Cent’anni di design italiano e una nuova collezione di divani
Nel cuore pulsante del King’s Cross Design District, dove l’architettura industriale incontra la sperimentazione del design internazionale, Porro torna protagonista al London Design Festival 2025 con un progetto che celebra un secolo di storia.
L’azienda brianzola, tra i principali interpreti del Made in Italy nel mondo dell’arredamento di alta gamma, firma la sua quarta partecipazione consecutiva all’evento londinese con una proposta che guarda al futuro: una nuova collezione di divani che inaugura un capitolo inedito all’interno della sua produzione, nel segno di una sofisticata visione del comfort.
Un secolo di eleganza essenziale
Fondato nel 1925, il marchio Porro si è affermato negli anni per la sua capacità di fondere rigore progettuale, innovazione tecnica e una qualità artigianale d’eccellenza. Oggi, nel 2025, l’azienda celebra il suo centenario confermando la propria vocazione alla trasformazione degli spazi attraverso un linguaggio minimale, modulare e fortemente architettonico, sempre in dialogo con i materiali e le esigenze dell’abitare contemporaneo.
Lo showroom Porro London, aperto nel 2022 nel suggestivo edificio in mattoni rossi di The Coal Office (sede anche dello studio Tom Dixon), si conferma cornice ideale per l’esposizione delle novità: uno spazio industriale ma accogliente, dove la luce naturale e la struttura dell’edificio valorizzano le linee pure e i dettagli sofisticati dei prodotti.
Biscuit: l’archetipo del nuovo divano
Al centro dell’allestimento ideato da Piero Lissoni, art director del brand, spicca il nuovo divano Biscuit. Un progetto che sintetizza il percorso di ricerca Porro tra forma e funzione: un modello rigoroso, dalle linee pulite e silhouette compatta, sollevato da terra grazie a un piedino metallico rivestito in legno che dona leggerezza visiva. Gli schienali e i braccioli in frassino tinto bruno, dallo spessore importante, incorniciano ampie cuscinature morbide, pensate per offrire una seduta profonda e rilassante.
È un divano che esprime un nuovo equilibrio tra formalità e accoglienza, tra architettura e domesticità. La struttura in metallo rivestita in tessuto e la scelta dei materiali esprimono una tensione progettuale verso il comfort, senza rinunciare alla precisione geometrica che da sempre caratterizza il marchio.
Il divano Biscuit by Piero Lissoni
Arredi scultorei e visioni trasversali
Intorno al nuovo divano Biscuit, si sviluppa una narrazione spaziale dove design, arte e funzionalità si intrecciano.
Tra gli elementi più iconici spicca il tavolino Balancing Boxes, firmato dal collettivo svedese Front. Composto da una sequenza irregolare di scatole in legno Red-Gum, sovrapposte in apparente equilibrio instabile, l’oggetto sfida la gravità con un’estetica dinamica e giocosa. È un pezzo d’arredo dal carattere scultoreo, perfetto sia per ambienti domestici raffinati che per spazi pubblici contemporanei.
A fare da sfondo, la consolle Origata di Nao Tamura cattura lo sguardo con la sua vibrante tonalità arancione siena e la presenza monolitica. Ispirata alla tradizione giapponese del kimono, è realizzata da un unico foglio di alluminio tagliato e piegato con precisione millimetrica. Il risultato è un arredo che unisce rigore formale e sostenibilità, ottimizzando l’uso del materiale e riducendo gli sprechi.
Volumi pieni, riflessi e materia
Tra le novità più significative della collezione 2025 emerge la madia Twin, progettata da Dordoni Studio. L’arredo si distingue per la sua presenza architettonica, costruita sull’intersezione di due volumi puri che si compenetrano, generando prospettive mutevoli e dinamiche.
Le superfici in frassino tinto bruno si confrontano con i riflessi dello specchio integrato, ampliando la percezione dello spazio. L’interno rivela un’anima funzionale: un cassetto attrezzabile con divisori in acero, ideali come portabicchieri e portabottiglie, e una sezione chiusa da un coperchio discreto. Una scultura funzionale, ideale tanto per il living quanto per contesti contract di alto profilo.
la madia Twin by Dordoni Studi
Un luogo per lavorare e condividere
Il design Porro si apre anche al mondo del lavoro e della relazione. A dimostrarlo è la sala riunioni dove domina il tavolo Metallico disegnato da Piero Lissoni. Realizzato in alluminio massiccio da 12 mm, con una finitura brunita che ne esalta l’effetto materico, è un elemento essenziale ma dal forte impatto visivo.
Ad accompagnarlo, le nuove sedute Sixte di Christophe Pillet, con struttura in tubolare metallico verniciato iron e morbidi cuscini in pelle nera. Un equilibrio tra rigore industriale e sofisticata leggerezza francese, che si inserisce con naturalezza nell’ambiente Porro.
Sistemi evolutivi e architetture dell’abitare
La vocazione di Porro per l’architettura modulare trova piena espressione nel sistema armadi Storage, firmato da Lissoni + CRS Porro. In questa edizione, viene proposto in una versione raffinata: la finitura black sugi, dalle venature profonde e dal tono avvolgente, si abbina a una struttura metallica nera e ad ante in cristallo trasparente.
L’illuminazione integrata nei ripiani enfatizza la geometria e trasforma il sistema in una vetrina scenografica, perfetta anche nella zona giorno. Una sintesi tra contenimento, leggerezza e raffinatezza tecnica.
Chiude l’allestimento una soluzione pensata per lo spazio di passaggio: la storica libreria Load-it, disegnata da Wolfgang Tolk nel 1995, qui rivisitata in chiave contemporanea. È abbinata al piano scrittoio Modern in frassino tinto nero, creando un angolo home-office compatto ed elegante.
La composizione è completata da faretti magnetici, posizionabili liberamente lungo il profilo elettrificato sotto la mensola. Un’illuminazione flessibile che rende lo spazio pratico e personalizzabile.
Una celebrazione che guarda al futuro
La partecipazione di Porro al London Design Festival 2025 è molto più di una celebrazione del passato. È un’affermazione di visione e impegno verso il futuro.
Attraverso nuove collaborazioni progettuali, attenzione alla sostenibilità dei materiali, e una ricerca costante di linguaggi trasversali, il brand conferma il proprio ruolo di protagonista nel panorama del design contemporaneo. Un design che non si limita a vestire gli spazi, ma li interpreta, li trasforma e li prepara per il domani.