La Puglia dell’arte contemporanea ritorna a Ostuni
Dal 28 luglio al 17 agosto 2025, Ostuni si trasforma in una piattaforma aperta per la sperimentazione artistica contemporanea. La città pugliese accoglie CANTIERE 2025, quarta edizione del progetto espositivo nato nel 2018 con l’obiettivo di rigenerare luoghi dismessi attraverso l’intervento di artisti di rilievo internazionale.
Fulcro dell’evento è l’ex edificio in disuso di via Peppino Orlando, architettura sospesa tra abbandono e possibilità, che si apre nuovamente alla fruizione pubblica grazie alla forza trasformativa dell’arte. Un’area marginale del tessuto urbano viene ripensata come laboratorio culturale e spazio poetico, diventando il teatro di un dialogo inedito tra memoria e visione.
La mostra coinvolge tre artisti d’eccezione – Nicola Bertellotti, Marco Salom e Giorgio Tentolini – le cui pratiche, pur differenti per linguaggio e medium, convergono nella costruzione di un percorso immersivo e site-specific. Ogni intervento è pensato per relazionarsi in modo diretto con le architetture del luogo, creando un’esperienza sensoriale e concettuale che restituisce al pubblico una nuova percezione dello spazio.
Un’architettura abbandonata come spazio d’arte
La scelta di via Peppino Orlando non è casuale: si tratta di un edificio simbolico, la cui funzione originaria – oggi dimenticata – viene reinterpretata alla luce della contemporaneità. CANTIERE 2025 trasforma questo contenitore urbano sospeso in una superficie narrativa, offrendo un’alternativa al white cube tradizionale e sottolineando il potenziale culturale dell’archeologia urbana.
In questo scenario, l’arte si fa strumento attivo di rigenerazione. Le opere in mostra interrogano lo spettatore sul senso del tempo, sull’identità dei luoghi, sull’urgenza di ridefinire lo spazio pubblico attraverso pratiche artistiche partecipate. CANTIERE 2025 non è solo un’esposizione, ma un processo curatoriale in divenire, un gesto condiviso tra artisti, curatori e territorio.
Marco Salom: la stratificazione dell’immagine
Artista visivo e regista, Marco Salom presenta per CANTIERE 2025 una serie di opere realizzate con il suo innovativo metodo della Triple Layer Art: un processo creativo che unisce fotografia, elaborazione digitale e intervento pittorico su tela.
Le immagini proposte derivano da scatti realizzati nei deserti californiani, ambienti liminali che evocano trasformazione e transitorietà. In questi paesaggi rarefatti, prendono forma figure ibride e surreali, come donne che baciano androidi, corpi trasfigurati dalla luce, creature che dialogano con l’invisibile.
La prima fase del lavoro è fotografica, caratterizzata da una regia visiva attenta al dettaglio compositivo. Segue l’elaborazione digitale, potenziata dall’uso di intelligenza artificiale generativa. Infine, l’artista interviene manualmente sull’opera, con applicazioni di oro 24 carati e pigmenti acrilici, restituendo unicità materica e profondità estetica.
Il progetto include anche un coinvolgente video mapping e la proiezione del corto d’artista “Uno strano film”, realizzato con l’attrice Carolina Crescentini, che racconta per immagini un’estate intima e universale.
Nicola Bertellotti: la poesia della rovina
Autore di una fotografia concettuale orientata alla ricerca della bellezza nel decadente, Nicola Bertellotti propone una riflessione visiva sull’edificio stesso. Le sue immagini, scattate in luce naturale con medio formato, esplorano la memoria sedimentata degli spazi, trasformando l’abbandono in metafora del tempo e della nostalgia.
Ogni scatto è concepito come un dispositivo mnemonico, capace di evocare ricordi collettivi. In questo contesto, l’edificio di via Peppino Orlando diventa protagonista di un racconto visivo dove l’estetica della rovina si intreccia con la tensione verso una possibile rinascita.
Bertellotti, noto per progetti espositivi di ampio respiro e per una ricerca che abbraccia l’archeologia industriale, il paesaggio marginale e la dimensione psico-geografica, costruisce qui una narrazione site-specific che amplia i confini della fotografia documentaria.
Giorgio Tentolini: luce, materia, soglia
Conosciuto per le sue opere stratificate in materiali leggeri come tulle e rete metallica, Giorgio Tentolini esplora la soglia tra visibilità e sparizione. Le sue installazioni si collocano in uno spazio intermedio, dove la forma emerge solo attraverso l’interferenza di luce e sguardo, costringendo l’osservatore a un’esperienza percettiva attiva.
Per CANTIERE 2025, Tentolini elabora una serie di interventi ambientali che dialogano con l’architettura e le sue texture, evocando figure, volti e presenze che sembrano affiorare dalle pareti, come tracce di una memoria collettiva.
Le sue serie più celebri – Lapse, Pagan Poetry, Jamais Vu – trovano qui nuova declinazione, suggerendo una riflessione profonda sull’identità e sulla permanenza dell’immagine nell’epoca digitale.
Un ecosistema visivo: architettura, fiori e memoria
CANTIERE 2025 amplia il concetto di mostra con una sala interamente dedicata al lavoro dello studio Flore&Venezia, protagonisti nel campo della progettazione architettonica rigenerativa. L’intervento artistico mette in luce il potenziale trasformativo dell’abitare, con una riflessione sulla bellezza come strumento di rinnovamento urbano e sociale.
A completare il percorso, un’installazione floreale firmata Vincenzo Dascanio arricchisce l’allestimento con una presenza scenografica immersiva. L’arte del fiore diventa qui elemento narrativo e sensoriale, contribuendo a creare un’atmosfera di raffinata sospensione.
CANTIERE come paradigma culturale
In un periodo storico in cui la rigenerazione urbana è una delle grandi sfide culturali e sociali, CANTIERE 2025 rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte contemporanea possa ridare senso a spazi in attesa.
Il progetto si conferma piattaforma curatoriale dinamica, capace di connettere artisti, architetti, designer, cittadini e territorio in un unico gesto collettivo. Un gesto che parla di rinascita, di visione, di appartenenza.
Ostuni, già crocevia tra tradizione e innovazione, si afferma così come punto di riferimento per l’arte contemporanea nel Sud Italia, con un evento capace di attirare l’interesse del pubblico, della critica e del sistema dell’arte.
CANTIERE 2025
Ostuni – Ex edificio via Peppino Orlando
28 luglio – 17 agosto 2025
Orari di apertura: 19:00 – 23:00
Ingresso libero