Prada FW24

Il passato è il futuro 

La settimana della moda FW24 è stata caratterizzata da un nuovo capitolo scritto da Prada, un brand che continua a distinguersi non solo per la moda, ma anche per la sua capacità di veicolare messaggi potenti. I direttori creativi, Miuccia Prada e Raf Simons, di Prada hanno dimostrato di comprendere il potere mediatico che circonda la loro figura, trasformando la presentazione della collezione in un atto di narrazione.

Oggi, Prada è molto più di un marchio di moda; è una narrazione che va oltre la semplice esibizione di capi di abbigliamento. La consapevolezza del brand sulla narrativa non è solo uno strumento per comunicare messaggi, ma un mezzo per lavorare con maestria sui tessuti, creando collezioni senza tempo. La moda diventa così rigenerativa, capace di influenzare la psiche e di stimolare nuovi processi creativi. Il livello di raffinatezza di Prada è così elevato che molti altri sembrano inseguirlo anziché cercare i propri valori.

La visione di Prada sul futuro suggerisce di riscrivere la storia guardando al passato. È nell’analisi del passato che si trova la chiave per definire il futuro. La collezione FW24 di Prada si distingue per il contrasto tra delicatezza e forza, incarnando un neo-romanticismo contemporaneo. L’approccio mescola emozioni, connessione con la natura, richiami al passato e celebra l’individualismo. Rompendo le regole formali, la libertà espressiva raggiunge il suo apice, permettendo di evitare le restrizioni convenzionali e di abbracciare l’irrazionalità.

La collezione presenta donne che richiamano le “frau trümmer“, donne del periodo post-bellico che contribuirono alla ricostruzione delle città bombardate. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, queste donne, spesso vedove o con mariti non tornati dal fronte, affrontarono la difficile realtà adattando e riciclando gli abiti maschili per soddisfare le loro esigenze e quelle delle loro famiglie. Questo atto di adattamento diventò un simbolo di resilienza e creatività in un periodo di gravi difficoltà. La storia, per Prada, diventa così un elemento informativo e definitorio del contemporaneo, contribuendo a plasmare la visione del brand e la sua espressione artistica unica.

La collezione FW24 di Prada

Prada FW24 presenta la sua collezione dal titolo “Instinctive Romance“, un’attrazione istintiva per la storia che si traduce in un viaggio attraverso frammenti di narrazioni, esplorando concetti di bellezza in un mondo contemporaneo plasmato dai ricordi. È un’ode d’amore al passato, ma non come nostalgia; piuttosto, il passato è il luogo in cui si trova il futuro, una fonte di ispirazione per comprendere l’evoluzione della moda.

Lo showspace della sfilata, creato da AMO, riflette la contraddizione tra la vita vissuta negli spazi interni e la connessione innata con l’esterno. La collezione FW24 si concentra su dettagli come i fiocchi che rivestono completamente i tubini, balze e pieghe che modellano la materia, e tailleur indossati con dolcevita che si aprono a simulare il collo delle camicie. Gonne-sottoveste in seta con orli decorati da rose rampicanti diventano tubini ricamati dèco.

L’ispirazione attraversa epoche diverse, dall’epoca vittoriana agli anni Venti e Cinquanta. Nuovi giubbotti da biker con la “P” di Prada, tubini con decorazioni vittoriane tono su tono, creano un mosaico temporale di stili. Tra le novità di tendenza, le borse sospese al polso come “bracciali” e occhiali trasparenti con montature nere singolari sopra gli occhi. I cappelli, parte integrante della collezione, allungano la silhouette e raccontano storie del passato, reinterpretati con piume colorate o tessuto in velluto.

Mariacarla Boscono torna a sfilare dopo 10 anni, indossando gilet in maglia, camicia a righe rosse e nere e l’iconica borsa. La collezione celebra la complessità, rileggendo e analizzando la storia per proiettarla nel futuro. I designer Miuccia Prada e Raf Simons trasformano il potere mediatico del brand in un messaggio universale: i capi possono raccontare nuove storie, costruendo un mondo ricco di speranze attraverso la reinterpretazione della storia.