Il Grand Palais di Parigi celebra l’eredità creativa di un visionario della moda globale
Dal 30 settembre al 10 ottobre 2025, il Grand Palais di Parigi aprirà le sue porte a Virgil Abloh: The Codes, la prima mostra su scala europea interamente dedicata all’universo creativo del fondatore di OFF-WHITE e direttore artistico della linea uomo di Louis Vuitton. Un omaggio ambizioso che celebra il contributo rivoluzionario di Virgil Abloh alla cultura visiva contemporanea, attraverso un allestimento che si annuncia tra i più significativi della stagione internazionale.
Un archivio vivo: moda, design e sperimentazione
Realizzata in collaborazione con Nike e curata da Chloe e Mahfuz Sultan, la mostra presenta una selezione articolata di materiali provenienti da un archivio composto da oltre 20.000 oggetti. Il percorso espositivo raccoglie capi d’abbigliamento, calzature, prototipi, schizzi, fotografie e oggetti personali, delineando un ritratto completo e stratificato di un talento poliedrico che ha ridefinito i confini della moda e della creatività multidisciplinare.
L’allestimento offre una lettura organica dei codici estetici e concettuali che hanno segnato l’identità progettuale di Abloh: un linguaggio che fonde alta moda e cultura urbana, innovazione tecnologica e rigore architettonico, in un continuo dialogo tra contenuto e forma.
Parigi come epicentro simbolico
La scelta del Grand Palais non è casuale. Parigi è la città dove Abloh ha consolidato la sua visione e lasciato un’impronta indelebile nel panorama del lusso globale. Qui ha portato in passerella una nuova idea di moda maschile, ridefinendo le regole del prêt-à-porter e introducendo una sensibilità radicalmente contemporanea, inclusiva e culturalmente consapevole.
Questa retrospettiva assume così un valore simbolico: un ritorno alle origini del suo successo europeo e una testimonianza della sua capacità di costruire ponti tra discipline, geografie e generazioni.
Oltre la mostra: un ecosistema culturale
Virgil Abloh: The Codes non si limita a ripercorrere la carriera di un designer, ma si configura come una piattaforma culturale aperta, pensata per stimolare riflessioni sul futuro della moda e della creatività. Durante i dieci giorni dell’esposizione, il Grand Palais ospiterà una serie di appuntamenti pubblici – workshop, performance, proiezioni e incontri tematici – che coinvolgeranno artisti, designer e figure chiave della scena internazionale.
L’obiettivo è restituire la complessità del pensiero di Abloh, promuovendo l’accesso al sapere e favorendo un approccio inclusivo e collaborativo alla produzione culturale.
Un’eredità attuale, uno sguardo verso il futuro
Il progetto espositivo si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione dell’Archivio Virgil Abloh, con l’intento di preservare e diffondere un patrimonio progettuale che continua a ispirare le nuove generazioni di creativi. La mostra coincide inoltre con l’uscita europea della prima biografia ufficiale del designer, Make It Ours, che ne ripercorre il percorso attraverso una narrazione corale e autorevole.
Con The Codes, Parigi accoglie una delle figure più incisive e disruptive degli ultimi vent’anni, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nell’immaginario di un autore che ha saputo riscrivere il vocabolario della moda contemporanea.