Marco Rambaldi FW24

La moda e il corpo delle donne è politica, libertà e bellezza

Nella FW24, Marco Rambaldi continua il suo viaggio nel mondo della moda, presentando una collezione che riflette l’evoluzione della sua personalità. Gli abiti trovano una cornice creativa unica, rivelando un chiarimento delle idee e una direzione ben definita. Sebbene la narrazione sia ancora sfuggente, germoglia l’anticipo di sorprendenti novità nei trend della moda.

Dall’archivio personale di Rambaldi emergono elementi distintivi, come cuori, passi, crochet e l’utilizzo della lana come una moderna matita, tutti elementi che hanno contribuito a farne una promessa riuscita. Il lavoro di Rambaldi è eclettico, sfidando gli schemi minimalisti e riflettendo sul tempo attuale, regalando momenti di gioia attraverso capi come pantaloni, gonne lunghe, top, camicie e cardigan.

Il successo di Rambaldi è riconosciuto da molti, evidenziato dalle collaborazioni negli accessori con Ugg, Cuoio di Toscana per le calzature, Radaelli per il velluto e Swarovski. I valori del brand sono chiari: amore, natura, bellezza, libertà, democrazia e sostenibilità. Questi valori non sono solo proclamati, ma vengono vissuti.

All’ingresso della sfilata, un manifesto richiama l’attenzione sulle imminenti elezioni europee, esortando alla credenza nell’inclusione, nella parità dei diritti, nell’amore, nella natura, nel riciclo, nella bellezza, nell’educazione, nella sostenibilità, nella democrazia, nel rispetto, nella libertà e nella cultura. Un appello a credere in sé stessi, utilizzare il proprio voto e credere di poter fare la differenza. “Usa il tuo voto.”

La collezione FW24 di Marco Rambaldi

Il titolo della sfilata, “Memento Amor!“- “Ricorda l’Amore!”. Interpreta un invito a riflettere sulla centralità dell’amore nella vita, una sorta di monito a tenere a mente il valore dell’affetto e delle relazioni.

L’estetica di Rambaldi si presenta chiara, sovversiva e mai banale. La libertà è palpabile anche nella scelta delle modelle, tra cui spicca la presenza di Lina Giselle.

Le stampe, in lilla su sfondo marrone, si mescolano al crochet, ai pizzi, alla pelle e alla maglieria. Le borse, realizzate anch’esse con la tecnica del crochet, potrebbero essere un invito a considerare alternative alla pelle, sebbene siano presenti anche borse in pelle.

Le maglie, sartorialmente scucite nella parte superiore, rivelano spalle e collo della camicia, aggiungendo un tocco di raffinatezza. Gli abiti da sera, luminosi e accattivanti, scompaiono nelle decorazioni per mettere in risalto le scarpe.

La sfilata si conclude con la canzone di Ornella Vanoni, “Domani è un altro giorno“, mentre le modelle attraversano lo stretto corridoio del palazzo di Corso Venezia 51. L’atmosfera è magica e l’evento segna l’inizio di un nuovo capitolo per Rambaldi, con i milanesi che commentano positivamente con un “not bad!“.

Marco Rambaldi fa la sua uscita finale indossando una maglia bianca con al centro un cerchio di cuori e una frase significativa: “Ci vediamo domani, gli altri giorni ci immaginiamo!“, lasciando trasparire un’attesa carica di aspettative e visioni per il futuro.

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Marco Rambaldi – FW24 Milano Fashion Week

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