Bertelli, Dolce e Paone premiati per l’eccellenza italiana
Cavalieri del Lavoro (moda) 2025 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il 30 maggio 2025 i decreti di nomina per 25 nuovi Cavalieri del Lavoro. Tra questi, tre figure chiave del sistema moda italiano: Patrizio Bertelli, Alfonso Dolce e Maria Giovanna Paone. Una scelta che riconosce l’impatto economico, culturale e internazionale delle eccellenze italiane nel settore del fashion.
Patrizio Bertelli – Un’icona del Made in Italy industriale
Nato ad Arezzo nel 1946, Patrizio Bertelli è l’artefice della trasformazione di Prada in uno dei gruppi del lusso più rilevanti al mondo. Sotto la sua guida, il marchio ha consolidato la propria presenza internazionale, con oltre 600 boutique dirette in più di 70 Paesi.
Il gruppo Prada S.p.A., quotato alla Borsa di Hong Kong dal 2011, ha chiuso il 2024 con ricavi netti per 4,7 miliardi di euro, registrando una crescita a doppia cifra. Bertelli è considerato il primo imprenditore ad aver introdotto un approccio industriale-manageriale nella moda di lusso, unendo design, artigianalità e controllo diretto della filiera produttiva.
Alfonso Dolce – Il regista della crescita di Dolce&Gabbana
Alfonso Dolce, CEO di Dolce&Gabbana, è una figura centrale nella trasformazione del marchio in un’impresa strutturata e radicata nei distretti italiani. Nato a Polizzi Generosa (PA), ha impostato una strategia fondata su filiera corta, sostenibilità e valorizzazione del saper fare italiano.
Nel 2024, Dolce&Gabbana ha superato 1,7 miliardi di euro di fatturato, rafforzando la propria posizione nei mercati internazionali e ampliando la presenza nel segmento lifestyle. Il gruppo ha investito significativamente nella produzione italiana in Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia, promuovendo anche progetti formativi in ambito sartoriale e manifatturiero.
Maria Giovanna Paone – L’eleganza senza tempo di Kiton
Presidente e direttrice creativa della divisione donna di Kiton, Maria Giovanna Paone rappresenta l’evoluzione della sartoria napoletana nel mondo. L’azienda, fondata ad Arzano nel 1968 dal padre Ciro Paone, è diventata un riferimento globale per l’alta sartoria maschile e femminile.
Sotto la sua guida, Kiton ha ampliato la gamma prodotti e potenziato la presenza internazionale, esportando oltre 85% della produzione verso USA, Corea del Sud, Giappone ed Emirati. Con 850 dipendenti e una rete di boutique in espansione, Kiton ha chiuso il 2024 con oltre 180 milioni di euro di fatturato, segnando una crescita del 12%.
Il valore strategico della moda per l’Italia
Le nomine di Bertelli, Dolce e Paone tra i Cavalieri del Lavoro moda 2025 confermano il ruolo cruciale del fashion system nell’economia italiana. Moda, tessile e accessori generano oltre 90 miliardi di euro di fatturato annuo, impiegano circa 500.000 addetti e rappresentano una delle principali voci dell’export nazionale. Un settore che unisce tradizione artigianale, innovazione tecnologica e posizionamento globale, mantenendo saldo il legame con i territori e le competenze locali.
Oltre la moda: i nuovi Cavalieri del Lavoro nei settori strategici dell’economia italiana
Il 2025 ha visto l’assegnazione del titolo di Cavaliere del Lavoro anche a imprenditori di spicco in numerosi comparti produttivi, a conferma della ricchezza e della diversificazione del tessuto industriale italiano. Oltre al settore moda, sono stati insigniti professionisti attivi nei campi della chimica, energia, siderurgia, farmaceutica, meccanica, ceramica, impiantistica, ottica, viti-vinicolo, alimentare, distribuzione, logistica aerospaziale, informatica, tessile, materiali plastici, servizi di ingegneria e prodotti veterinari.
Questi i 22 imprenditori premiati:
- Roberto Angelini Rossi – Terziario, chimica (Estero)
- Rinaldo Ballerio – Servizi informatici (Lombardia)
- Giuseppe Basile – Industria siderurgica (Sicilia)
- Cesare Benedetti – Industria farmaceutica (Veneto)
- Ezio Bracco – Impiantistica per l’energia (Liguria)
- Francesco Caltagirone – Industria cementiera (Lazio)
- Valentino Campagnolo – Industria componentistica (Veneto)
- Claudio Descalzi – Energia (Lazio)
- Alberto Dossi – Industria chimica (Lombardia)
- Anna Beatrice Ferrino – Settore tessile (Piemonte)
- Piero Mastroberardino – Industria enologica (Campania)
- Francesco Milleri – Industria ottica (Lombardia)
- Federica Minozzi – Industria ceramica (Emilia-Romagna)
- Vittorio Moretti – Agricoltura, settore viti-vinicolo (Sardegna)
- Marina Nissim – Commercio, grande distribuzione (Lombardia)
- Massimo Pavin – Industria dei materiali plastici (Veneto)
- Luisa Quadalti Senzani – Industria meccanica (Emilia-Romagna)
- Giovanni Rubini – Ingegneria per costruzioni (Marche)
- Laura Ruggiero – Industria metalmeccanica (Puglia)
- Fulvio Scannapieco – Logistica per l’aerospazio (Campania)
- Giuliano Tosti – Commercio, prodotti veterinari (Marche)
- Leonardo Ferragamo – Settore alberghiero (Toscana)
Il conferimento dell’onorificenza a queste figure rappresenta un riconoscimento concreto al loro contributo per la crescita industriale, la transizione tecnologica, la sostenibilità delle filiere e la proiezione internazionale del Made in Italy. Un mosaico di eccellenze che testimonia la capacità del sistema produttivo italiano di innovare e competere in contesti globali, senza perdere il legame con i territori.