Milano si conferma palcoscenico globale per il design: 302.548 presenze e una partecipazione estera senza precedenti
Il Salone del Mobile.Milano 2025 si è chiuso con risultati estremamente significativi in termini di affluenza, espositori, presenze internazionali e contenuti culturali.
In un contesto globale attraversato da instabilità economica, tensioni geopolitiche e transizioni industriali, i dati Salone del Mobile 2025 confermano la centralità dell’evento milanese nel sistema del design e dell’arredamento internazionale, non solo come vetrina commerciale, ma come piattaforma strategica di indirizzo culturale e di business.
Dati Salone del Mobile 2025: affluenza e partecipazione globale
L’edizione 2025 ha registrato 302.548 presenze in sei giorni, con una quota estera del 68%. I visitatori provenivano da 151 Paesi, a dimostrazione della dimensione globale della manifestazione. In prima linea: Cina, Germania, Spagna, Polonia, Francia, Stati Uniti, India, Svizzera, Brasile e Russia.
Gli espositori sono stati oltre 2.100, inclusi 600 under 35 al SaloneSatellite, in arrivo da 37 Paesi. Il Salone conferma così il suo ruolo centrale nella promozione del design internazionale.


Una nuova mappa della domanda
I dati Salone del Mobile 2025 mostrano un interesse crescente da nuovi mercati. Accanto alle conferme europee, emergono aree strategiche come il Sud-Est Asiatico, l’America Latina e il Medio Oriente. La diversificazione geografica apre scenari nuovi per la distribuzione del design italiano e internazionale.
Il supporto di Agenzia ICE ha reso possibile la partecipazione di oltre 350 buyer qualificati. Questa sinergia rafforza la proiezione internazionale del Salone e favorisce lo sviluppo commerciale delle imprese partecipanti.
Cultura progettuale al centro
L’edizione 2025 ha posto al centro l’identità culturale del design. Il programma ha incluso installazioni, mostre e contenuti inediti, diventando un laboratorio di pensiero oltre che un evento fieristico.
Tra i progetti più visitati: “The Library of Light” di Es Devlin, “Mother” di Robert Wilson e la suggestiva Villa Héritage firmata Pierre-Yves Rochon. L’installazione cinematografica di Paolo Sorrentino ha richiamato grande attenzione, confermando l’attrazione trasversale tra design, arte e narrazione.
L’Euroluce International Lighting Forum ha proposto un confronto aperto su scienza, tecnologia e antropologia della luce. Più di 1.500 professionisti hanno partecipato ai panel e agli incontri tematici.
Giovani, formazione e futuro
Il SaloneSatellite 2025 ha ospitato 700 progettisti under 35 da 37 Paesi. Ha registrato 39.000 visitatori. Si rafforza così la funzione formativa e di scouting del Salone, sempre più attento a coltivare nuove generazioni di progettisti.
Gli studenti accreditati sono stati 15.000, di cui oltre 6.500 internazionali. Un segnale positivo per la costruzione di un ecosistema professionale aperto, dinamico e internazionale.
Transizione sostenibile e governance industriale
Il Salone del Mobile continua il percorso verso un modello di evento sostenibile. Ha adottato la certificazione ISO 20121 e ha diffuso linee guida ambientali per espositori e partner.
È stato inoltre avviato un protocollo con il Ministero dell’Ambiente e il Consorzio Nazionale Sistema Arredo. L’obiettivo è testare un modello di responsabilità estesa del produttore (EPR) per favorire l’economia circolare nel settore arredo.
Le parole della presidente Maria Porro
Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, ha commentato così i risultati:
“Il Salone è sempre più un luogo di confronto, strategia e ispirazione. Le imprese non partecipano solo per vendere, ma per anticipare scenari. In un mondo in rapido cambiamento, il nostro compito è creare visione. E oggi il Salone è questo: un acceleratore di idee, un indicatore di tendenza e un hub culturale.”
Il Salone come ecosistema
I dati Salone del Mobile 2025 dimostrano che l’evento è diventato molto più di una semplice fiera. È una piattaforma sistemica che integra produzione, ricerca, cultura e internazionalizzazione.
L’edizione 2025 ha rilanciato il ruolo del design come leva di sviluppo economico e culturale. Il successo ottenuto pone le basi per nuove sfide, tra cui l’innovazione digitale, la sostenibilità e la formazione continua.
Il settore guarda al 2026 con obiettivi chiari e una visione ampia. Il Salone e Milano si confermano i punti di riferimento principali.