Il 2024 in flessione del 2,1%. Serve urgentemente Nuova Strategia per Esplorare Nuovi Mercati
Il 2024, secondo Federlegnoarredo, si è concluso con un risultato negativo. Il settore legno-arredo italiano, con l’export, ha registrato una flessione del 2,1%, scendendo a circa 19,4 miliardi di euro.
Sebbene il macrosistema arredamento abbia contenuto le perdite a un più contenuto -1,8% (pari a 14,4 miliardi di euro), il calo globale è preoccupante. Questo andamento altalenante, che ha alternato mesi di risultati molto negativi a periodi di recupero, non è bastato a compensare le difficoltà accumulate durante l’anno. Con l’incertezza che domina i mercati internazionali e i conflitti geopolitici che continuano a influenzare l’economia globale, la necessità di sviluppare strategie efficaci per l’internazionalizzazione diventa ormai una priorità assoluta per il settore.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha commentato la flessione dell’export, sottolineando che, in un anno così complesso, un pareggio rispetto al 2023 sarebbe stato considerato un risultato straordinario. Le turbulenze geopolitiche, infatti, hanno avuto un impatto diretto sulle performance dei principali mercati di destinazione. Secondo Feltrin:
“Il -2,1% è un dato che deve essere interpretato come positivo rispetto a un contesto internazionale in crisi, ma non possiamo abbassare la guardia“
L’Andamento dei Principali Mercati di Esportazione: Calo in Europa e Resilienza degli Stati Uniti
Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia un calo significativo nei principali mercati europei.
La Francia, primo partner commerciale dell’Italia, ha registrato una flessione del 3,3% (oltre 3 miliardi di euro), mentre la Germania, al terzo posto, ha visto una perdita più consistente, pari al 6%. Il Regno Unito ha perso 6,4%, mentre la Cina, che negli anni precedenti aveva mostrato un andamento in crescita, ha registrato un forte calo del 13,2%, fermandosi sotto i 500 milioni di euro di valore.
Anche se i dati sull’export nei mercati tradizionali sono preoccupanti, c’è un aspetto positivo.
Gli Stati Uniti, al secondo posto nella lista delle destinazioni, sono riusciti a registrare una crescita del 1,5%. Nonostante le sfide politiche e il rischio di nuovi dazi, gli USA rimangono un mercato strategico per il settore. Feltrin ha osservato che, se da un lato l’Europa sta mostrando segnali di stanchezza, dall’altro gli Stati Uniti si confermano una roccaforte per l’export del settore legno-arredo italiano.
Mercati Emergenti: Gli Emirati Arabi Uniti e il Medio Oriente come Opportunità di Crescita
Un altro dato interessante riguarda la crescita registrata in alcuni mercati emergenti.
In particolare, gli Emirati Arabi Uniti hanno conquistato l’ottavo posto nella Top Ten delle destinazioni di esportazione, con un impressionante incremento del 21,2%. Sebbene il valore assoluto di questo mercato rimanga contenuto (circa 0,5 miliardi di euro), l’aumento è significativo e rappresenta una chiara opportunità per le imprese italiane di espandere la propria presenza in quest’area strategica.
Altre destinazioni in forte crescita includono l’Arabia Saudita (+16,9%) e il Kirghizistan (+139,5%), seppur con volumi ancora limitati. Questi Paesi rappresentano un’opportunità concreta per diversificare le destinazioni di esportazione, superando la dipendenza dai tradizionali mercati europei. Feltrin, presidente di Ferlegnoarredo:
“Gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e altre nazioni del Medio Oriente sono mercati da monitorare attentamente. L’espansione in questi Paesi, se supportata da politiche adeguate, potrebbe consentire alle imprese italiane di crescere anche in contesti più dinamici e favorevoli“
Il Brasile e l’India: nuove rotte strategiche per l’Export del settore secondo ferderlegnoarredo
Fra le nuove rotte strategiche, due Paesi emergono come particolarmente interessanti: l’India e il Brasile.
L’India, sebbene si trovi ancora al 29° posto tra le destinazioni di export, ha visto un notevole incremento del suo volume commerciale, passando da 69 milioni di euro nel 2013 a 112 milioni nel 2023. Questo segna un incremento di quasi il 60% in dieci anni, un trend che offre importanti segnali di crescita per il futuro.
Anche il Brasile ha registrato una performance positiva, con un aumento del 30,3% rispetto agli anni precedenti. Sebbene attualmente occupi solo la 54ª posizione tra le destinazioni di export italiane, il suo potenziale è indubbio. Il Brasile, pur essendo lontano dai principali mercati, sta mostrando segnali di crescita importanti, e per le imprese italiane potrebbe rappresentare una valida opportunità, soprattutto nel lungo periodo.
La Necessità di Strumenti per Sostenere l’Internazionalizzazione
Di fronte ai cambiamenti globali e alle sfide economiche, FederlegnoArredo sottolinea la necessità di adottare strumenti concreti per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane. È fondamentale che l’internazionalizzazione non venga più vista come un’opzione, ma come una priorità strategica. Investire in politiche mirate che facilitino l’accesso a nuovi mercati, attraverso incentivi e supporto, è essenziale per affrontare la competizione globale.
Strumenti come la digitalizzazione, la partecipazione a fiere internazionali e il rafforzamento delle reti di business globali sono cruciali per garantire la competitività del settore.
In questo contesto, il Salone del Mobile.Milano continua a essere un’opportunità irrinunciabile per le aziende, offrendo un punto di incontro con clienti e partner internazionali, consolidando la presenza nei mercati esteri.
La Sfida del Futuro
Il 2024 ha segnato una flessione non solo per la moda, ma anche per il settore arredo, con l’export del settore legno-arredo in calo. Il rallentamento delle esportazioni è stato in parte influenzato dalla contrazione del mercato cinese, ma anche dall’incertezza politica globale, dalla guerra e dalle problematiche legate ai dazi, che continuano a rappresentare sfide per tutti i settori economici.
La vera sfida per l’Italia è quella di proseguire il cammino verso una maggiore digitalizzazione, rafforzando le reti di business e aumentando la partecipazione a fiere internazionali. In questo senso, il Salone del Mobile di Milano si distingue come una delle vetrine più efficaci per il settore, ma è fondamentale non concentrarsi su un solo polo. Il futuro del settore richiede anche la creazione di più poli correlati ed efficienti, in grado di attrarre un pubblico variegato e rispondere a target differenti.
L’internazionalizzazione non deve più dipendere esclusivamente dalle fiere tradizionali. È necessaria una visione più innovativa che integri eventi, lifestyle, arte, moda, spettacolo, musica, e altri settori che possano essere sviluppati in sinergia. Purtroppo, oggi l’investimento su queste nuove formule è ancora insufficiente, eppure rappresentano un’opportunità concreta per fare leva sulle tendenze globali emergenti.
In un mondo sempre più globalizzato e competitivo, la vera sfida per il futuro è quella di diversificare le rotte commerciali e aprirsi a nuovi mercati in rapida crescita. L’internazionalizzazione deve diventare il cuore delle strategie delle imprese italiane. Questo richiede politiche pubbliche mirate e un sostegno costante da parte delle istituzioni. Solo attraverso un impegno concreto e l’attenzione verso nuove opportunità globali sarà possibile rafforzare il ruolo strategico del Made in Italy nel mondo, assicurando una crescita sostenibile e duratura per il settore.