PIERRE CARDIN SS25

Futurismo e Autoironia sulla Senna

Nel 1950, quando Pierre Cardin fondò la sua casa di moda, due elementi chiave plasmarono la sua visione. Da un lato, c’era un stile futuristico che voleva rompere le convenzioni. Dall’altro, un sogno ispirato all’era spaziale che lo accompagnò per tutta la carriera. Con il passare degli anni, questo sogno ha trovato nuove forme di espressione, evolvendosi insieme alle tendenze globali e al panorama della moda. Oggi, la Maison Pierre Cardin, simbolo indiscusso del movimento Space Age, continua a esplorare questa eredità attraverso le sue collezioni audaci.

Recentemente, a Parigi, ha sfilato la collezione SS25 di Pierre Cardin. Questo evento ha segnato non solo un ritorno alla ribalta per il marchio, ma anche un passo avanti verso l’innovazione.

Da un lato, il sogno di Cardin di esplorare lo spazio si è avverato attraverso una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea per progettare tute spaziali. Dall’altro, la passerella della collezione SS25 ha ripreso e reinterpretato il suo iconico stile, proiettando il brand verso il futuro.

La collezione SS25 di Pierre Cardin

La sfilata della collezione SS25 si è svolta su una peniche, tipica chiatta fluviale, lungo la Senna, a pochi passi dalla Torre Eiffel. Questo ambiente suggestivo ha creato un ponte tra il passato e il futuro, evocando atmosfere degli anni Sessanta mescolate a elementi futuristici. Le acque della Senna, simbolo di Parigi, hanno fatto da sfondo a una sfilata che ha celebrato la visione avanguardistica di Cardin.

Sotto la guida del nipote Rodrigo Basilicati Cardin, nominato erede artistico e presidente della maison dopo la morte del fondatore nel 2020, il marchio è tornato a far parte del calendario ufficiale del prêt-à-porter femminile a Parigi, dopo un’assenza di 25 anni. Quella di settembre rappresenta la seconda sfilata ufficiale, segnata da tensioni familiari per l’eredità del designer, che potrebbero influenzare la direzione futura del brand.

Il primo look presentato in passerella è un abito che rielabora la storia del brand. Si tratta di una tuta acetata blu metallica, caratterizzata da aperture circolari strategicamente posizionate. Le aperture per braccia e collo, unite a dettagli decorativi ai fianchi, riflettono un linguaggio audace e innovativo. A completare questo look futuristico è un cappello a forma di semicerchio, che ha catturato l’attenzione anche sui social, creando un collegamento visivo immediato con l’estetica spaziale.

colori bold, il taglio sartoriale geometrico e l’uso di glitter rendono la collezione immediatamente riconoscibile. Gli abiti sono un patchwork di elementi futuristici che occupano uno spazio significativo nel panorama contemporaneo. I modelli, interagendo con il pubblico, si sono cimentati in selfie e pose divertenti. Questo gesto ha creato un momento di critica alla cultura contemporanea e al bisogno di condivisione istantanea, anche durante un evento così importante. Questa autoironia, tuttavia, non è priva di significato e riflette le sfide e le contraddizioni della società moderna.

Tra i dettagli distintivi della collezione, spiccano i bottoni giganti e i manicotti sferici in plastica, accanto a vestiti dai colori metallici che richiamano il mondo spaziale. Non mancano poi proposte più classiche, come camicie e maglie in chiffon, abbinate a pantaloncini. Innovativa è la scelta di unire i capi con un sistema a “X” in corda e cerchi sovrapposti. Questa struttura evoca l’immagine di satelliti in orbita, richiamando ulteriormente il tema spaziale.

La sfilata si è conclusa con due abiti dal pattern pixelato iridescente, e un vestito rosso che ricorda la forma di un granchio, dotato di due code laterali. Tra gli accessori, i nuovi occhiali sembrano provenire direttamente dallo spazio. Questi occhiali coprono la parte superiore del viso in modo audace, accentuando ulteriormente l’atmosfera futuristica della collezione.

Tuttavia, malgrado l’originalità e il richiamo ai temi spaziali, la collezione presenta anche dei rischi. Seppur mantenendo una certa coerenza con la tradizione del brand, i look potrebbero risultare autoreferenziali. C’è il pericolo che il marchio non riesca a catturare l’attenzione di un pubblico vasto e diversificato, fondamentale in un mercato della moda sempre più competitivo e in evoluzione.

La sfida per la Maison Pierre Cardin sarà, quindi, quella di trovare un equilibrio tra la sua storica eredità e la necessità di attrarre nuove generazioni. Mantenere viva la visione futuristica che ha contraddistinto il suo fondatore richiederà una continua evoluzione e una capacità di innovazione. Solo così la Maison potrà rimanere rilevante in un mondo della moda che cambia rapidamente e continuamente.

Sebbene i look siano rimasti fedeli all’estetica del brand, risultano sottili e fuori contesto. Il linguaggio creativo e la storia evolutiva del marchio sembrano assenti, creando il rischio che il brand si fossilizzi in un approccio autoreferenziale. Questo potrebbe limitare la sua capacità di attrarre un pubblico ampio e diversificato, fondamentale nel mercato della moda contemporaneo.

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Pierre Cardin SS25 – i look

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