L’Avanguardia del Design Internazionale si reinventa a Parigi
Dal 4 al 13 settembre 2025, Parigi accoglie la quindicesima edizione della Paris Design Week, un appuntamento ormai imprescindibile nel calendario internazionale della creatività contemporanea. Quest’anno, la manifestazione coincide con una fase di profonda trasformazione, non solo per il settore del design ma per la città stessa, che si fa corpo vivo, superficie reattiva e territorio di sperimentazione. L’edizione 2025 assume un valore simbolico potente e si articola attorno al tema “Regeneration”, un concetto che esplora la capacità del design di riformulare i codici della forma, della materia e del significato in risposta alle urgenze culturali, ambientali e sociali del nostro tempo.
Parigi si riconferma dunque come metropoli fertile, capace di rigenerarsi attraverso il talento dei designer, la visione delle scuole, la maestria dei savoir-faire storici e l’audacia delle gallerie. Con 375 luoghi coinvolti, la città si trasforma in un museo diffuso, dove l’immaginazione prende forma tra le strade, le piazze e gli edifici storici che fanno da cornice a un itinerario immersivo senza precedenti.
Una sinergia profonda con Maison et Objet
La Paris Design Week nasce come estensione urbana del salone Maison et Objet, ma negli anni ha acquisito una propria autonomia concettuale e narrativa, diventando un vero e proprio festival del progetto. In questa edizione 2025, la sinergia tra i due eventi è ancora più evidente, in un dialogo continuo tra esposizione e sperimentazione, tra prodotto e pensiero. Mentre Maison et Objet funge da piattaforma commerciale, la Design Week si configura come laboratorio pubblico, luogo di relazione tra il design e la città, tra il progettista e il cittadino, tra l’arte e l’abitare.
Il filo conduttore della settimana è rappresentato dal programma Factory, dedicato alla nuova generazione del design, che include designer emergenti, studi indipendenti, scuole internazionali e collettivi. Factory diventa così un acceleratore di idee, un ecosistema in continua mutazione che anima interi quartieri con mostre, installazioni site-specific, performance e oggetti che sfidano le convenzioni della produzione e del consumo.
In perfetta sintonia con Maison&Objet, la settimana si snoda quindi attraverso 375 location iconiche, dai musei agli showroom, dalle gallerie d’arte alle scuole di design, toccando quartieri chiave come Le Marais, Saint-Germain-des-Prés, Bastille, Opéra e il 13° arrondissement.
LE 84: il nuovo indirizzo simbolo della sperimentazione
Tra le novità più attese di quest’anno vi è l’apertura di LE 84, una galleria condivisa situata al numero 84 di rue de Turenne, nel cuore del Marais. Questo nuovo spazio espositivo è pensato come una fucina creativa dove dodici studi selezionati propongono una lettura contemporanea delle arti decorative. Il luogo si configura come una camera delle meraviglie moderna, in cui la materia viene lavorata con cura quasi liturgica e la forma è il risultato di un processo meditativo.
Qui il vetro soffiato diventa una superficie organica nelle mani dei fratelli Stokowski, le cui lampade scultoree reinterpretano il linguaggio del vetro tradizionale attraverso tensioni formali e cromatiche. Hugo Falaise, invece, propone una serie di oggetti ispirati al mondo tessile che sembrano sospesi tra l’archetipo e la rovina. Lo svizzero Charles-Emmanuel Deppierraz introduce invece una grammatica del progetto radicalmente nuova, dove il design assume tratti gestuali e performativi, mettendo in discussione la separazione tra oggetto e spazio.
L’anima avanguardista del programma Factory
Factory si diffonde ben oltre i confini del Marais, raggiungendo l’Espace Commines, 116 rue de Turenne, la Galerie des Gobelins e perfino Aubervilliers, con il programma POUSH. Questi luoghi accolgono la parte più sperimentale della Design Week, dove si esplorano materiali innovativi, tecniche ibride e nuovi approcci alla sostenibilità. A Factory il design non è più solo forma, ma gesto politico, azione sociale e linguaggio visivo. L’approccio è multiforme: il design editoriale convive con il design da collezione, la tecnologia dialoga con l’artigianato, la funzione lascia spazio alla narrazione.
Uno degli interventi più emblematici è la collaborazione tra Monoprix ed École Camondo, un sodalizio inedito che mette al centro tre giovani talenti selezionati tra i neodiplomati della scuola. Le collezioni presentate diventano veri e propri esercizi di stile, in bilico tra arte e retail, e prefigurano l’evoluzione della cultura commerciale attraverso il prisma della progettazione responsabile.
Design nel patrimonio: installazioni site-specific nei luoghi simbolo della città
Uno degli elementi più distintivi della Paris Design Week è la capacità di rimettere in gioco il patrimonio architettonico della città attraverso interventi contemporanei che non si limitano a “decorare”, ma a interrogare. L’iniziativa “Design sur cour” trasforma cortili, terrazze e monumenti in piattaforme espositive, ribaltando la prospettiva tradizionale del visitatore.
Alla Place de la Bastille, la Colonne de Juillet ospita una straordinaria installazione tessile di Aude Franjou. L’opera, interamente realizzata in fibra di lino, richiama la forma di rami di corallo che si innalzano verso il cielo, in un gioco cromatico che va dal bianco al rosso. L’installazione si fa metafora di rinascita, resilienza e metamorfosi.
All’Hôtel de Sully, lo scenografo Lucas Huillet e il profumiere Alexandre Helwani presentano “Folie”, un’installazione olfattiva e meditativa che invita il pubblico a sdraiarsi su una chaise longue monumentale, liberando la mente attraverso il profumo diffuso da chimeriche sculture sospese. Nello stesso spazio, la maison YMER&MALTA presenta una collezione di arredi scultorei che celebrano il dialogo tra natura e artigianato: ogni pezzo è pensato come una fusione tra tecnica e poesia.
Le istituzioni al centro: Hôtel de la Marine, Mobilier National e Galerie des Gobelins
Il programma istituzionale della Paris Design Week 2025 vede un coinvolgimento di spazi emblematici della città, a partire dal sontuoso Hôtel de la Marine, un edificio storico che diventa teatro di un’esperienza unica con l’installazione immersiva “The Labyrinth” di Jérémy Pradier-Jeauneau. Questa opera si sviluppa attraverso un percorso articolato in tre atti, che conduce i visitatori dalla maestosa Cour d’Honneur ai saloni storici fino alla loggia, creando un viaggio sensoriale e narrativo che fonde sapientemente design, artigianato e installazione artistica. Il progetto si propone di esplorare e mettere in relazione concetti complessi come lo spazio, l’identità e la memoria, invitando il pubblico a riflettere su come l’ambiente architettonico e culturale plasmi la percezione individuale e collettiva. “The Labyrinth” si configura così come un racconto profondo e coinvolgente, capace di coniugare il passato storico con una lettura contemporanea e innovativa del design.
Parallelamente, presso il prestigioso Mobilier National, l’ENSCI – Les Ateliers, una delle scuole di design più influenti in Francia, presenta l’esposizione “Design Emergency”, frutto di una collaborazione senza precedenti con la Croce Rossa Francese. Questa mostra affronta il tema cruciale del design in tempi di crisi, analizzando come il progetto possa svolgere un ruolo fondamentale nell’anticipare, mitigare e ricostruire gli effetti devastanti di catastrofi naturali, emergenze sanitarie e crisi sociali. Attraverso una selezione di lavori e prototipi, l’esposizione sottolinea come la progettazione non sia solo un esercizio estetico o funzionale, ma un vero e proprio strumento di resilienza e risposta strategica. “Design Emergency” apre un dibattito necessario e urgente sul ruolo del design nel contribuire a sistemi più sostenibili e solidali, evidenziando il potenziale trasformativo del progetto per le società contemporanee.
Design e mondo: visioni globali da Cina, Portogallo, Hong Kong e Guatemala
La Paris Design Week 2025 si apre al mondo come mai prima d’ora. In un’epoca in cui le culture si ridefiniscono attraverso il dialogo creativo, il design diventa vettore diplomatico e strumento di narrazione interculturale.
Nel cuore del Marais, il Portogallo si presenta con un progetto curato da Nini Andrade Silva, interior designer di fama internazionale, che reinventa il concetto di spazio domestico attraverso una visione poetica del vivere contemporaneo. La Cina è protagonista con “Blooming”, una mostra diffusa che celebra la ricchezza del design cinese attraverso collaborazioni con la Maison et Objet Design Award China e la Beijing Design Week. Un altro progetto cinese, “SHE”, curato al 7 di rue Froissart, esplora il lavoro di artiste e designer donne che utilizzano materiali innovativi per raccontare storie di intimità e potenza femminile.
Anche Hong Kong è presente con l’installazione “Hong Kong Walk On” di Stanley Wong, artista multidisciplinare che rilegge i simboli della città attraverso il design tessile. Infine, la cultura guatemalteca viene celebrata in rue de Turenne con una mostra che intreccia ceramiche contemporanee, tessuti ricamati e lavorazioni lignee in una vibrante testimonianza della vitalità artigianale dell’America Centrale.
Una celebrazione dell’artigianato contemporaneo
L’edizione 2025 coincide con il centenario dello stile Art Déco, e proprio per questo si rivolge con particolare attenzione al mondo dell’artigianato d’eccellenza. Maison Lalique, sinonimo di cristallo artistico francese, presenta una collezione ispirata all’elemento Aria, in un allestimento che trasforma la trasparenza e la leggerezza in materia tangibile. L’iniziativa Oh My Laine!, curata da Lainamac, promuove la lana francese come materiale creativo attraverso il lavoro di dieci studi indipendenti.
Il debutto del France Design Impact Award
Il design come leva di trasformazione sociale, culturale ed economica rappresenta il cuore pulsante del nuovo France Design Impact Award, un prestigioso riconoscimento che verrà assegnato per la prima volta il 12 settembre 2025 durante la Paris Design Week. Questo premio nasce con l’obiettivo di valorizzare quei progetti di design che non si limitano alla mera estetica o funzionalità, ma che riescono a integrare in modo innovativo i principi di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale ed economia circolare. La giuria, presieduta dall’illustre designer Mathieu Lehanneur, sarà composta da esperti di rilievo nel campo del design e della sostenibilità, chiamati a selezionare tredici progetti che si distinguono per il loro potenziale di generare un reale impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente.
Il France Design Impact Award vuole così sottolineare e promuovere il ruolo crescente del design come strumento strategico per affrontare le sfide globali contemporanee, come il cambiamento climatico, l’esaurimento delle risorse e le disuguaglianze sociali. In questo senso, il premio non è solo un riconoscimento artistico o tecnico, ma un invito a riflettere sul design come motore di cambiamento sistemico, capace di influenzare processi produttivi, modelli di consumo e stili di vita. La prima edizione di questo premio rappresenta quindi un momento di svolta per la cultura progettuale francese e internazionale, rafforzando la consapevolezza che il futuro sostenibile passa anche attraverso le scelte e le innovazioni del mondo del design.
Parigi, capitale viva della cultura progettuale
La Paris Design Week 2025 si configura come una celebrazione totale del design, non solo come disciplina estetica, ma come strumento critico e trasformativo. È una città che pensa e crea, che si interroga e si reinventa. In questa edizione celebrativa, Parigi non si limita a ospitare il design: diventa essa stessa un progetto.
Il sito Ufficiale dell’evento: https://www.maison-objet.com/en/paris-design-week