La bellezza risiede nella velocità, non nella destinazione.
Francesco Risso, direttore creativo di Marni, continua a spingersi oltre i confini della creatività. La sua ultima collezione, SS25, presentata durante la Milano Fashion Week, ha dimostrato come la visione di Risso sia in costante evoluzione, pur mantenendo un forte legame con la tradizione del brand.
Sotto la guida del gruppo OTB, di cui fanno parte anche Maison Margiela, Diesel, Amiri e Jil Sander, Marni si è affermato come uno dei nomi più innovativi nel panorama della moda contemporanea. La SS25, sfilata nello showroom di Marni, ne è stata l’ennesima conferma.
Prima della sfilata, Risso ha alimentato l’attesa con una serie di post sui social media, dove il surrealismo ha dominato la scena. Brevi frammenti di video mostravano lui stesso come narratore e attore, coinvolto in scene che esploravano la vita quotidiana e gli stati d’animo, catturando una realtà spesso trascurata a causa della distrazione del mondo virtuale. Questi contenuti onirici e surreali hanno preparato il terreno per uno show che avrebbe esplorato temi di bellezza e ricerca interiore.
La sfilata ha avuto inizio con un’atmosfera intima e misteriosa, mentre i modelli si muovevano in uno spazio allestito con tre pianoforti a coda neri, suonati dal musicista inglese Del Hynes, insieme a Chidiac e Adam Tendler. Le note iniziali, accompagnate da una luce rosso scuro, hanno dato il via a una performance che ha immerso il pubblico in un viaggio emozionale e sensoriale.
Risso ha descritto la collezione come un’ode alla bellezza, citando la metafora del coniglio bianco:
“La bellezza è un coniglio bianco che scorrazza per il tuo giardino. Lo insegui. Pur non riuscendo a catturarlo, nella tua folle corsa ti ritrovi in un luogo straordinario”.
Questo concetto ha guidato l’intero show, dove la velocità della ricerca e l’atto stesso di inseguire la bellezza hanno preso il posto della destinazione finale.
La collezione SS25 di Marni
Lo showroom di Marni a Milano è stato il perfetto palcoscenico per la collezione SS25. Uno spazio minimalista, con sedie disposte apparentemente a caso, ha creato un’atmosfera di intimità e mistero. Al centro, tre pianoforti a coda neri hanno aggiunto teatralità, rinforzata dai grandi pilastri che sostenevano la copertura, rendendo l’ambiente più maestoso e austero.
La poesia ha avuto un ruolo centrale nella narrazione della sfilata: su ogni sedile, una poesia stampata su carta origami raccontava di un coniglio bianco che sfrecciava in una foresta illuminata dalla luna. Questo elemento poetico ha dato profondità all’esperienza, collegando la ricerca della bellezza a un simbolico inseguimento del sublime.
I modelli, con copricapi ispirati al mondo navale, hanno aperto la sfilata con look total white, in linea con uno dei trend della stagione. Poi, il verde acqua, il beige, il nero e il giallo hanno dominato la scena, creando una palette pastello, delicata ma decisa. Tra le stampe principali, spiccavano rose nere su sfondo bianco, riprese in versioni colorate con rose rosse, rosa e blu su sfondi contrastanti.
Gli abiti da sera decorati con ricami di strass a forma di rose creavano isole di luce, offrendo un impatto visivo spettacolare. Omaggi alla letteratura comparivano su t-shirt con stampe ispirate a Dante Alighieri, aggiungendo un tocco intellettuale alla collezione.
I dettagli sartoriali erano impeccabili: colletti a nodo richiamavano legami e continuità. Le borse oversize, dalle forme cubiche e rettangolari in velluto, insieme a boa di piume, aggiungevano teatralità. Copricapi realizzati con piume e ritagli enfatizzavano il carattere onirico.
La SS25 ha offerto una nuova visione della bellezza, esplorando forme e texture ispirate a un’estetica romantica contemporanea. Drappeggi, rose monocromatiche e gown tempestati di strass con innesti di foglie tropicali hanno creato un immaginario sofisticato.
Anche il beauty look è stato audace: sopracciglia disegnate come grandi archi sugli occhi, anche per gli uomini, contrastavano con occhiali futuristici. Accenti di blu, come un abito marino con copricapo celeste, evocavano il cielo estivo.
Il finale ha sovvertito le aspettative: gli abiti da sera hanno chiuso lo show, seguiti dai look minimali, rimandando simbolicamente all’alba di un nuovo giorno.
Francesco Risso è uscito con la mano sul petto, omaggiando “Leo” con una scritta sul cuore e abbracciando la musicista al piano, concludendo lo spettacolo in modo intimo e emozionante.
La SS25 di Marni ha celebrato la bellezza come un viaggio, non come una destinazione. Risso ha esplorato nuovi orizzonti estetici, mantenendo la coerenza del brand e regalando uno show che, oltre alla moda, è stato teatro. Marni si conferma una delle voci più influenti della moda, e questa collezione potrebbe essere la migliore di Risso in nove anni. Chapeau!
Marni SS25 – i look