DOLCE E GABBANA FW25 UOMO

“Paparazzi”, le nostre vite tra realtà e media

Il secondo giorno della Milano Fashion Week 2025 ha visto sfilare una delle collezioni più attese della stagione: la FW25 di Dolce e Gabbana. Il brand, che da sempre è sinonimo di eleganza, innovazione e passione per la sartoria artigianale italiana, ha scelto di tornare alle sue radici, presentando una collezione che riflette pienamente l’essenza che lo ha reso celebre nel mondo intero.

Negli ultimi anni, Dolce e Gabbana ha lavorato in maniera attenta ed efficace sulla costruzione di un linguaggio stilistico sempre più chiaro e diretto, capace di parlare al cuore degli appassionati di moda e di attrarre i giovani seguaci del brand. Il loro stile è diventato riconoscibile in tutto il mondo per la sua capacità di mescolare tradizione e modernità, senza mai perdere di vista l’autenticità e il valore del “Made in Italy”, che ha sempre contraddistinto il brand.

Lo stile di Dolce e Gabbana è sempre stato privo di sovrastrutture e facili artifici. L’essenziale, infatti, è uno degli aspetti più difficili da raggiungere nel mondo della moda. Quando si cerca di semplificare, spesso si rischia di perdere la forza comunicativa che rende ogni creazione unica.

“Paparazzi”

Ma il brand è riuscito a trovare un equilibrio perfetto: ogni collezione “Paparazzi” è una sintesi di elementi stilistici che si mescolano con una naturalezza disarmante, rivelando la sua vera essenza. In questo gioco di forme, colori e tessuti, Dolce e Gabbana riesce a raccontare una storia che arriva dritta al cuore, in modo chiaro e senza ambiguità. La loro missione, ormai consolidata nel tempo, è quella di portare la grande tradizione sartoriale italiana nel mondo globale, facendola vivere e respirare in ogni angolo del pianeta, con uno stile che non ha confini né limiti.

Un aspetto che rende Dolce&Gabbana una delle case di moda più influenti è la sua capacità di rimanere fedele a se stessa, pur adattandosi ai cambiamenti della società e della moda.

Ogni collezione, infatti, è una conferma di quella che è la sua visione originale, un linguaggio stilistico che si è evoluto senza mai tradire la sua essenza. In questa edizione FW25, il brand non ha semplicemente proposto una nuova linea di abiti, ma ha ripreso alcuni dei codici stilistici che hanno fatto la sua fortuna, celebrando la maestria artigianale e l’eleganza senza tempo.

La collezione FW25 di Dolce e Gabbana

Essere fedeli al proprio credo non è mai una sfida facile, specialmente in un mondo che ogni giorno ci impone nuove prove e riflessioni. La moda contemporanea ha molto da imparare dal processo creativo di Dolce e Gabbana, che continua a restare fedele ai propri valori, pur evolvendo e adattandosi ai cambiamenti del panorama globale. La collezione FW25 presentata durante la Milano Fashion Week non è solo una passerella di stile, ma una riflessione sulla società odierna e sul rapporto tra il pubblico e la privacy.

Il tema centrale di questa stagione è la dedica ai “paparazzi”, una figura iconica che nasce in Italia e che, attraverso la pellicola La Dolce Vita di Federico Fellini (1960), ha catturato l’essenza di una società che non riesce a fare a meno del sensazionalismo e dell’esposizione. Nella visione di Dolce e Gabbana, i paparazzi non sono solo fotografi di celebrità, ma sono anche il simbolo del desiderio di catturare momenti autentici e della continua invasione della privacy. In questa narrazione visiva, il brand si interroga sulla nostra voglia di esporci, anche a costo di sacrificare la nostra intimità.

La collezione, quindi, esplora l’idea di esposizione, un concetto che oggi è quotidiano grazie ai social media, dove tutti siamo protagonisti della nostra vita pubblica. Dolce e Gabbana non si limitano a celebrare l’aspetto glamour del paparazzo, ma ne indagano anche l’ambiguità, riflettendo sulla contraddizione tra la volontà di esporsi e quella di nascondersi. In fondo, l’esposizione è una scelta consapevole, ma non sempre senza conseguenze.

I look Autunno-inverno 2025

Il look maschile che ha sfilato alla MFW è elegante e sofisticato, con una forte componente di modernità e raffinatezza. Le lunghe pellicce maculate o monocromatiche sono il simbolo della maestria sartoriale italiana, così come le spille giganti in alta gioielleria, simbolo di uno stile che gioca con l’eleganza e l’audacia. Tra gli accessori più iconici, non manca la “coppola” made in Italy, le borse da viaggio e le cinture che richiamano lo spirito della tradizione. I pantaloni larghi, i cargo e i cardigan in maglieria di alta qualità sono perfetti per un uomo che oscilla tra il mondo degli affari e quello quotidiano, con un tocco di classe che non lascia spazio alla banalità.

I colori dominanti sono il nero, indiscussa firma del brand, e il grigio, che dona un senso di sofisticatezza e sensualità all’uomo contemporaneo. Il mix tra grigio e nero si ripete in numerosi total look, creando un contrasto netto con accenti di verde e, sul finale, l’immancabile bianco, che rappresenta la purezza e la perfezione del look formale.

Il Conflitto Tra Esporsi e Rimanere Nascosti

La collezione si divide quindi in due mondi distinti: da un lato l’uomo che vive la sua vita quotidiana o la sua routine da lavoro, dall’altro l’uomo che si trasforma per l’evento, per la festa esclusiva o per il grande evento mediatico. Un’ulteriore riflessione sulla linea sottile che attraversiamo ogni giorno tra la nostra vita reale e quella che vogliamo condividere pubblicamente.

Il momento clou della sfilata è stato quando i modelli, appena usciti sulla passerella, sono stati “catturati” dai paparazzi, invertendo per la prima volta i ruoli: i fotografi sono diventati i protagonisti di questa rappresentazione. Una scelta stilistica che ha giocato con la metafora della foto perfetta, quella che diventa virale sui social media, come un’istantanea che racchiude l’essenza di un attimo. La passerella si è trasformata così in un grande tappeto rosso, simbolo del mondo dei red carpet, ma anche della trasparenza della nostra vita che è ormai visibile a tutti.

Il Sipario Si Chiude: La Vita Reale Oltre il Palcoscenico

Il sipario cala, le luci si spengono, e il gioco finisce. È allora che ritroviamo la nostra vita reale, quella che non ha bisogno di filtri e che non è sottoposta al giudizio pubblico. È qui che si riflette davvero la potenza del messaggio di Dolce e Gabbana, che ci invita a prendere consapevolezza di ciò che siamo disposti a mostrare e di come vogliamo essere visti.

Fellini, nel suo film La Dolce Vita, introduce la figura del paparazzo come una potente metafora della società dell’epoca e della sua ossessione per il sensazionalismo. Il personaggio di Paparazzo, infatti, rappresenta il punto di incontro tra l’invasione della privacy e la ricerca dell’immagine perfetta. E proprio come nel film, oggi siamo costantemente confrontati con la “linea rossa” tra ciò che vogliamo mostrarci e ciò che preferiamo tenere nascosto, una dicotomia che diventa parte integrante della nostra esistenza quotidiana.

La collezione FW25 di Dolce e Gabbana ci invita a riflettere proprio su questo confine e su come oggi, nella società dell’immagine, siamo tutti un po’ protagonisti e un po’ spettatori.

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Dolce e Gabbana FW25 – i look

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