Il ritorno del re e il funerale del quiet luxury a Parigi
VALENTINO SS25 – In una domenica di fine estate, si è svolto uno degli eventi più attesi della settimana della moda parigina. Si tratta del debutto di Alessandro Michele come nuovo direttore creativo di Valentino.
La maison, rinomata per il suo stile iconico, ha presentato la collezione primavera-estate 2025. Questa collezione è intitolata “Pavillon des Folies.” Questo evento non ha solo segnato un nuovo inizio per Valentino. Ha anche rappresentato un rinnovamento radicale del linguaggio della moda.
Il front row era un vero e proprio who’s who di celebrità. Tra i presenti c’erano Damiano dei Maneskin, Jared Leto, Elton John, Paolo Sorrentino, Harry Styles, Carla Bruni, Valeria Golino, Alessandro Borghi ed Emma Marrone. Molti di loro indossavano già capi della collezione Resort 2025 di Michele. Questa collezione era stata presentata qualche mese fa.
Ciò non solo ha messo in risalto la connessione tra il nuovo corso di Michele e il suo predecessore. Ha anche evidenziato la sua intenzione di rompere con il passato. Michele ha archiviato il lavoro di Pierpaolo Piccioli per dare vita a nuove storie e capitoli.
La scenografia della sfilata era un’opera d’arte in sé. Lampade, sedie e scale, tutti coperti da un velo di tessuto, creavano un’atmosfera di calda e affascinante intimità. Il pavimento, un enorme specchio frantumato, simboleggiava il delicato equilibrio tra bellezza e fragilità. Questo aspetto serviva come una metafora del lavoro e della fatica che stanno dietro ogni collezione.
In questo spazio desolato, dove il tempo sembra essersi fermato, il pavimento si distingue per i suoi specchi meandri, crepati e luccicanti, un’opera intitolata “Passi” dell’artista Alfredo Pirri. La frammentazione di queste superfici ci invita a riflettere sulla nostra percezione della realtà.
Questo tema è spesso trascurato nel mondo della moda. Michele e Pirri vogliono sottolineare che i vetri rotti e il processo di ricomposizione richiedono impegno e dedizione. È una lezione che il sistema della moda tende a dimenticare.
La collezione SS25 di Valentino
La collezione SS25 si è rivelata un viaggio evocativo. Questo viaggio ha attraversato un immaginario ricco di riferimenti e simbolismi. Gli enormi teli che celavano la scenografia richiamavano l’idea di una soffitta dimenticata.
Qui, oggetti e paralumi antichi riemergevano dalla polvere. L’atmosfera era simile a quella di un bambino con una candela che cerca la luce. I modelli e le modelle hanno portato sul palco nuove storie da raccontare.
La Colonna Sonora
Sulle note di “Passacaglia della vita,” colonna sonora del film Favolacce del 2020, la sfilata è stata accompagnata da sonorità tanto angeliche quanto stridenti. Questo brano, risalente al 1657, evoca vivide immagini di una danza macabra medievale, dove scheletri si muovono lungo strade dimenticate. Il suo titolo, “Homo fugit velut umbra,” trasmette una profonda riflessione sulla fugacità della vita.
Questo contrasto poetico ha creato una tensione affascinante. La bellezza sfrenata delle creazioni di Alessandro Micheleamplificava il messaggio della collezione, fondendo il sublime con l’effimero. La canzone, opportunamente editata in “gioire bisogna,” invita a celebrare la vita nonostante le sue ombre. Così, il sound ha reso omaggio a una visione del mondo in cui la fragilità è parte integrante della bellezza.
Valentino SS25 i look iconici
Il primo look della collezione SS25 è un tubino a maniche lunghe nero, simbolo di eleganza e raffinatezza. Questo outfit è arricchito da un’apertura bianca, accompagnata da tre fiocchi che aggiungono un tocco giocoso e sorprendente. A completare il look ci sono calze rosse e décolleté con tacco e fiocco. Questa scelta rappresenta perfettamente il tema sfarzoso e stravagante che ha caratterizzato l’intera sfilata. In questo modo, Alessandro Michele celebra la creatività senza limiti.
Tra gli accessori, spicca una borsa a forma di gatto cinese. Questo dettaglio è emblematico di una visione artistica che si discosta dalle convenzioni. Inoltre, gli accessori femminili non si fermano qui. Si possono ammirare ampie acconciature, alcune decorate con piume che aggiungono movimento e vitalità ai look. L’uso di balze, pizzi e decorazioni audaci evidenzia un ritorno a una moda più audace. Questa rappresenta un’affermazione di libertà stilistica, che rompe con il minimalismo del quiet luxury, da tempo dominante nel panorama della moda.
Nella collezione non mancano i riferimenti agli anni ’70, con fantasie di pois e paisley che decorano camicie e giacche. Questi motivi nostalgici, reinterpretati in chiave moderna, aggiungono un senso di storia e profondità ai capi. L’attenzione ai dettagli è evidente anche nei tessuti, che riflettono una ricchezza di texture e colori. Per gli uomini, gli abiti classici vengono reinterpretati con un tocco contemporaneo. I completi, caratterizzati da linee pulite e silhouette sofisticate, sono abbinati a perle, un accessorio immancabile che simboleggia eleganza e raffinatezza. Questi dettagli maschili si combinano armoniosamente con la freschezza e l’originalità delle creazioni femminili.
I look sfarzosi e stravaganti di Alessandro Michele si pongono come un forte contrasto al conformismo del passato. Con una palette ricca e decorazioni audaci, la collezione SS25 celebra la bellezza dell’eccentricità. Infine, invita a esplorare nuove possibilità stilistiche. Questo rinnovamento rappresenta non solo un cambiamento estetico, ma anche una vera e propria dichiarazione di intenti: la moda deve essere un campo di espressione, fantasia e innovazione.


Riflessioni sul Cambiamento di Direzione
Il cambiamento di direzione rappresentato da Alessandro Michele alla guida di Valentino suscita interrogativi significativi. Molti si chiedono se questa nuova visione sia realmente sostenibile o se si tratti semplicemente di un’operazione momentanea. C’è un rischio concreto che il suo approccio creativo venga sfruttato per fini commerciali, riducendo così la sua autenticità a un semplice strumento di marketing. Questo timore è legittimo, poiché potrebbe portare a una conformità agli standard imposti dalla finanza e dal mercato della moda, svuotando di significato il messaggio originale di bellezza e creatività.
Alessandro Michele ha marcato il suo debutto non solo con una lettura fresca di Valentino, ma anche con un linguaggio stilistico ben definito. In effetti, molti esperti del settore ritengono che sia giunto il momento maturo per lui di creare un proprio brand. La sua estetica è così riconoscibile da rompere le regole tradizionali e sfidare le convenzioni consolidate. Michele, con il suo stile audace e distintivo, si distacca dalla ricerca spasmodica del prodotto commerciale che caratterizza gran parte dell’industria attuale.
La moda, negli ultimi vent’anni, ha sofferto per la dominanza di un approccio che privilegia dati e numeri. Si è assistito a una mercificazione continua, dove l’arte e la creatività sono state spesso sacrificate in favore di strategie di marketing. Con il suo approccio, Alessandro Michele contrasta questa tendenza, rompendo con la continuità della produzione standardizzata. Tuttavia, il suo successo potrebbe essere temporaneo se non riuscisse a mantenere l’equilibrio tra creatività e sostenibilità commerciale. La vera sfida sarà quella di rimanere fedele alla sua visione senza comprometterla per adattarsi a un mercato sempre più spietato e conformista.
Una nuova interpretazione di Valentino: la morte del quiet luxury
Alessandro Michele ha chiaramente espresso la sua intenzione di reinterpretare Valentino, portando con sé un linguaggio unico e distintivo. La sua visione sembra evocare un’epoca in cui la moda era prima di tutto un’espressione artistica, piuttosto che un semplice prodotto commerciale. Con la collezione Valentino SS25, Michele non si limita a ribellarsi al concetto di quiet luxury; questa collezione rappresenta anche un vero e proprio funerale per un’era che ha soffocato l’innovazione e la creatività.
L’approccio di Michele si distacca nettamente dai paradigmi attuali, cercando di restituire alla moda il suo potere espressivo. In questo contesto, la collezione di Valentino SS25 diventa un manifesto di libertà stilistica e di rinascita, una celebrazione della bellezza in tutte le sue forme. Michele invita il pubblico a riflettere su ciò che la moda può e dovrebbe essere, liberandola dalle catene di un mercato sempre più orientato alla standardizzazione e alla superficialità. In questo senso, la sua visione segna l’inizio di una nuova era, un ritorno a valori fondamentali come l’originalità, l’immaginazione e la creatività, elementi essenziali per un futuro vibrante nella moda.
Un Faro nel Mare in Tempesta
Michele, come Vaccarello da Saint Laurent, segna un’importante rottura con uno stile conformista. Questo stile ha dominato gli ultimi anni. La figura del direttore creativo si è evoluta, diventando centrale nel dialogo sulla moda.
Con il suo stile audace, Michele accende una luce in un mare di conformismo e banalità. La moda ha bisogno di figure come lui. Sono figure necessarie, divisive e che accendono il dibattito.
Un Invito alla Gioia
Il debutto di Alessandro Michele da Valentino segna un momento cruciale nel panorama della moda contemporanea. È un invito a gioire delle arti. È anche un invito a riprendere il dibattito su temi che vanno oltre il calcio e le triviali notizie quotidiane. Michele ci invita a cercare e abbracciare la gioia.
Ci invita a riscoprire la bellezza e la creatività. Dobbiamo dare spazio a tutti quegli artisti che attendono di emergere. La moda, come ogni forma d’arte, deve celebrare la vita e la creatività.
Questo è un messaggio forte e chiaro emerso da Parigi. La sfilata di VALENTINO SS25 di Alessandro Michele è un richiamo a un rinnovato ottimismo. È una celebrazione del passato e un invito a immaginare un futuro vibrante.