La moda vittima di se stessa cerca aiuto nell’istinto
PRADA FW25 uomo – L’operazione che in casa Prada stanno compiendo i designer Miuccia e Raf Simons è di un livello altissimo nella moda contemporanea oggi. A Milano, durante la MFW 2025, si è tenuta presso lo spazio della Fondazione Prada la collezione uomo FW25 di Prada.
La preparazione di uno show atteso
Gli show di Prada, attesissimi da tutto il popolo della moda, richiedono una preparazione che spesso sfugge ai neofiti. La realtà che ci circonda è complessa. Viviamo in un mondo globale e nel racconto della moda questo non si può eludere. Un brand nato a Milano oggi comunica a tutto il mondo. È impossibile non conoscere Prada e la signora Miuccia.
Se un neofita guarda i look sulle passerelle rispetto a quello presente nei negozi, la prima impressione è chiedersi chi mai indossa questi vestiti e perché dovrebbe farlo. Questo aspetto non è da poco, soprattutto perché le vendite del brand vanno a gonfie vele.
Qui i designer muovono due livelli di comunicazione, sapendo bene come dietro alle sfilate ci sia il popolo degli addetti ai lavori e che le sfilate ormai sono un mezzo per costruire un hype e dare impasto al popolo dei media con contenuti tanto attesi.
Come immancabili, ci sono le star asiatiche e un nutrito gruppo di fan che addirittura improvvisa una scenografia con lettere e palloncini per gli ospiti. Tra i Prada ambassador c’erano Harris Dickinson, Soohyun Kim, Damson Idris, Troye Sivan e Mahmood, oltre a Sana, Joseph Quinn e Li Xian.
La costruzione della collezione
Dietro questo meccanismo rodato che funziona nel brand c’è un lavoro che i designer compiono sulle moodboard e sulla costruzione della collezione che il duo riesce a fare. Anche se dobbiamo dirlo, nelle ultime collezioni, Miu Miu, il brand “fratello”, permette a Miuccia di esprimere meglio se stessa. Ma la sfida è avere Raf Simons al suo fianco e continuare in un dualismo proficuo.
In questa collezione PRADA FW25 uomo, vengono messi davanti a tutti gli istinti viscerali che sono quelli che tutti i creativi hanno davanti al foglio bianco. Non solo, queste pulsioni primitive sono essenziali per il nostro vivere quotidiano.
Tra pelli, montoni e camperos, prende il via lo show. La collezione esplora come le emozioni e gli impulsi primitivi, che provengono dal profondo della nostra natura, influenzano il nostro comportamento e la nostra espressione creativa.
C’è lo sportwear, il ready to wear e tanto altro. Quello che emerge è lo spazio della scrivania prima di fare sintesi. Questa sintesi forse è affidata allo spettatore. Quello che compiono è riportare lo stato d’animo dentro un mondo fatto di complessità, tecnologia e moda.
La collezione uomo FW25 di Prada
Il titolo della sfilata è “Unbroken Instincts”, un’espressione dell’istinto. L’istinto è il tema centrale della collezione. L’istinto è presentato come qualcosa che guida la creatività e le scelte.
Il romanticismo è dietro tutta la collezione. È al di sopra del razionale, elevandosi alle emozioni e alle passioni. Le scelte sono spontanee. Le decisioni programmate lasciano il posto alla verità e all’onestà. Nell’istinto c’è una nuova raffinatezza e un’eleganza intima e selvaggia.
Desideri ed emozioni di base, come la passione, la fame, la paura, che sono naturali e non influenzati dalla razionalità o dalla cultura. Il “romanticismo” non è inteso solo come una visione idealizzata dell’amore, ma come un movimento che dà valore all’emozione, all’intuizione e alla passione, mettendo l’accento sulla spontaneità piuttosto che sulla razionalità.
Nella collezione, l’approccio strutturato e pianificato lascia spazio a scelte più autentiche, naturali e immediate. Emerge quindi una nuova forma di raffinatezza e un’eleganza che non è artificiale, ma che è invece viscerale e primitiva, più legata a un senso di autenticità e naturalezza.
La collezione gioca con contrasti, come materiali, colori o forme che non sono pianificati in modo razionale, ma che emergono in modo spontaneo. Questi contrasti creano combinazioni sorprendenti e seducenti, che suscitano una reazione emotiva e viscerale.
Gli abiti, pur nella loro spontaneità, rispondono a un bisogno profondo di protezione e comfort. C’è una ricerca di intimità, un desiderio di rifugio e sicurezza che gli abiti devono offrire a chi li indossa.
Materiali e simbolismi
Tra i materiali, il montone, caldo e morbido, viene descritto come un elemento che avvolge il corpo, dando un senso di comfort e protezione. È un simbolo di intimità e sensualità, che può essere indossato sopra o sotto gli altri abiti, accentuando questa sensazione di rifugio e sicurezza.
Gli abiti includono dettagli simbolici, come decorazioni metalliche, che però non hanno un significato razionale o esplicito. Questi simboli vengono descritti come amuleti, come se avessero il potere di proteggere chi li indossa, anche se il loro significato rimane misterioso e soggettivo.
Nulla è lasciato all’istinto però. La musica, ad esempio, è frutto di una playlist che prende brani da Angelo Badalamenti, Shigeru Umebayashi e Michaela Nyman. E sul finale, anche Puccini. Musica in linea con lo show, con mix di generi.
La scenografia e lo spazio dello show
Infine, lo spazio della scenografia e il set della sfilata, che loro definiscono “showspace”, sono progettati ancora una volta dal gruppo AMO (gruppo interno allo studio di Rem Koolhaas OMA). Per la sfilata, AMO trasforma il Deposito della Fondazione Prada in un’esplorazione del contrasto. Una grezza struttura industriale in metallo si contrappone al tappeto tattile, firmato da Catherine Martin, una giustapposizione che modifica e arricchisce la percezione che si ottiene di entrambi gli elementi.
All’interno, lo spazio è diviso in una serie di livelli, in contraddizione con la grandezza monumentale della sala, con variazioni luminose e atmosfere che riecheggiano scene cinematografiche: evocando la dimensione intima e confidenziale di un club, ci riportano ai luoghi in cui si esprime il più immediato degli istinti umani: il bisogno di stare insieme.
PRADA FW25 uomo: Un’interpretazione provocatoria
Il lavoro compiuto è davvero un istinto di prodotti. Sebbene gli stivali da cowboy siano presenti in tante versioni, arrivano un po’ in ritardo rispetto al consolidato trend che si stava generando nel mondo della moda, quasi a margine della sua effettiva esplosione del mondo western.
Compresi quelli con le stampe floreali, che insieme alle sneakers saranno di tendenza. Ci sono anche gli eccessi, come gli orecchini che sono palloni da basket in miniatura, e il mocassino con la grande borchia utilizzata anche nella collezione SS25. Tra le cose bizzarre anche il pigiama bianco candido.
Prada rilegge la realtà: ci sono riferimenti anche a Lynch e alla sua scomparsa, o al mondo americano con il suo declino Trumpiano. In un mondo omologato, conservatore che fa resistenza ai cambiamenti, si scrivono nuove storie. Ma siamo sicuri che sia sempre credibile il lavoro, anche quando sono loro stessi ad aver amplificato un sistema che cercano di condannare? Non è forse il brand vittima di se stesso?
Prada FW25 – I look