un paio di forbicine, simbolo della sua precisione e del rigore sartoriale.

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Calvin Klein e Veronica Leoni

Il futuro di Calvin Klein Collection

Veronica Leoni ha portato in passerella il suo stile, fatto di passione, sacrificio e dedizione alla sartoria. Tuttavia, il rigore della collezione si discosta dall’essenza del brand.

Prima o poi, l’archivio di Calvin Klein andrà riaperto e reinterpretato. Non con nostalgia, ma con consapevolezza. Il passato di un marchio non si può cancellare: è parte della memoria collettiva. Lo stesso vale per la storia personale di un designer, come dimostrato da questa collezione.

Resta la domanda: che fine ha fatto l’American Beauty di Calvin Klein? Negli anni ’90 fece scalpore, oggi sembra svanita. Se il futuro del brand è tutto da scrivere, la vera sfida sarà trovare un filo conduttore tra passato e presente. La collezione FW25 mette a nudo non il corpo, ma l’anima della designer. Un esercizio di sottrazione e materia che, per ora, appare ancora incompleto.

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Calvin Klein Collection FW25 – I look

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