Il Guest Designer porta in passerella la libertà dell’uomo
Al Pitti Uomo 108 di Firenze, Niccolò Pasqualetti ha presentato la sua collezione SS26 con un’esplosione di innovazione e raffinatezza. Il designer si conferma così tra i nomi emergenti più interessanti della scena moda contemporanea.
In qualità di Guest Designer, il giovane stilista toscano ha presentato “33 Looks”. La collezione trasforma il layering in una sinfonia di contrasti e forme destrutturate. È un vero manifesto di libertà maschile, che ridefinisce i confini tradizionali della moda uomo.
La rivoluzione sartoriale di Niccolò Pasqualetti: tagli destrutturati e sovrapposizioni fluide
Niccolò Pasqualetti non si limita a creare abiti, ma plasma vere e proprie sculture indossabili. La collezione SS26 si basa su un’attenta sperimentazione dei tagli, dove capi tradizionali vengono smontati e ricomposti con un’abilità che sfiora la scultura contemporanea. Il risultato sono blazer tagliati a metà, pantaloni che si trasformano in gonne tramite zip articolate e mantelle che sfumano in morbidi drappeggi, generando un continuum di forme in continua evoluzione.
La destrutturazione non è casuale: si tratta di un invito a pensare la moda come mezzo per esprimere l’individualità, superando rigidezze e stereotipi. Il corpo non è più contenuto ma valorizzato nella sua fluidità, attraverso tagli che suggeriscono movimento e metamorfosi.
Layering innovativo: l’estetica fluida fra maschile e femminile
Uno degli elementi più sorprendenti della sfilata è il layering pensato con un preciso scopo contraddittorio e performativo. Niccolò Pasqualetti attinge dal guardaroba femminile – costumi da bagno, top, canotte – per inserirli come elementi interiori o sovrapposti sotto capi maschili tradizionali. Questo gioco di trasparenze, sovrapposizioni e contrasti visivi crea look inediti: costumi spuntano da pantaloni sartoriali, canotte si intravedono sotto camicie-vestito trasparenti, mentre blazer e giacche sembrano “non finite”, sfidando la classificazione convenzionale.
Questo layering radicale non è solo un esperimento estetico, ma una vera e propria riflessione sulla fluidità delle identità contemporanee e sul superamento delle barriere di genere. La moda diventa un campo di espressione personale, una negoziazione continua tra pratico e formale, tra individualità e appartenenza.
Materiali, texture e accessori: una nuova lingua della moda maschile
La collezione SS26 si distingue anche per la raffinata selezione di materiali: seta, lino e cotone sono manipolati con dettagli di vernice macchiata, conferendo ai tessuti un’allure urbana e vissuta. Il camoscio laser-cut con effetto camouflage si fonde con il denim “crudo”, creando un contrasto deciso ma armonico che rispecchia la filosofia della collezione: un equilibrio fra naturale e artificiale, durezza e morbidezza.
Accanto ai capi, gioielli e accessori modulari completano il look con una ripetizione di elementi che, lontani dall’essere meri ornamenti, diventano parte integrante di una coreografia sartoriale complessa.
La critica di settore: un’ode alla libertà e all’espressione
Niccolò Pasqualetti si distingue nel panorama del menswear contemporaneo proponendo un approccio che va oltre le consuete definizioni di stile e genere. La critica di moda ha accolto con entusiasmo la sua capacità di fondere un’artigianalità meticolosa con una visione creativa. Il layering, i tagli destrutturati e la sovrapposizione di capi realizzano di fatto un nuovo scenario tra le silhouette maschili.
Pasqualetti non crea semplicemente abiti, ma costruisce un dialogo visivo che parla di fluidità, identità e libertà espressiva. Non realizza semplici prodotti, ma vera moda. La sua collezione SS26 è un manifesto di questa filosofia: ogni capo è pensato per mettere in discussione i limiti della mascolinità tradizionale, proponendo una nuova estetica che abbraccia la complessità e la molteplicità dell’individuo contemporaneo. Il risultato è un guardaroba capace di raccontare storie di passaggio tra passato e futuro, tra rigore sartoriale e libertà creativa.
Niccolò Pasqualetti incarna il potenziale trasformativo della moda, intesa non solo come un modo di vestire, ma come un terreno di confronto e libertà. La sua capacità di mescolare tradizione e avanguardia, di giocare con forme e volumi in modo apparentemente casuale ma estremamente studiato, rende la sua proposta un invito a ripensare la moda maschile oggi. D’altronde, il linguaggio che adotta è diretto e senza termini di compromesso: indossare un capo significa oggi prendere una posizione.
Niccolò Pasqualetti SS26 – i look